Lunedì 20 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Manovra, via libera dalla Camera. Irpef, pensioni, Bitcoin: le misure principali

Da lunedì il disegno di legge di bilancio passa all’esame del Senato. Ecco una panoramica sui principali provvedimenti

Roma, 20 dicembre 2024 – Via libera della Camera alla manovra che da lunedì 23 dicembre passa all'esame del Senato. I voti favorevoli sono stati 204, quelli contrari 110 e 6 le astensioni. Nel pomeriggio il governo ha incassato la fiducia posta sul provvedimento. La manovra arriva a Palazzo Madama blindata per una rapida seconda lettura. Dopo l'avvio di esame in commissione Bilancio nella giornata di lunedì, i lavori riprenderanno dopo Natale, il 27 dicembre. L'approvazione definitiva dell'Aula del Senato è prevista per il 28 dicembre.

Intanto la Lega ha deciso di ritirare l'ordine del giorno contro la norma cosiddetta 'anti-Renzi', che "vieta ai parlamentari, ad eccezione di quelli eletti all'estero, di percepire, durante il mandato, contributi o altre utilità" da soggetti stranieri.

La manovra contiene provvedimenti su pensioni, detrazioni, bonus e stipendi. Ecco i principali provvedimenti.

Al via in Aula alla Camera dichiarazioni di voto sulla fiducia
Il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia

Le pensioni

Dal 2025 si potranno cumulare previdenza obbligatoria e complementare per uscire dal lavoro a 64 anni se si è iniziato a lavorare dopo il 1995 (sistema contributivo). La previdenza integrativa potrà aiutare i lavoratori a maturare un importo di pensione pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale, cioè più di 1.600 euro al mese. In questo caso, però, sempre dal 2025, saranno necessari 25 anni di contributi (e 30 dal 2030) per uscire a 64 anni, e non più i 20 della norma attuale.

Salta, invece, il trasferimento del Tfr ai fondi pensione con l’apertura di un nuovo semestre di silenzio-assenso per i lavoratori. Sarebbe costato troppo per l’Inps. Restano in vigore tutte le norme sulle uscite anticipate previste dall’ultima finanziaria, da quota 103 (62 anni e 41 di contributi con penalizzazioni) all’Ape sociale fino a opzione donna. Previsto anche un piccolo ritocco delle pensioni minime: per effetto dell’intervento gli assegni saliranno di appena 3 euro (da 614,77 a 617,9 euro). Forza Italia che – guardando all’obiettivo di legislatura di mille euro – puntava quantomeno a toccare la soglia dei 630 euro.

Irpef, Bitcoin e canone Rai

Confermato il taglio del cuneo fiscale e la rimodulazione dell’Irpef su tre aliquote. Per l’ulteriore sforbiciata di 2 punti dell’aliquota intermedia occorrerà attendere il bilancio finale del concordato biennale preventivo: per ora gli incassi si sarebbero fermati a quota 1,6 miliardi. Salta, invece, l’annunciato aumento delle tariffe autostradali dell’1,8% a partire dal primo gennaio. E c’è un dietrofront sulla stretta fiscale su Bitcoin e simili. In base ad un emendamento approvato in commissione Bilancio l’aliquota dell’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi delle criptovalute resta al 26 % nel 2025 e sale al 33% nel 2026, contro il rialzo al 42% inizialmente indicato. Salta il taglio del canone Rai da 90 a 60 euro richiesto dalla Lega. Che, però, incassa un mini ritocco delle soglie di reddito (da 30 a 35mila euro) di lavoro dipendente o pensione per accedere alla flat tax riservata alle partite Iva. Per le banche è previsto il posticipo di deduzioni fiscali per il 2025 e il 2026. Arriva la tassazione al 7% per emigrati e pensionati che decidono di trasferirsi nei territori colpiti dal sisma 2016.

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Aiuti alle famiglie

l via il bonus per l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, con un contributo previsto del 30% sul costo, fino a un massimo di 100 euro per apparecchio e 200 euro per le famiglie con Isee sotto i 25mila euro. Il contributo è fruibile per un solo elettrodomestico a nucleo familiare e non sono previste deroghe. Attese anche nuove risorse per il bonus psicologo. L’incremento sarà pari a 1,5 milioni nel 2025, 0,5 nel 2026 e 1 milione nel 2027.

Novità per l’assegno di inclusione, che nel 2025 subirà un innalzamento dei requisiti economici. L’integrazione al reddito passerà da 500 a 541 euro al mese. La soglia Isee massima aumenterà da 9.360 a 10.140 euro, mentre il reddito familiare massimo salirà da 6.000 a 6.500 euro, con un incremento anche per i nuclei con anziani o disabili (la cifra prevista aumenterà, passando da 7.560 a 8.190 euro).