Giovedì 21 Novembre 2024
CLAUDIA MARIN
Economia

Manovra finanziaria 2018, le ultime novità. Salta il bollo sulle polizze vita

Il governo aggiusta la legge di Bilancio. Arriva il ticket per i concorsi scolastici, resta il bonus assunzioni Manovra finanziaria 2018, aumenti agli statali. Pensioni, cresce l'età Pensioni, l’età salirà nel 2019. Sindacati furiosi: patti non rispettati

Manovra finanziaria, gli appunti del ministro Padoan (Ansa)

Manovra finanziaria, gli appunti del ministro Padoan (Ansa)

POLIZZE VITA - La buona nuova è l’eliminazione del bollo del 2 per mille inizialmente previsto sulle comunicazioni relative alle polizze vita. La misura doveva portare circa 194 milioni di nuove entrate nel 2018, ma, dopo le pressioni di operatori e investitori, è stata stralciata. Non manca, però, come accennato, qualche micro-balzello.

SCUOLA - In arrivo una tassa di 10 euro di diritti di segreteria per la partecipazione ai concorsi per docenti: la norma, comunque, è ancora in attesa di verifica da parte della Ragioneria dello Stato. Il comparto scuola, però, viene interessato anche con assunzioni e scatti di stipendio, ma non abbastanza secondo i sindacati, che annunciano la mobilitazione. Secondo Flc Cgil, Cisl Scuola, Federazione Uil Scuola Rua e Snals Confsal le risorse sono insufficienti e non rispondono ai reali bisogni del settore. Certo che almeno per i presidi viene istituito un fondo di 31,70 milioni nel 2018 e 95,12 milioni dal 2019 al fine di armonizzare, dalla mensilità di settembre 2018, la retribuzione di posizione dei dirigenti scolastici, per la parte fissa, a quella prevista per le rimanenti figure dirigenziali del comparto Istruzione e Ricerca.

STIPENDI RAI - La tv pubblica sarà esclusa dal perimetro Istat dell’amministrazione pubblica e quindi non dovrà rispondere in futuro al regime di contenimento delle spese prevista dalla spending review. Nonostante questo rimarrà in vigore il «tetto» ai compensi pari a 240mila euro lordi (fatta eccezione per star e showmen autorizzati).

BONUS GIOVANI - Tra i punti fermi del disegno di legge, resta però il pilastro della decontribuzione per le assunzioni stabili dei giovani, fino a 35 anni nel 2018, e fino a 30 negli anni successivi. Nel prossimo triennio la misura, stima il governo nella relazione tecnica, contribuirà a creare quasi un milione di posti di lavoro.

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