“Il governo Meloni non intende in alcun modo aumentare le tasse; al contrario, l’esecutivo è al lavoro per diminuire il carico fiscale fin dal suo insediamento – avvisa Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia, di Fratelli d’Italia, molto vicina alla premier -. Abbiamo varato una riforma che, a differenza di quelle proposte dai governi precedenti, dichiara nero su bianco l’obiettivo di diminuire le tasse. Lo abbiamo fatto già con l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef e con il sostegno ai redditi più basso. Il nostro obiettivo futuro è intervenire per alleggerire il carico fiscale del ceto medio”.
Famiglie e imprese piccole e medie possono stare al sicuro da possibili aumenti fiscali?
“Certo, famiglie e piccole e medie imprese possono stare tranquille, non vi sarà alcun aumento del carico fiscale. Il governo continua a sostenere con determinazione queste categorie così come ha fatto finora. La maggior parte delle risorse delle leggi di Bilancio targate governo Meloni sono state destinate a riparare famiglie e imprese dagli effetti dell’inflazione: con il taglio del cuneo fiscale abbiamo messo più soldi in busta paga ai lavoratori, con la carta Dedicata a Te abbiamo mitigato il caro carrello e con il bonus bollette contenuto il caro energia”.
Per le grandi, soprattutto banche e gruppi energetici, che contributo si può ipotizzare?
“Il governo si è posto il problema di intervenire su alcune storture del nostro sistema fiscale che consentono legalmente ad alcune imprese di particolari settori di pagare meno di altre, anche in virtù di meccanismi contabili. Intendiamo intervenire su queste distorsioni per evitare disparità di trattamento tra imprese e favorire chi crea occupazione in Italia. È un percorso di visione che si svilupperà con gradualità e non è non legato alla contingenza del momento”.
E per le multinazionali del web?
“Sul tema delle multinazionali siamo già intervenuti con la global minimum tax e la Pillar 2 ma non escludiamo altri interventi”.
Le risorse verranno da tagli ai ministeri e alle agevolazioni per attività inquinanti?
“Le risorse verranno sicuramente dai tagli ai ministeri, dal riordino delle tax expenditures, sul quale siamo già al lavoro, e attendiamo i risultati del concordato preventivo biennale. Smentiamo invece con chiarezza l’ipotesi paventata su alcuni di un aumento delle accise. È allo studio una operazione di allineamento tra le accise del gasolio della benzina per ottemperare ad un impegno preso dai governi precedenti con l’Europa sulle Sad, ma il lavoro di questo governo non si tradurrà in alcun modo in un aumento delle accise”.
Per il capitolo lavoro, famiglie, natalità sono confermati gli interventi su cuneo, taglio Irpef e bonus mamme?
“Siamo orientati a confermare queste misure da lei menzionate e intendiamo renderle strutturali, a cominciare dal taglio del cuneo fiscale. Abbiamo deciso di concentrare le risorse limitate su alcune priorità: sostegno ai salari con una riduzione dell’imposizione sui redditi da lavoro, sostegno alle famiglie con figli e alle imprese che vogliono assumere e poi naturalmente la sanità”.
Per le pensioni si va verso l’aumento delle minime come ipotizzato?
“La legge di bilancio 2024 ha provveduto all’indicizzazione, per fasce di reddito, dell’importo delle pensioni, prevedendo la rivalutazione al 100% dell’inflazione per le pensioni più basse. È nostra intenzione continuare in questa direzione anche nella prossima manovra”.