Roma, 23 dicembre 2023 – La manovra veleggia verso l’approvazione. Salvo sorprese, il testo uscito dal Senato dovrebbe essere quello che verrà licenziato definitivamente il 29 dicembre. Ma che cosa cambierà, in concreto, per i bilanci delle famiglie? Dove sono concentrati i maggiori vantaggi?
Chi guadagna di più
La manovra, oltre alla conferma del taglio del cuneo fiscale, prevede anche l’accorpamento delle due aliquote intermedie dell’Irpef, la decontribuzione per le mamme lavoratrici, il bonus per il pagamento delle rette dell’asilo, il rifinanziamento della cosiddetta "social card" e qualche ritocco all’assegno unico per i figli. Il principio ispiratore resta quello di favorire, prioritariamente, i nuclei più numerosi e quelli con redditi più bassi. Oltre i 50mila euro i benefici vengono di fatto azzerati.
Famiglia con un figlio minore di 6 anni
Per un reddito fino a 15mila euro, l’effetto cumulato della riforma dell’Irpef e del taglio del cuneo fiscale porterà a un beneficio di circa mille euro all’anno. A cui, si aggiungerà la "Carta Dedicata a Te" per 382 euro, destinata all’acquisto dei beni alimentari e di prima necessità e l’assegno unico per 189,5 euro al mese, per un totale annuo di 2.880 euro.
A tutto questo si può aggiungere il pagamento delle rette dell’asilo fino a una soglia di 2.100 euro. I vantaggi salgono fino ai 35mila euro di reddito. Poi, decrescono fino a quasi azzerarsi a quota 60mila euro. Resta, comunque, per tutti, il taglio del canone Rai in bolletta per 24 euro all’anno.
Famiglia con due figli minori
Il vantaggio maggiore riguarda l’assegno unico, che per i redditi più bassi può arrivare a 370 euro al mese. Fino a 15mila euro di Isee, si avrà diritto anche alla "Carta dedicata a te" da 382 euro e al bonus asilo per 2.100 euro all’anno. I sostegni si riducono fortemente per un reddito di 35mila euro, attestandosi sui 5.700 euro, considerando anche una famiglia che deve pagare le rette per l’asilo.
Anche in questo caso, diventano quasi inconsistenti i vantaggi per i redditi più alti, oltre i 60mila euro, per i quali si azzerano sia gli sconti legati al taglio del cuneo fiscale sia quelli della revisione delle aliquote Irpef. In compenso, restano gli 80 euro al mese dell’assegno unico per i due figli a carico e la riduzione del canone Rai in bolletta.
Famiglia con tre figli a carico
È questo uno dei casi nei quali il pacchetto famiglia determinerà i maggiori benefici. L’obiettivo dichiarato del governo è infatti quello di favorire la natalità con misure che incoraggino gli italiani a mettere al mondo più figli. Per i nuclei con tre figli piccoli e redditi fino a 15mila euro, i vantaggi possono superare i 12.000 euro all’anno. Circa la metà è coperta dall’assegno unico che prevede una maggiorazione del 50% sull’importo base a partire dal terzo figlio.
L’effetto del taglio del cuneo fiscale e della riduzione delle aliquote Irpef si attesta a circa mille euro all’anno. Ma, in compenso, nel caso di una mamma lavoratrice, ci sarà un forte sconto sui contributi a carico del lavoratore, fino a 3mila euro all’anno, che si traduce naturalmente in un aumento dello stipendio.
A questo occorre aggiungere l’aiuto per il pagamento della retta dell’asilo, fino a 2.100 euro. In questo caso, poi, potrebbero anche scattare i sostegni previsti dal cosiddetto "bonus sociale" per l’energia, che di fatto azzera gli aumenti in bolletta registrati negli ultimi anni. Più contenuti, invece, gli effetti per le fasce di reddito più alte.