Roma, 24 ottobre 2023 – A poco meno di una settimana dall’approvazione, arriva la bozza più aggiornata, che è anche la prima in circolazione, sulla legge di Bilancio. Una bozza di 91 articoli che riguardano tutti i capitolo-chiave dell’economia, della politica economica e sociale definita dal governo per il 2024. E, nel testo messo a punto, si possono individuare molteplici novità che riguardano il taglio del cuneo fiscale e contributivo, il fronte delle pensioni (dalle rivalutazioni alla stretta sulle uscite flessibili), con Quota 104 penalizzata per chi la sceglie, la conferma di Opzione donna (purché le lavoratrici abbiano compiuto 61 anni) e quella dell’Ape sociale. Fino al pacchetto famiglia e all’indicazione delle risorse disponibili per il rinnovo dei contratti pubblici e per la sanità. Ma vediamo i principali ambiti della manovra.
Sommario
Sgravio mamme lavoratrici
Uno sgravio contributivo al “100%” fino comunque a un “massimo di 3000 euro annui”, senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del “lavoro domestico”: lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.
Bonus asilo nido
Arriva l'incremento del bonus per pagare le rette agli asili nido pubblici e privati. Ma è destinato solo ai secondi figli nati dal primo gennaio 2024 in nuclei con già un minore under 10 e un tetto Isee di massimo 40.000 euro. È “elevato a 2.100 euro” l'incremento introdotto nel 2020 che ha innalzato da 1.500 euro a un massimo di 3.000 euro l'attuale beneficio.
Tampon Tax al 10%
Niente più Iva al 5% per i prodotti per l'infanzia e per la cosiddetta tampon tax: la bozza della manovra prevede infatti che latte in polvere e preparazioni per l'alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali, passino tra i prodotti soggetti all'Iva al 10%. Confermato il congelamento per altri sei mesi, fino a fine giugno, di plastic e sugar tax. Le due imposte, introdotte con la manovra per il 2020 e mai entrate in vigore, dovrebbero quindi scattare dal 1 luglio 2024, salvo ulteriori interventi.
Pensioni
Per i lavoratori che hanno cominciato a versare contributi dal 1996 sale l'importo minimo maturato necessario per poter accedere alla pensione tre anni prima dell'età di vecchiaia. La soglia - secondo quanto prevede la bozza della manovra - a fronte di almeno 20 anni di contributi versati sale da 2,8 a 3,3 volte l'assegno sociale. In pratica, secondo i valori riferiti al 2023 da 1.409 euro a 1.660. Salta invece il limite di 1,5 volte l'assegno sociale per l'accesso alla pensione a 67 anni una volta raggiunti i 20 anni di contributi. Basterà avere raggiunto l'importo dell'assegno sociale (503,27 euro nel 2023).
La nuova Opzione donna
Le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi entro il 2023 potranno accedere alla pensione con Opzione donna purché abbiano compiuto 61 anni, requisito ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. L'importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo. Restano le restrizioni previste nel 2023 (bisogna essere disoccupate, care giver o con una invalidità almeno del 74%) così come la finestra mobile di un anno per le dipendenti e 18 mesi per le autonome una volta raggiunti i requisiti per ottenere l'assegno.
Fringe benefit
Per il 2024 la soglia di esenzione fiscale dei fringe benefit (pari a 258 euro) viene portata a 1.000 euro per tutti i lavoratori dipendenti e a 2.000 euro per quelli con figli fiscalmente a carico, “compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati”. Lo si legge nella bozza della manovra. Da una parte vengono favoriti indistintamente tutti i lavoratori, dall'altra viene ridimensionato l'incremento deciso con il decreto del primo maggio che, per i lavoratori con figli, ha portato il tetto esentasse a 3.000 euro. La legge di bilancio conferma inoltre, anche per il 2024, la detassazione dei premi di risultato: l'aliquota dell'imposta sostitutiva sui premi di produttività, entro il limite di 3mila euro, è ridotta al 5%.
Colf e badanti
Le paghe e i contributi di colf e badanti finiscono sotto la lente del fisco e dell'Inps con l'obiettivo di contrastare il lavoro nero. Lo prevede la bozza della manovra che introduce misure di contrasto all'evasione nel settore del lavoro domestico. La norma stabilisce che Agenzia delle entrate e Inps realizzino “la piena interoperabilità delle banche dati» ed effettuino “attività di analisi del rischio e controlli sui dati retributivi e contributivi, anche comunicati in fase di assunzione”, e mettano in atto “interventi volti alla corretta ricostruzione della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori domestici”. Per favorire l'adempimento spontaneo, inoltre, l'Agenzia delle entrate “mette a disposizione del contribuente” i dati e le informazioni acquisiti e li utilizza anche “per la predisposizione della dichiarazione precompilata” e per segnalare allo stesso contribuente “eventuali anomalie”.
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