Roma, 24 dicembre 2019 - La manovra 2020 è infine legge. Il via libera definitivo alla legge di Bilancio è arrivato a notte fonda (dopo le 4.30), al termine di una seduta fiume. L'aula della Camera, dopo aver votato la fiducia nel pomeriggio, ha approvato il testo con 312 voti favorevoli e 153 contrari. Tensione alle stelle in aula tra maggioranza e opposizione. A pochi minuti dal voto finale, mentre interveniva Leonardo Donno di M5S, i deputati di Fdi hanno esposto uno striscione in Aula alla Camera con la scritta "M5S parlava di rivoluzione, ora pensa solo a mangiare il panettone". Nonostante l'orario, è scoppiata la bagarre e si è reso necessario l'intervento dei commessi. Federico Mollicone, tra i deputati Fdi che hanno esposto lo striscione, è salito sui banchi, venendo espulso dal presidente Roberto Fico. Mollicone dapprima ha opposto resistenza, poi è stato accompagnato fuori dall'emiciclo dai commessi tra le grida "fuori, fuori!" della maggioranza. Ma è tensione anche tra i giallorossi stessi, con il duro attacco della pentastellata Barbara Lezzi al ministro per le Politiche Agricole, Teresa Bellanova. La grillina, su Facebook, punta il dito su fondi che sarebbero stato sottratti a quelli stanziati per la xylella in Puglia a favore di un ente di cui è amministratore il segretario particolare del ministro. Esplode il caso, l'opposizione chiede chiarimenti e arriva la replica della Bellanova: lo storno, dice la ministra, era già nel piano del suo predecessore leghista. Ma vediamo, nel dettaglio, le misure della Legge di Bilancio per famiglie e imprese.
Sconti e aiuti alle imprese
di Antonio Troise
Roma, 24 dicembre 2019 - Ci perdono qualcosa le imprese che producono imballaggi di plastica o bevande zuccherate. Ci guadagnano, invece, gli imprenditori che investono in nuovi impianti e formazione 4.0. Nessun sconto, invece, per i professionisti oltre i 65mila euro di reddito annuo: la flat tax al 15% si ferma su questa soglia. Ora che la manovra economica ha ottenuto il via libera definitivo dal Parlamento, ecco quello che cambia per il mondo delle imprese.
La plastic tax entrerà in vigore a partire da luglio 2020, e sarà di 45 centesimi al chilogrammo di materia plastica. Si applicherà solo ai cosiddetti "manufatti con singolo impiego". Niente imposta per i prodotti compostabili o riciclati con una percentuale di plastica sotto il 40%, così come i contenitori di medicinali. La Sugar tax sarà di 10 cent al litro per le bevande ad alto contenuto di zuccheri. Anche in questo caso il primo versamento sarà ad ottobre del 2020. Per quanto riguarda Industria 4.0, iper e maxi ammortamenti si trasformano in credito d’imposta. Il maxi-ammortamento (maggiorazione del 30% del costo fiscalmente riconosciuto) vale per gli investimenti in beni strumentali nuovi, fino a 2,5 milioni di euro, effettuati nel 2020 (esclusi i mezzi di trasporto). Torna l’iper-ammortamento per gli investimenti tecnologici e digitale (Industria 4.0) effettuati nel 2020 o nel 2021, purché entro fine 2020 sia pagato almeno il 20% del prezzo.
Prorogato al prossimo anno il credito d’imposta per le spese di formazione del personale dipendente nelle tecnologie previste dal Piano Industria 4.0. Confermata la deducibilità integrale dell’Imu sugli immobili strumentali anticipata al 2022. Non cambiano, però, le quote per i periodi d’imposta 2019 (50%), 2020 e 2021 (60%). I crediti delle imposte dirette (Irpef/Ires) e dell’Irap superiori a 5mila euro potranno essere compensati solamente 10 giorni dopo la presentazione della dichiarazione relativa all’anno in cui sono maturati.
Il regime con flat tax al 15% per le Partite Iva resta forfettario. Non ci sarà un ritorno al calcolo analitico del reddito (ricavi meno costi documentati e inerenti all’attività), ma resta il "forfettario" con il regime agevolato: flat tax al 15% fino a 65mila euro di compensi. Per "rafforzare e ampliare il sostegno al tessuto economico-produttivo, la competitività e la crescita dimensionale delle pmi" nel Mezzogiorno, il governo imposta un piano di 12 anni, "Cresci al Sud". La dotazione iniziale è di 150 milioni di euro per il 2020 e 100 nel 2021. La gestione sarà affidata alla Banca del Mezzogiorno. Infine, prorogato il credito d’imposta per investimenti nelle regioni dell’Italia centrale colpite dal sisma del 2016.
Tris di bonus per la famiglia
di Claudia Marin
Roma, 24 dicembre 2019 - Un tris di bonus (per la nascita, il latte artificiale e l’asilo nido), una settimana in più come congedo parentale per i papà, il rinnovo dell’app per i diciottenni e la creazione di una prima dote finanziaria da un miliardo di euro per l’avvio, dal 2021, del cosiddetto assegno unico o universale per i figli. È un bottino fatto principalmente di contributi prorogati più che di misure strutturali quello che porta a casa la famiglia con la manovra per il 2020. Ma almeno vengono salvati gli sconti esistenti, con l’aggiunta di qualche risorsa in più. E, soprattutto, si mette in cantiere una misura robusta a partire dall’anno successivo.
Il bonus bebè non viene solo prorogato, ma cambia anche nei suoi meccanismi. Verrà attribuito per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio al 31 dicembre 2020. Fino a oggi, però, è stato erogato ai nuclei familiari che siano in possesso di un Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) per i figli minorenni non superiore a 25mila euro. Dal primo gennaio prossimo verrà erogato, sempre per la durata di un anno, come prestazione "ad accesso universale". La misura sarà articolata in tre fasce di Isee: l’assegno annuale sarà di 1.920 euro per le famiglie con Isee non superiore a 7mila euro; a 1.440 euro per le famiglie con Isee superiore alla soglia di 7mila euro e non superiore a 40mila euro; a 960 euro per le famiglie con un Isee superiore a 40mila euro. Mentre per ogni altro figlio, successivo al primo, nato o adottato nell’anno, l’importo dell’intervento sarà incrementato del 20%.
Per gli asili nido si prevede uno stanziamento ad hoc per un incremento del loro numero. Le famiglie potranno continuare a contare sul bonus specifico, che, però, viene rimodulato sulla base di soglie di accesso a scalare: l’attuale erogazione si ferma a 1.500 euro. Quella in arrivo dal 2020 è aumentata di 1.500 euro, a quota 3mila euro, per i nuclei familiari con un valore Isee fino a 25mila euro e di 1.000 euro per i nuclei familiari con indicatore da 25.001 euro a 40mila euro.
È un bonus nuovo quello previsto a favore delle mamme affette da condizioni patologiche che impediscono la pratica naturale dell’allattamento: il contributo per il latte artificiale potrà arrivare all’importo massimo di 400 euro per neonato, fino al compimento del sesto mese di vita dello stesso. Per i figli diciottenni viene prorogata l’app per le spese culturali, ma l’importo si riduce a 300 euro. E’ prevista una nuova detrazione, al 19%, per l’iscrizione dei figli a corsi di musica e canto per le famiglie meno ricche. E cresce l’ammontare dei giorni utilizzabili come congedo parentale per i papà alla nascita dei figli: una settimana in più a casa.