Roma, 1 novembre 2018 - E' nella relazione tecnica che si possono trovare le ultime novità della manovra 2019. La più interessante riguarda la conferma di quello che viene già ribattezzato come il nuovo 'bonus eccellenze'. Se ne era parlato, viene messo nero su bianco anche nell'ultima bozza arrivata al Quirinale. Si tratta di un incentivo per le aziende che assumono a tempo indeterminato laureati in corso con 110 e lode con meno di 30 anni e dottori di ricerca entro i 34 anni, che abbiano conseguito il titolo tra gennaio 2018 e giugno 2019. Lo sconto per il datore di lavoro arriva fino a 8mila euro. Le risorse stanziate permetteranno di effetturare "6.000 assunzioni". Considerato che la platea dei giovani eccellenti nell'analogo periodo 2017-2018 è stata pari a circa 60mila unità, la chance del posto fisso sarà per un 'cervellone' su 10.
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AUMENTANO LE SIGARETTE - Nella relazione tecnica che accompagna la legge di Bilancio si scopre anche un nuovo aumento dei pacchetti di sigarette, per tutte le fasce di prezzo. "L'incremento della fiscalità potrebbe essere recuperato dai produttori con un aumento dei prezzi di vendita di circa 10 centesimi a pacchetto, per tutte le fasce di prezzo", si legge nel dettaglio. In manovra sono previsti per il 2019 rincari della tassazione per le sigarette di 108 milioni, altri 22,5 milioni per il tabacco trinciato, circa 1,8 milioni per i sigari, per un totale di 132,6 milioni.
TAGLI AI MINISTERI - Emergono anche le cifre sulla 'spending review che colpirà la spesa dei ministeri: tagli quantificabili in 435 milioni. Si sommeranno a un calo della spesa in conto capitale, che finanzia gli investimenti, da 822 milioni, che salgono a circa 1,6 miliardi se si aggiungono 790 milioni di "riprogrammazioni". Secondo le tabelle i fondi per la spesa corrente saliranno complessivamente nel 2019 di 206 milioni (con 646 milioni di rifinanziamenti) e la spesa per investimenti di 342 milioni (con un rifinanziamento di 1,9 miliardi).
CLAUSOLE DI SALVAGUARDIA - Spuntano anche le nuove clausole di salvaguardia, dopo che la manovra ha sterillzzato i rincari previsti sull'Iva per il 2019. Nel 2020, se queste clausole non saranno disinnescate, scatteranno aumenti dell'Imposta sul valore aggiunto per 13,6 miliardi, rincari di 15,6 miliardi nel 2021 e nel 2022.
Nella relazione tecnica si precisa che la nuova clausola, a differenza di quanto effettuato per le sterilizzazioni precedenti, non è parametrata sui "valori storici" di un punto di Iva ma "sulla base degli ultimi dati del gettito Iva disponibili". Questi dati - si legge - mostrano un valore di circa 2,9 miliardi di euro per un punto percentuale dell'aliquota ridotta Iva del 10% e di circa 4,37 miliardi di euro per un punto percentuale dell'aliquota ordinaria". Sono cancellati invece in via definitiva gli aumenti dell'accisa sulla benzina, sulla benzina con piombo e sul gasolio.