Roma, 17 dicembre 2024 – Mango perde il suo Ceo ma i risultati dell’iconico marchio di abbigliamento vanno a gonfie vele. Isak Andic, 71 anni, fondatore e proprietario del noto marchio di moda Mango, è morto dopo essere precipitato nel vuoto cadendo da un’altezza di 150 metri nelle grotte di Montserrat nella località di Colibatò, in Catalogna, durante un’escursione con i familiari. Dal punto di vista economico, lascia una società in salute. Mango, fondata a Barcellona da Isak e Nahman Andic nel 1984, ha chiuso il 2023 con ricavi in aumento del 15% sul 2022 superando i 3 miliardi di euro (3.100 milioni) e il nuovo piano strategico prevede di superare i 4 miliardi di euro entro il 2026. La società ha registrato un risultato netto di 172 milioni di euro (dagli 81 del 2022) e ha incrementato del 22% il suo margine operativo lordo e l’obiettivo è quello di crescere ulteriormente in maniera efficiente e sostenibile ampliando tutte le categorie, soprattutto kids, teens e man, in tutti i Paesi del mondo in cui opera. Il canale fisico rimane il pilastro delle vendite del gruppo. Nel 2023 sono stati aperti più di 130 negozi che portano Mango ad avere circa 2.700 punti vendita in più di 115 mercati in tutto il mondo. Ma spinge anche il canale online che copre un terzo di tutto il fatturato superando per la prima volta il miliardo. Molto esposta sui mercati mondiali, per Mango l’export vale il 77% del fatturato globale. Tra i paesi che pesano maggiormente ci sono Spagna, Francia, Germania, Turchia e Stati Uniti. E proprio su quest’ultimo paese che Mango punta a concentrare molti sforzi per far crescere il mercato visto che gli Usa sono tra i primi 5 Paesi che trainano il fatturato e l’obiettivo di Andic era quello di farli rientrare tra i primi 3.
Il piano strategico al 2026, tra gli obiettivi dei prossimi tre anni, prevede il superamento dei 4 miliardi di fatturato, 500 nuove aperture con 1.000.000 metri quadrati di superficie, 600 milioni di investimenti (soprattutto in negozi, tecnologia), aumentare del 30% i dipendenti e raddoppiare il risultato netto. Previste anche nuove aperture circa 12 solo per il 2024 in Italia, uno dei più importante mercati al mondo per il nostro gruppo e il rinnovo di negozi già esistenti. Molto ambizioso il nuovo piano strategico 4E 2024-26, composto da quattro leve: Elevate, Expand, Earn ed Empower. Il progetto, come si accennava, prevede di raggiungere un fatturato di oltre 4 miliardi di euro entro il 2026, attraverso una proposta di valore differenziale, con una forte spinta all’espansione e migliorando le vendite nei negozi esistenti e nel canale online. Toni Ruiz si era detto “convinto che il nuovo Piano 4E aiuterà a rafforzare il rapporto con i clienti, a consolidare il modello di business e a creare un valore duraturo”. La prima E del piano, Elevate, presenta una tabella di marcia che si concentra sul rafforzamento della proposta di valore differenziale in tutte le linee. Attraverso il secondo pilastro, Expand, Mango continuerà a concentrarsi sulla crescita dei suoi negozi, fissando un obiettivo di oltre 500 nuove aperture entro il 2026. Il Piano 4E intensificherà la sua presenza in mercati come Spagna, Francia, Italia, Germania, Regno Unito, Polonia, India, Canada e Stati Uniti. Il terzo pilastro del piano, Earn, ha la priorità di garantire una crescita sostenibile e di guidare il miglioramento delle vendite nel parco negozi esistente e nel canale online. Per garantire la creazione di valore, saranno fondamentali lo sviluppo tecnologico, la gestione dei dati, l’intelligenza artificiale e l’eccellenza operativa. Attraverso il quarto pilastro del piano, Empower, l’azienda mira a responsabilizzare e far crescere i propri team (oltre 15.500 dipendenti). Giorgio Costa