Giovedì 26 Settembre 2024

Vibi Venezia e le friulane dall’eleganza ecosostenibile

Il brand italiano Vibi Venezia ha lanciato una nuova linea di abbigliamento da mare per uomo in collaborazione con Peninsula Swimwear, utilizzando tessuti sostenibili e ispirandosi alla tradizione veneziana delle friulane. La collezione comprende camicie, costumi da bagno e pantofole in tre fantasie stampate, riflettendo l'eleganza ecosostenibile del marchio.

Vibi Venezia e le friulane dall’eleganza ecosostenibile

Il brand italiano Vibi Venezia ha lanciato una nuova linea di abbigliamento da mare per uomo in collaborazione con Peninsula Swimwear, utilizzando tessuti sostenibili e ispirandosi alla tradizione veneziana delle friulane. La collezione comprende camicie, costumi da bagno e pantofole in tre fantasie stampate, riflettendo l'eleganza ecosostenibile del marchio.

HANNO SDOGANATO la ‘friulane-mania’ tra le fashion victim e, circa un mese fa, al culmine dell’estate, hanno debuttato nell’abbigliamento da mare per uomo. Vibi Venezia, brand italiano fondato nel 2015 dalle sorelle Vera e Viola Arrivabene Valenti Gonzaga (discendenti, per parte di madre, dalla famiglia Savoia, nella foto sopra), deve il suo successo internazionale alle calzature ‘furlane’, o friulane, le pantofole in velluto icona della tradizione veneta. La nuova linea di abbigliamento estivo da uomo (in gergo tecnico, ‘capsule collection’, ovvero ‘piccola collezione’) è stata realizzata grazie alla collaborazione con Peninsula Swimwear, brand 100% made in Italy, noto per l’impegno a favore del mare e della sostenibilità. Vibi Venezia punta ad ampliare e consolidare, così, le proprie prospettive di stile, strizzando l’occhio al mondo ‘cruise’: il termine, tradotto letteralmente come ‘crociera’, indica tutte quelle destinazioni di lusso, esotiche e prestigiose, particolarmente amate dall’élite europea e americana.

I pezzi della collezione compongono un ‘total look’, rappresentato da una camicia, un costume da bagno e un paio di friulane. Il completo è proposto in tre fantasie stampate originali, che prendono il nome da tre spiagge simbolo del Lido di Venezia: Malamocco, Murazzi e la Marina, nei colori del rosso, blu e verde. Sono i colori della tradizione pittorica veneziana, quella di Carpaccio, Bellini e Tiziano, interpretati in chiave geometrica da fantasie in voga negli anni Sessanta e Settanta. L’idea di fondo della collaborazione è quella di proporre una vera e propria ‘divisa’ per l’estate. Tre pezzi che possono essere combinati insieme, oppure separati e abbinati per adattarsi a qualsivoglia situazione estiva. I tessuti utilizzati per realizzare i total look sono 100% made in Italy, ottenuti da fibre riciclate e materiali naturali, come poliestere rigenerato e lino naturale.

"Cercavamo da tempo un marchio di moda maschile in sintonia con la nostra storia e il nostro approccio creativo, per dar vita a una collaborazione proficua – hanno commentato Viola e Vera Arrivabene Valenti Gonzaga, rispettivamente direttrice creativa e direttrice generale di Vibi Venezia –. L’incontro con Peninsula Swimwear ci ha permesso di realizzare questo progetto. Abbiamo immediatamente trovato svariati punti di incontro: la qualità dei tessuti, la bellezza delle stampe, l’estro creativo e la fondamentale attenzione all’ambiente, nel pieno rispetto di un’eleganza ecosostenibile". Dal canto suo, Edoardo Pasolini, fondatore e amministratore delegato di Peninsula, ha dichiarato: "Siamo entusiasti di collaborare con Vibi Venezia, coniugando il nostro impegno per la sostenibilità alla loro eccellenza artigianale. Questa partnership rappresenta una sinergia perfetta tra innovazione ecologica e tradizione italiana e riesce a offrire prodotti unici, profondamente rispettosi dell’ambiente".

Ma facciamo un passo indietro e torniamo agli albori del marchio Vibi Venezia, a com’è nata l’idea di proporre al mondo un prodotto interamente fatto a mano, fino ad allora confinato alla quotidianità di gondolieri e artigiani veneziani. Sono le stesse sorelle Arrivabene a spiegarne le origini: "La ‘furlana’ è per eccellenza la pantofola della tradizione veneziana: il nome è antico, risale all’Ottocento, a quando alcune donne del Friuli, ingegnose quanto coraggiose, cominciarono a produrre calzature con stoffe di recupero e vecchi copertoni di bicicletta – raccontano –. Leggenda vuole che una famiglia decida di aprire una piccola bottega di ‘scarpez’, come le chiamano in dialetto friulano, nei pressi del ponte di Rialto. La furlana diventa subito la scarpa preferita dei gondolieri, perché la sua suola in gomma garantisce loro tenuta ed equilibrio, senza rovinare la preziosa vernice di pece delle gondole. Le stoffe si fanno via via più raffinate, i mille colori del velluto incantano tutti. Fin da bambine – ricordano ancora le due giovani imprenditrici – nostra madre ce le metteva e noi immaginavamo storie incredibili, di antenati che sgambettavano in giro per Venezia o sgattaiolavano silenziosi per le stanze del nostro palazzo. Ci piaceva quella forma così pulita, perché ci ricordava le calzature antiche, dei grandi teleri dei Bellini e di Carpaccio, quando la domenica ci portavano per musei: allora sbuffavamo, oggi siamo le prime a tornarci. Rappresentano un’inesauribile fonte d’ispirazione, quanto la nostra amata Venezia".

Le due sorelle decidono di dare vita al marchio a seguito delle numerose richieste di amici e conoscenti da ogni parte del mondo: "Ogni volta che salivamo su un aereo o un treno per raggiungere degli amici, questi ci chiedevano di portare delle ‘furlane’ per tutta la famiglia e poi per altri amici, fidanzati e via discorrendo – sorridono –. E allora: perché non spedirle? Nel 2015 ci siamo guardate negli occhi e abbiamo deciso di unire le forze e plasmare un marchio che fosse il simbolo del nostro legame fraterno, nonché dell’amore che ci lega a Venezia e ai nostri ricordi d’infanzia. Abbiamo trovato la giusta combinazione per dare libero sfogo alla nostra creatività, sostenere il lavoro di artigiani straordinari e rilanciare una tradizione preziosa della città che amiamo di più al mondo".