Martedì 2 Luglio 2024

Trent’anni di pesto:. Barilla investe in ricerca e sviluppo

Barilla festeggia 30 anni di Pesto con un murale artistico a Parma. Lo stabilimento di Rubbiano Sughi, il più grande d'Europa, produce oltre 55mila tonnellate di pomodoro e basilico all'anno. Investimenti in innovazione e sostenibilità confermano il successo globale del marchio.

Trent’anni di pesto:. Barilla investe in ricerca e sviluppo

Trent’anni di pesto:. Barilla investe in ricerca e sviluppo

TRENT’ANNI DI PESTO Barilla, uno dei prodotti iconici del Gruppo. Per festeggiare l’anniversario, l’azienda di Parma ha dato vita a un innovativo murale artistico grande oltre 800 metri quadri (nella foto a destra, l’inaugurazione), colorando la facciata dello stabilimento di Rubbiano Sughi (Parma) coi toni vivaci del basilico. "Il murale vuole rappresentare anche il grande lavoro fatto da Barilla in questi trent’anni, per garantire prodotti della migliore qualità possibile a persone e mercati – dice Luca Barilla (nella foto sotto), vicepresidente del Gruppo Barilla –. Infatti, questo murale simboleggia la materia prima, per noi preziosissima, che sta a significare molta cura, qualità, attenzione e tanto rispetto per la natura e per le persone che danno fiducia a nome della nostra azienda, acquistando i nostri prodotti. Una fiducia che non vorremmo mai tradire, perché se perdiamo la fiducia della comunità perdiamo il futuro dell’azienda". Dedicato alla produzione di sughi e pesti, lo stabilimento che svetta tra i campi di basilico è il più grande e sostenibile d’Europa. Ed è qui che vengono trasformate ogni anno oltre 55mila tonnellate di pomodoro e basilico e realizzate 84.000 tonnellate di prodotto. In piena Food Valley, quantità fa rima con qualità, portando sulle tavole di tutto il mondo prodotti che raccontano la grande cucina di casa e valorizzando le materie prime nel prodotto finito: qui prendono forma 42 ricette diverse – realizzate con 131 ingredienti selezionati – che uniscono la tradizione del pomodoro e del basilico di origine italiana, la profonda esperienza degli agricoltori del territorio e l’alta specializzazione e competenza nelle tecnologie di trasformazione.

Una realtà all’avanguardia nata nel 2012 e nella quale sono stati investiti oltre 150 milioni di euro negli ultimi dieci anni per la creazione di nuove linee produttive, nuovi prodotti. Oggi dà lavoro a oltre 400 persone di cui il 51% donne e negli ultimi 4 anni ha assunto 110 persone a tempo indeterminato. Un polo d’eccellenza anche dal punto di vista dell’innovazione: investiti 28 milioni di euro per il lancio nel 2024 della quinta linea di produzione, lunga 138 metri e in grado di produrre fino a 18mila tonnellate di sughi all’anno. Inoltre, standard elevati di qualità, tecnologia 4.0, sicurezza alimentare, sostenibilità, forte spinta all’internazionalizzazione. "Rubbiano sughi nasce dall’idea di futuro", spiega Giancarlo Minervini, dal 2021 direttore di stabilimento, richiamando una famosa frase di Pietro Barilla. "Basti pensare che, quando lo stabilimento fu progettato, il tetto fu già pensato per una futura installazione del fotovoltaico. Opportunità, quest’ultima, colta nel 2023. Questo perché per noi la sostenibilità è un valore in cui credere a 360 gradi grazie a un impegno costante nella riduzione dell’impatto ambientale e nell’utilizzo delle risorse: in dieci anni abbiamo abbattuto le emissioni di CO2 del 28%. E non solo, la nostra sfida è di trasferire gli aspetti più artigianali della preparazione di sughi e pesti su scala industriale, senza mai rinunciare alla bontà e all’alta qualità dei prodotti".

Un mercato in crescita, quello dei pesti, con Barilla in posizione di leadership: nei primi 6 mesi del 2023 il settore ha segnato +20% rispetto al 2022 e +6% nei volumi. In questo contesto Barilla si conferma leader mondiale della categoria Pesto con il 37,8% di quota a valore globale, continuando a crescere nei suoi mercati principali: Italia, Germania, Francia. In Italia, Barilla ha segnato, in particolare, un +31% nelle vendite a valore, aumentando la quota di mercato a valore (+2,6%). Trend positivo registrato anche in Francia, quadro in ripresa in Germania. "I fattori che stanno dietro questi risultati sono: Il coraggio imprenditoriale, di creare qualcosa che prima non esisteva – aggiunge Matteo Gori, presidente della categoria sughi Barilla – Una ricetta di pesto unica e inimitabile, una filiera 100% italiana del basilico e da agricoltura sostenibile. Qualità e forte rete di fornitori e clienti".

E camminando per lo stabilimento Sughi Barilla a Rubbiano, si respira il profumo della tradizione italiana e in particolare del basilico fresco: sono 37 i fornitori che collaborano con Barilla nella filiera del basilico, ed è nata la Carta del Basilico, un disciplinare per la coltivazione sostenibile, mentre per i pomodori Barilla si impegna ad acquistare esclusivamente quelli con certificazione di buone praticole agricole e il 100% delle confezioni di sughi e pesti è progettato per il riciclo. Il basilico, in particolare, viene generalmente tagliato al mattino per mantenerne intatte le caratteristiche organolettiche (quando è alto circa 30cm perché così si può cogliere la parte più ricca di aroma) e, una volta portato nello stabilimento, subisce più di 100 controlli al giorno, venendo lavorato a freddo per mantenerne intatta tutta la freschezza e il profumo. Come da tradizione, i sughi vengono portati a una temperatura compresa tra i 92 e i 95 gradi e versati nei vasetti, che prima di esser riempiti sono sottoposti a trattamento termico. In questo modo si garantisce un prodotto 100% sicuro, pronto a entrare nelle nostre dispense.

C’è poi un altro grande investimento (20 milioni di euro) del Gruppo Barilla, che verrà realizzato nel 2025, questa volta a Parma a fianco del quartier generale: il nuovo polo di ricerca e sviluppo. Una volta concluso, ospiterà 200 persone che avranno il compito di curare ricerca, sviluppo e qualità di tutti i prodotti delle aziende del gruppo. "Questo polo guiderà l’innovazione a livello globale per il gruppo – ha spiegato Andrea Belli, Head of Italian Media and External di Barilla –. Tutti i Paesi, i brand e i marchi faranno riferimento al centro ricerca e sviluppo di Parma per migliorare l’innovazione, i processi produttivi, gli aspetti tecnologici, i brevetti, le proprietà intellettuali che abbiamo su alcune tecnologie". E non solo, aggiunge Belli: "In questo momento siamo impegnati per contribuire alla nascita della Scuola di studi superiori in Alimentazione e nutrizione, un post-laurea in lingua inglese, l’unica in tutta Europa".