"LE AZIONI MANAGERIALI realizzate nell’ultimo anno ci hanno consentito di raggiungere tutti gli obiettivi comunicati ai mercati e di rafforzare la solidità finanziaria del Gruppo: possiamo così aprire un nuovo capitolo di crescita, che creerà ulteriore valore per gli azionisti e tutti i nostri stakeholder". È la fotografia di un gruppo che naviga a gonfie vele, quella che emerge in modo netto dalle parole di Flavio Cattaneo (nella foto), amministratore delegato di Enel, in occasione della presentazione a Milano del nuovo piano strategico 2025-2027. "Ci concentreremo – ha spiegato – sulle attività core e sull’allocazione flessibile del capitale, aumentando gli investimenti, principalmente in asset regolati con rendimenti prevedibili, che favoriranno al contempo un’accelerazione della transizione energetica". "Continueremo, inoltre – ha sottolineato -, a migliorare l’efficienza e la redditività, anche attraverso nuove opportunità di business". "Questa strategia – ha approfondito Cattaneo - ci permette di rivedere al rialzo la politica dei dividendi nel periodo di piano, con un dividendo fisso minimo di 0,46 euro per azione, in crescita rispetto allo 0,43 euro del piano precedente e con un potenziale ulteriore incremento fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario del gruppo".
Enel prevede che, nel 2027, l’Ebitda ordinario di gruppo aumenti del 40% circa rispetto al 2022 (ultimo anno della precedente gestione) fino a un valore compreso tra 24,1 e 24,5 miliardi di euro, con un tasso annuo di crescita di circa il 7% rispetto ai 17,3 miliardi di euro del 2022, a parità di perimetro. Un obiettivo, quello della grande crescita dell’Ebitda rispetto al passato, che Enel è fiduciosa di poter raggiungere senza nessuna azione straordinaria. La crescita del dividendo si accompagna al mantenimento di un livello di solidità finanziaria tra i più elevati nel settore. Enel ha in progetto di spingere in modo consistente sugli investimenti e, nel nuovo piano strategico 2025-27, il gruppo prevede di investire 43 miliardi di euro totali lordi, sette miliardi in più rispetto al piano precedente, con un focus particolare sulle reti, a cui saranno destinati circa 26 miliardi (un 40% in più rispetto al precedente piano), di cui circa il 78% in Italia e Spagna, Paesi caratterizzati da quadri regolatori favorevoli a incentivare gli investimenti, e circa il 22% in America Latina.
Altri dodici miliardi saranno destinati alla crescita delle rinnovabili, con un aumento di capacità pari a circa 12 GW e con un mix tecnologico migliorato che prevede oltre il 70% di eolico onshore e tecnologie programmabili (idroelettrico e batterie), arrivando a un totale di circa 76 GW di capacità e incrementando di oltre il 15% la produzione rinnovabile al 2027. Infine, circa 2,7 miliardi di euro saranno investiti nel miglioramento dell’offerta di prodotti e servizi per il cliente, di cui circa l’85% nei Paesi con presenza integrata, offrendo un portafoglio di soluzioni bundled con energia, prodotti e servizi. Il gruppo prevede di allocare gli investimenti totali tra le geografie di riferimento in modo proporzionale al relativo contributo all’Ebitda, con circa il 75% in Europa e il 25% in America Latina e Nord America.
Dopo il Capital Markets Day del 18 novembre a Milano, uno degli appuntamenti clou del finale d’anno, l’ad Flavio Cattaneo ha preso un volo per raggiungere direttamente il Brasile e partecipare al G20. A Rio de Janeiro, Cattaneo ha incontrato, oltre al presidente brasiliano Ignazio Lula da Silva, anche l’argentino Javier Milei, per proseguire nell’attività di advocacy in Sud America che il manager sta portando avanti in prima persona da diversi mesi, a presidio degli asset del gruppo in quella parte del mondo. Grazie alle frequenti missioni in Sud America, le relazioni con i governi locali si sono decisamente rafforzate, portando benefici e spinta finanziaria al gruppo italiano. La proiezione internazionale impressa da Cattaneo all’azienda ha dato un contributo importante alla strategia di diplomazia, anche economica, portata avanti dal governo italiano. Un ruolo, quello di Enel, già emerso in occasione del summit del G7 in Puglia dello scorso giugno, al quale Cattaneo era presente per una serie di incontri bilaterali con importanti capi di Stato e di governo. Al centro degli incontri a Rio de Janeiro, il tema dello sviluppo e dell’impegno del gruppo in Brasile, in particolare, nel campo delle infrastrutture.
Un altro obiettivo cardine, per Enel (nella foto in basso, alcuni operai al lavoro), sarà l’ottimizzazione del ritorno per gli azionisti. "Abbiamo portato a compimento con successo il piano di dismissioni – ha ricordato - e abbiamo puntato nuovamente sulle attività core, realizzando investimenti con una più elevata redditività e migliorando la produttività e la struttura del capitale". Ora che il gruppo è in salute, Cattaneo non esclude peraltro la possibilità di acquisizioni purché a prezzi ragionevoli e in grado di accrescere il valore per gli azionisti. Se però il mercato non offrisse opportunità, “le attività per premiare gli azionisti possono essere altre”, ha spiegato Cattaneo, facendo riferimento a un buyback di azioni o a “un ricco aumento dei dividendi”. Il mercato guarda ora con rinnovato interesse alle prossime mosse di Cattaneo.