TECHFEM SPA, realtà aziendale con sede a Fano e quarant’anni di attività, è leader nella progettazione di sistemi di trasporto di fluidi energetici. Nata come società di ingegneria indipendente, è ora impegnata a vincere le sfide imposte dalla lotta al cambiamento climatico e all’inquinamento.
"La forte propensione al problem solving ha reso Techfem capace di operare in progetti di ingegneria multidisciplinare, inclusi servizi di Project Management durante la realizzazione on-site degli impianti, la consegna chiavi in mano e collaudo fino all’avviamento", spiega Federico Ferrini, ceo di Techfem.
"Oggi la sfida che affrontiamo – precisa – è la transizione energetica che ci vede in prima linea, in particolar modo nei comparti dell’idrogeno a basso contenuto carbonico, biogas, cattura e valorizzazione della CO2, ammoniaca verde, biocombustibili e della carbon reduction. Da Fano abbiamo avviato un’espansione che ci ha portato a operare a livello nazionale e internazionale. Abbiamo uffici strategici a Lamezia Terme, Torino e Bologna e sedi all’estero, come in Albania e Grecia. Techfem oggi conta circa 350 dipendenti".
Quali sono i vostri programmi di sviluppo?
"Il nostro obiettivo primario è continuare a guidare l’innovazione nei settori chiave della transizione energetica e digitale, come l’idrogeno e la cattura della CO2. Stiamo realizzando la prima centrale per la produzione di idrogeno verde nel Sud Italia a Lamezia Terme e siamo coinvolti in uno dei progetti Hydrogen Valley nelle Marche finanziati dal Pnrr. Lavoriamo per sostenere la produzione e distribuzione su larga scala di idrogeno, un vettore energetico che riteniamo cruciale per un futuro sostenibile dell’industria e della mobilità. La digitalizzazione rappresenta un altro pilastro della nostra crescita: implementiamo piattaforme per la gestione integrata degli asset e per la supervisione remota delle infrastrutture. Inoltre, continua il nostro impegno a livello domestico e internazionale con le attività di pre-commissioning e collaudo di grandi infrastrutture di trasporto gas naturale e connessioni a Fsru e impianti Lng a supporto dei piani nazionali di sicurezza energetica, tra le quali annoveriamo i connettori offshore del Tap, del Baltic Pipe e alla pipeline Ostsee Anbindungsleitung".
Quali sono i principali mercati di riferimento e su quali Paesi puntate per le vostre esportazioni?
"L’Europa e il Mediterraneo sono i nostri principali mercati di riferimento. Tuttavia, grazie a partnership strategiche stiamo ampliando la nostra presenza anche in Nord Africa. Abbiamo un’esperienza consolidata nella progettazione, project management e collaudo di interconnettori cross-country e condotte offshore, operando in Paesi come l’Italia, la Germania e altri del Nord Europa. Intendiamo ampliare la nostra offerta anche in Asia e Medio Oriente, cogliendo nuove opportunità in regioni che stanno investendo in infrastrutture energetiche sostenibili".
Lo sviluppo dell’azienda si coniuga anche con la sostenibilità?
"Assolutamente. La sostenibilità è un valore fondamentale per Techfem e rappresenta uno degli elementi chiave della nostra strategia. Abbiamo avviato un percorso di rendicontazione Esg (Environmental, Social, Governance) per misurare e migliorare il nostro impatto a livello ambientale, sociale e di governance. Collaboriamo con istituzioni e associazioni per sviluppare progetti orientati alla decarbonizzazione e alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti come sistemi avanzati per la cattura e il riutilizzo della CO2 e impianti per la produzione di e-fuel tramite sistemi di catalisi innovativi. Il quartier generale si trova a Fano dove operano le principali Business Unit e Funzioni operative. Nel 2025 arriverà ad occupare più di 17.000 metri quadrati grazie ad un lavoro di riqualificazione edilizia e acquisizioni di edifici esistenti. L’ampliamento prevede 110 nuove postazioni, un auditorium da oltre 100 posti, uno spazio multifunzionale di 200 mq utilizzabile come mensa e area di lavoro, un giardino d’inverno con postazioni relax e lavoro e una palestra. I nuovi spazi consentiranno la massima flessibilità di aggregazione in team di lavoro e offriranno luoghi riservati per attività che richiedono concentrazione. A Lamezia Terme abbiamo un hub di ricerca e sviluppo focalizzato su discipline ambientali, ingegneria geotecnica, idrogeologia, decarbonizzazione per l’industria e la mobilità e il digital twin, con un team specializzato in acquisizione dati tramite droni".
Come Techfem si relaziona con i propri fornitori e partner?
"Manteniamo relazioni solide e sostenibili con i nostri fornitori, promuovendo trasparenza e affidabilità. Abbiamo implementato una vendor list e un processo di prequalifica che valuta i fornitori secondo criteri tecnici ed economici, seguendo le normative ISO 9001, 14001 e 45001. Inoltre, siamo Value Chain Leader di Open-es, una piattaforma che valuta la performance ESG della filiera, coinvolgendo attivamente i fornitori per migliorare l’impatto ambientale".
Qual è la visione di Techfem sul personale e la crescita professionale?
"Nel 2024, abbiamo registrato un totale di 98 inserimenti di nuove risorse. Nel corso di quest’anno siamo arrivati agli attuali 350 e contiamo di proseguire con il reclutamento di nuove figure professionali anche nei prossimi mesi per raggiungere le 400 unità già entro metà 2025. Gran parte dei nostri dipendenti è assunta con contratti a tempo pieno e indeterminato, e abbiamo una significativa presenza femminile, che cerchiamo di valorizzare in ogni area operativa".