UN’ACQUISIZIONE che punta a concedere all’accessibilità digitale un taglio globale, abbattendo le barriere architettoniche degli ambienti web. Il gruppo tedesco Team.blu, dal valore economico di oltre 4 miliardi di euro e con oltre 3.3 milioni di clienti, ha acqusito la maggioranza dell’impresa torinese AccessiWay, che sviluppa applicazioni e programmi per persone con disabilità, compresi utenti non vedenti, con difficoltà cognitive, motorie, uditive o di altro genere.
Grazie all’investimento di alcune decine di milioni, Team.blu, già leader europeo nell’offrire servizi digitali alle imprese - dal web hosting all’e-commerce passando per soluzioni di marketing, vendita e conformità online - potrà ora contare su AccessiWay per potenziare e allargare la conformità dei suoi prodotti alle normative più aggiornate in materia di accessibilità. L’azienda piemontese si troverà a lavorare assieme a marchi di prestigio come Iubenda, consentmanager e Complianz.
"Siamo grati a team.blue per aver sostenuto la nostra missione di rendere il mondo digitale accessibile a tutti - ha detto Amit Borsok, Ad di AccessiWay - Collaborare con iubenda all’interno del gruppo team.blue è un’opportunità importante per offrire una soluzione completa per la conformità e l’inclusività, supportando ancora più aziende e utenti a livello internazionale. Questa collaborazione rappresenta un passo significativo per AccessiWay e siamo pronti a cominciare questo nuovo viaggio insieme".
AccessiWay è nata nel 2021 dall’idea di Eldad Barnoon, Gianni Vernetti e Amit Borsok e ad oggi conta su un team di 75 dipendenti giovanissimi di oltre 13 nazionalità, coinvolgendo professionisti più preparati nel mercato dell’accessibilità digitale. Offre già i propri servizi ai punti di accesso online di Pubbliche amministrazioni, privati e aziende come Intesa San Paolo, Allianz, Dolce & Gabbana, Mercedes, Poste Italiane. Per i 1400 clienti che in Italia, Francia, Austria e Germania hanno già scelto i suoi servizi, garantire l’accessibilità on line vuol dire anche offrire maggiore qualità agli utenti, avere un alto posizionamento sui motori di ricerca come Google e anche attuare un impegno concreto nella sensibilizzazione a cancellare barriere di ogni tipo, a partire da quelle digitali.
Sofia Spagnoli