
LA STAMPA IN 3D della pelle è la nuova frontiera del digitale, ma anche del biomedicale. Ne è convinto Roberto...
LA STAMPA IN 3D della pelle è la nuova frontiera del digitale, ma anche del biomedicale. Ne è convinto Roberto Rizzo, presidente di SolidWorld Group, gruppo leader nei settori delle tecnologie industriali di design, stampa e biofabbricazione 3D. SolidWorld Group è a capo di un gruppo di 13 aziende attive nei pilastri industriale, biomedicale e solare fondato all’inizio degli anni 2000 dall’ingegnere Roberto Rizzo. Quotato in Borsa, il Gruppo è leader nello sviluppo e integrazione delle più moderne e complete tecnologie digitali 3D, in ambito software e hardware, all’interno delle aziende manifatturiere per supportare e accelerare la loro trasformazione verso la Fabbrica 5.0. Tutte le fasi di produzione di un prodotto, fino alla vendita e al suo riciclo, sono integrate grazie a tecnologie che rendono il processo produttivo più veloce, sostenibile ed efficiente. Opera attraverso 16 sedi e 3 poli tecnologici, conta oltre 220 dipendenti e più di 10mila imprese clienti. La società ha recentemente presentato una soluzione digitale del tutto innovativa. Si tratta di Electrospider, eccellenza tutta italiana, creata da Bio3DPrinting, società titolare di brevetti che proteggono la tecnologia su scala nazionale e internazionale.
È una tecnologia innovativa che, attraverso la stampa additiva, consente di ricreare parti di tessuto e costrutti cellulari 3D alla base di strutture organiche, partendo dalle cellule del paziente. La tecnologia di Electrospider è utilizzata in ambito biomedicale ed oncologico e rappresenta una soluzione all’avanguardia per supportare la ricerca farmacologica, cosmetica nonché pratiche di chirurgia ricostruttiva. Consente, inoltre, di depositare fibre nello spazio in modo controllato e di stampare strutture 3D mediante processo combinato di microestrusione ed elettrofilatura, lavorando con più materiali. Con il suo sistema di estrusione dalla naturale forma ad aracnide, dal quale deriva il nome commerciale, questa macchina è in grado di rilasciare materiale organico sul piano di stampa riproducendo lo stesso flusso di lavoro di una comune stampante 3D. Strato dopo strato la biostampante riproduce porzioni di tessuto umano "vivo", sviluppato da cellule coltivate in vitro ed estratte direttamente dal paziente sottoposto a intervento o da soggetti donatori. Tale operazione riduce drasticamente i tempi di attesa per materiale impiantabile, nonché i rischi connessi a rigetto e consente l’analisi approfondita dei campioni per studi e ricerche in campo farmacologico, cosmetico e preoperatorio.
Grazie all’utilizzo della piattaforma 3DExperience di Dassault Systèmes è stata possibile una gestione avanzata dei dati e una collaborazione fluida tra i vari team di progettazione, produzione e ricerca. Attraverso il cloud, ogni modifica al progetto è stata condivisa in tempo reale, riducendo errori e tempi di revisione. L’adozione di queste tecnologie ha reso Electrospider un prodotto unico e d’avanguardia, caratterizzato da un’elevata precisione, un workflow ottimizzato e una collaborazione efficace tra i diversi attori del processo di sviluppo. Infine, grazie alle funzionalità avanzate di modellazione della lamiera, è stato possibile progettare e ottimizzare le componenti strutturali della biostampante, garantendo maggiore leggerezza, resistenza e semplicità di assemblaggio. Roberto Rizzo, presidente di SolidWorld Group, dice: "La collaborazione con Dassault Systèmes e l’integrazione delle nostre soluzioni con la piattaforma 3DExperience dimostrano quanto la digitalizzazione e la stampa 3D possano rivoluzionare la ricerca biomedicale".