Giovedì 19 Dicembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Snam rilancia su transizione e sicurezza

Snam, operatore nazionale delle infrastrutture gas, rilancia l'impegno per lo sviluppo sostenibile con progetti infrastrutturali a Ravenna. Presentato Transition Plan per governare cambiamenti dettagliati. Ridotta dipendenza dal gas russo, rigassificatore Bw Singapore in arrivo. Gas supporta rinnovabili e riduzione emissioni. Investimenti locali e impegno per biodiversità. Riduzione emissioni CO2 e metano, obiettivi futuri ambiziosi.

Snam, operatore nazionale delle infrastrutture gas, rilancia l'impegno per lo sviluppo sostenibile con progetti infrastrutturali a Ravenna. Presentato Transition Plan per governare cambiamenti dettagliati. Ridotta dipendenza dal gas russo, rigassificatore Bw Singapore in arrivo. Gas supporta rinnovabili e riduzione emissioni. Investimenti locali e impegno per biodiversità. Riduzione emissioni CO2 e metano, obiettivi futuri ambiziosi.

Snam, operatore nazionale delle infrastrutture gas, rilancia l'impegno per lo sviluppo sostenibile con progetti infrastrutturali a Ravenna. Presentato Transition Plan per governare cambiamenti dettagliati. Ridotta dipendenza dal gas russo, rigassificatore Bw Singapore in arrivo. Gas supporta rinnovabili e riduzione emissioni. Investimenti locali e impegno per biodiversità. Riduzione emissioni CO2 e metano, obiettivi futuri ambiziosi.

DAL RAVENNATE – dove passano alcuni dei più importanti progetti in cui Snam è impegnata per contribuire sia alla sicurezza, sia alla transizione energetica di Italia ed Europa – l’operatore nazionale delle infrastrutture gas rilancia il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile. "A ottobre presenteremo il nostro Transition Plan – afferma l’ad Stefano Venier (nella foto a sinistra) – perché i cambiamenti di successo devono essere governati e pianificati in ogni loro dettaglio". È proprio con questi progetti infrastrutturali, e con stoccaggi ormai pieni per circa il 95%, che Snam ha contribuito a consolidare l’equilibrio minacciato da crisi energetica e guerre, facendo leva anche sui punti di forza del sistema Paese e, in soli due anni, aiutando il Paese – in un quadro di perdurante fragilità del mercato energetico globale – a ridurre la propria dipendenza dal gas russo dal 33% del 2021 al 5% del 2023 (meglio dell’Ue, passata dal 45% al 14%). Intanto, il rigassificatore Bw Singapore entro l’anno ormeggerà al largo di Ravenna, per entrare in esercizio nel primo trimestre del 2025, portando la capacità complessiva di rigassificazione del Paese a 28 miliardi di metri cubi, volume equivalente al 40% della domanda nazionale di gas e a quello importato dalla Russia nel 2021.

"Il gas – spiega ancora Venier – accompagna lo sviluppo delle rinnovabili" evitando gli effetti della loro intermittenza e "può accelerare la dismissione del carbone, che emette il doppio". Proseguono le opere per allacciare il rigassificatore alla rete nazionale di trasporto del gas; lo stato di avanzamento dell’opera è pari al 98% per quanto riguarda le opere a terra, e a circa il 66% per le opere a mare, dove entro dicembre si prevede di completare la nuova piattaforma di ormeggio. Entro il 2026 sarà pronta anche la diga foranea a protezione dell’impianto. Eccettuati i circa 500 milioni necessari all’acquisto della nave, il 60% della rimanente quota di investimenti ricadrà sull’economia locale. Sono stati infatti assegnati contratti a imprese del territorio del Ravennate per oltre 300 milioni di euro (80 fornitori dalla Provincia di Ravenna o dall’Emilia-Romagna). Circa 800 le risorse impegnate nel progetto, fino a 1.200 in corrispondenza del picco di attività. Importanti, nel frattempo, gli impegni presi a tutela della biodiversità e i risultati archiviati nella riduzione delle emissioni climalteranti. Il 2023 è stato chiuso con una riduzione anno su anno del 10% delle emissioni dirette di CO2, viatico ai nuovi target: -25% al 2027, del -40% al 2030, -50% al 2032 e carbon neutrality al 2040, cui seguirà – su tutte le emissioni, fornitori inclusi – il Net Zero al 2050. Bene anche sul fronte delle emissioni fuggitive di metano, che nel 2023 non hanno superato lo 0,03% del totale immesso in rete, con una riduzione del 21% rispetto al 2022 e del 57% rispetto al 2015. Confermato, per questo, il Gold Standard da parte di Unep (United Nations Environment Programme). E già si guarda ai prossimi obiettivi: -64% al 2027, -70% al 2030 e -72% al 2032.