Venerdì 21 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Snam investe sull’indipendenza energetica

PASSANO DA RAVENNA alcuni dei più importanti progetti in cui Snam è impegnata per contribuire alla sicurezza e alla transizione...

PASSANO DA RAVENNA alcuni dei più importanti progetti in cui Snam è impegnata per contribuire alla sicurezza e alla transizione...

PASSANO DA RAVENNA alcuni dei più importanti progetti in cui Snam è impegnata per contribuire alla sicurezza e alla transizione...

PASSANO DA RAVENNA alcuni dei più importanti progetti in cui Snam è impegnata per contribuire alla sicurezza e alla transizione energetica di Italia ed Europa. E proprio dalla città romagnola l’operatore nazionale delle infrastrutture gas rilancia il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile. "Per un operatore infrastrutturale – afferma l’ad di Snam Stefano Venier (nella foto in alto) – impegnato a coniugare obiettivi complessi come quello della sicurezza energetica e quello della transizione, poter contare su comunità, amministrazioni pubbliche e tessuti socio-economici ricettivi come quelli del Ravennate è un fattore di sicuro successo. Attorno alla città e ai poli logistici di Ravenna - capitale dell’oil&gas italiano e vera e propria miniera di competenze, professionalità ed eccellenze imprenditoriali - Snam sta dando vita ad alcuni progetti chiave per il consolidamento degli approvvigionamenti energetici del Paese e dell’Europa e le prospettive di decarbonizzazione di tanti comparti produttivi. Entro aprile entrerà in esercizio il rigassificatore BW Singapore, con il quale sarà di fatto completata l’azione di affrancamento dalle forniture russe, mentre già da agosto – in joint venture con Eni – abbiamo iniziato la fase 1 del progetto Ravenna CCS, con cui ci apprestiamo a stoccare nelle profondità dell’Adriatico la CO2 delle industrie più energivore. Ma in questo territorio – aggiunge Venier - si trovano anche siti di stoccaggio e gasdotti, alcuni dei quali in costruzione, che contribuiscono ulteriormente all’equilibrio sostenibile del sistema energetico nazionale".

Intanto, il rigassificatore BW Singapore ormeggerà al largo di Ravenna nelle prossime settimane per entrare in esercizio ad aprile, portando la capacità complessiva di rigassificazione del Paese a 28 miliardi di metri cubi, volume equivalente al 40% della domanda nazionale di gas e a quello importato dalla Russia nel 2021. Nel frattempo sono quasi concluse le opere per allacciare il rigassificatore alla rete nazionale di trasporto del gas e nel novembre scorso è stato concluso il deck, cuore tecnologico del rigassificatore ed entro il 2026 sarà pronta anche la diga foranea a protezione dell’impianto. Eccettuati i circa 500 milioni necessari all’acquisto della nave, il 60% della rimanente quota di investimenti ricadrà sull’economia locale. Sono stati infatti assegnati contratti a imprese del territorio del Ravennate per oltre 300 milioni di euro (80 fornitori dalla Provincia di Ravenna o dall’Emilia-Romagna). Circa 800 le risorse impegnate nel progetto, fino a 1.200 in corrispondenza del picco di attività.

Importanti, nel frattempo, gli impegni presi a tutela della biodiversità e i risultati archiviati nella riduzione delle emissioni climalteranti. Il 2023 è stato chiuso con una riduzione anno su anno del 10% delle emissioni dirette di CO2, viatico ai nuovi target: -25% al 2027, del -40% al 2030, -50% al 2032 e carbon neutrality al 2040, cui seguirà – su tutte le emissioni, fornitori inclusi – il Net Zero al 2050. Per sostenere il suo percorso verso la transizione, dal 2023 al 2027 Snam prevede di investire 1,2 miliardi in biometano, efficienza energetica, cattura e stoccaggio della CO2 e idrogeno. In questo contesto, Ravenna occupa ancora un posto centrale. Infatti è partito il progetto dedicato alla CCS in joint venture con Eni: sono state avviate nelle scorse settimane le iniezioni di CO2 nei giacimenti esauriti di gas al largo di Casalborsetti. E sempre dal ravennate passano anche 47 dei 425 chilometri di condotte hydrogen ready della linea adriatica, che da Sulmona a Minerbio potenzieranno di 10 miliardi di metri cubi all’anno la capacità di trasporto del gas di oggi e dell’idrogeno di domani.