QUELLO della carta è un settore che da tempo punta sulla sostenibilità, perché per produrre carta e cartone serve molta energia. A fine anno la produzione di carta e cartone in Italia si è attestata intorno a 7,5 milioni di tonnellate (-14% sui volumi 2022) a fronte di un calo del fatturato 27% ma le prospettive del settore nei primi nove mesi del 2024 indicano un generale miglioramento rispetto ai due trimestri precedenti.
A livello di singoli comparti da segnalare, per i volumi coinvolti, la minor produzione di carte e cartoni per packaging (-10,2%), che si è però confermata poco al di sotto dei livelli del biennio pre-pandemia. Più contenuta la riduzione dei volumi di carte per usi igienicosanitari (-2,3%) rispetto a quelli sostanzialmente stabili del 2022 (+0,3% sul 2021). Sensibili le riduzioni presentate dalle carte per usi grafici (-34,3%) ed altre specialità (-19.6%), comparti produttivi i cui volumi si collocano molto al di sotto dei livelli pre-pandemia. Tuttavia, il tasso di utilizzo medio di questa materia prima si è collocato sul 67% (62% nel 2022), nonostante la dinamica negativa delle carte e cartoni per packaging e il minore consumo di carta da riciclare (-7%). Resta all’85% il riciclo della carta nello specifico settore del packaging.
Il distretto della carta della Toscana è fra i più interessanti, in termini economici e di personale addetto. Antonio Sileo, Direttore Sostenibilità I-Com, l’istituto per la competitività, ospite dell’evento organizzato dal nostro giornale, sottolinea: "Già da anni il distretto cartario di Lucca ha intrapreso un articolato percorso di sostenibilità i cui risultati sono evidenti e particolarmente utili oggi che la transizione energetica ed ecologica è una necessità ineludibile. Basti citare che a parità di prodotto il consumo specifico di energia negli ultimi dieci anni si è ridotto di ben un quarto. Un risultato dai notevoli benefici sia in termini di costi che impatti sull’ambiente e sul clima".
"Questa attenzione degli imprenditori della carta all’ambiente e alla sostenibilità è storica, ed è stata intrapresa perché la produzione di carta e cartone è super energivora, quindi da tempo gli imprenditori si sono preoccupati di trovare nuove soluzioni, innovative e sostenibili", conclude Sileo.
Letizia Magnani