SANLORENZO ha presentato nella sua sede di La Spezia il progetto Life Mystic (Methanol for Yachting Sustainable energy Transition applied to Internal Combustion engines), realizzato in collaborazione con Nanni Industries e Ranieri Tonissi, per la realizzazione del primo superyacht bi-fuel a metanolo verde che vedrà la luce entro il 2027. Coordinato da Sanlorenzo, che costruisce yacht dal 1958, il progetto ha preso ufficialmente il via il primo giugno, avrà una durata di 54 mesi e prevede un investimento complessivo di oltre 4,8 milioni di euro, di cui il 60% sarà coperto da fondi europei ottenuti nell’ambito della linea di finanziamenti ’Circular Economy and Quality of Life’ del programma Life. Lo scopo del progetto Life Mystic è quello di testare motori e generatori per superyacht alimentati con una combinazione di diesel e metanolo e ci si attendono importanti risultati in termini di riduzione dell’impatto ambientale: riduzione di emissioni di gas serra, riduzione nel consumo di energia primaria fossile, e riduzione di contaminazione della qualità dell’aria.
Dal 2005 ad oggi Sanlorenzo ha conosciuto una straordinaria crescita, pur conservando la sua totale vocazione per la personalizzazione dei suoi prodotti. In 8 anni il cantiere è riuscito a scalare la prestigiosa classifica Global Order Book dei 20 maggiori costruttori di imbarcazioni sopra i 24 metri, pubblicata ogni anno dalla rivista Boat International. Oggi la classifica mondiale vede l’azienda guidata dal ceo Ferruccio Rossi (nella foto a destra) tra i primi posti. Sanlorenzo può soddisfare al massimo 50 clienti all’anno: in più di mezzo secolo il cantiere ha costruito e venduto circa 1.000 yacht, ognuno diverso dall’altro. La sede principale del cantiere è situata ad Ameglia (La Spezia) nel parco naturale di Montemarcello-Magra, sulle rive del fiume Magra. Una seconda divisione ha sede a Viareggio, cuore storico della nautica italiana, mentre la produzione di superyacht ha luogo nella sede di La Spezia.
Life Mystic prevede di ospitare a bordo di un superyacht due motori diesel Man a 4 tempi ad alta velocità (in collaborazione con Ranieri Tonissi come sviluppatori partner) e due generatori diesel a quattro tempi (realizzati da Nanni Industries) adattati per operare in bi-fuel metanolo verde-diesel. La realizzazione di kit di adattamento bi-fuel implica un processo ingegneristico molto attento per assicurare efficienza e affidabilità nella combustione di due diversi tipi di carburanti in un singolo motore, dovendo garantire un passaggio sicuro dal solo diesel in qualunque momento e rendere questi motori la soluzione ideale per un mercato di transizione. L’adeguamento del design dell’imbarcazione sarà a cura di Sanlorenzo, che si occuperà di trasformare due tradizionali casse carburante per diesel in casse aggiuntive per metanolo, e integrerà l’impianto di distribuzione con le linee e gli strumenti necessari, completando la conversione a bi-fuel dell’intera barca.
Le sfide principali nella realizzazione di questo progetto saranno due. Da un lato il design delle casse strutturali per il metanolo con la realizzazione della relativa impiantistica, una soluzione che si prospetta articolata sia in termini dell’integrazione negli spazi relativamente ridotti di uno yacht, sia per la gestione del combustibile, che richiede attenzioni particolari e deve rispondere alle stringenti norme di sicurezza vigenti. Dall’altro lato, la conversione dei motori endotermici per bi-fuel, partendo da motori esistenti, è un’innovazione particolarmente sfidante che viene fatta per la prima volta su questa taglia di propulsori a gasolio. La scelta di utilizzare il metanolo per l’alimentazione dei motori bi-fuel al fine di ridurre l’impatto ambientale nasce dal fatto che questo combustibile è una delle alternative più promettenti per il futuro del trasporto marittimo. Si presenta liquido a temperature ambiente ed è già disponibile in più di 100 porti a livello globale. Inoltre, se generato da risorse di energia rinnovabile, diventa un carburante a emissioni zero, come richiesto dalla strategia net-zero. Ciò detto, l’accessibilità del metanolo verde è un punto cruciale per il successo del progetto Life Mystic: la disponibilità di metanolo rinnovabile è perciò richiesta dal progetto stesso, per dimostrare concretamente che questa soluzione permette significative riduzioni di CO2 e altri agenti inquinanti.
Su questo punto è fondamentale il coinvolgimento e la collaborazione di tutti gli attori coinvolti, enti regolatori, supply chain e rete di distribuzione, a partire dalle dogane centrali, per richiedere modifiche e integrazioni alle norme in materia di metanolo, che ad oggi in Italia non è considerato come un combustibile, norme che costituiscono un vincolo anche per la catena di distribuzione.
Per tutti gli aspetti fin qui considerati, il progetto Life Mystic rappresenta un importante passo avanti nel percorso di sostenibilità del settore dello yachting, e porterà benefici per tutta l’industria nautica, sia in termini di sviluppo tecnologico che di rafforzamento della catena di distribuzione di combustibili alternativi. Life Mystic rientra nel piano ’Road to 2030’ con cui Sanlorenzo mira ad essere pioniere nella sostenibilità ambientale, facendone una leva strategica per la crescita del business. L’iniziativa rappresenta dunque un passaggio fondamentale di quel percorso che ha recentemente visto il varo del 50Steel, il primo superyacht al mondo ad utilizzare il sistema Reformer Fuel Cell a metanolo verde per la generazione di corrente elettrica, e che mira a varare la prima imbarcazione carbon neutral entro il 2030.