Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Sammontana Italia, verso il raddoppio del fatturato entro cinque anni

UN RADDOPPIO del fatturato entro il 2028 e lo sbarco in Borsa come apice di un’escalation mondiale. Sammontana Italia ha...

UN RADDOPPIO del fatturato entro il 2028 e lo sbarco in Borsa come apice di un’escalation mondiale. Sammontana Italia ha...

UN RADDOPPIO del fatturato entro il 2028 e lo sbarco in Borsa come apice di un’escalation mondiale. Sammontana Italia ha...

UN RADDOPPIO del fatturato entro il 2028 e lo sbarco in Borsa come apice di un’escalation mondiale. Sammontana Italia ha ben chiara la strategia e ha scelto la Triennale di Milano per annunciarla a sei mesi esatti dal closing della fusione con Forno d’Asolo: un’operazione, quella realizzata dalla famiglia Bagnoli insieme a Investindustrial di Andrea Bonomi e dal senior management dei due gruppi industriali, che apre a scenari appetitosi. Stando ai numeri, l’obiettivo è sfiorare i due miliardi di euro di fatturato nel prossimo triennio. La nuova holding – guidata dall’amministratore delegato Alessandro Angelon e presieduta da Leonardo Bagnoli – punta a farlo con investimenti di carattere industriale e commerciale, anche attraverso una ulteriore internazionalizzazione del brand. Nel disegno complessivo, del resto, l’espansione dei mercati dovrebbe far lievitare dal 18 al 30% gli affari esteri.

"Il 2025 segna l’inizio di una nuova era per il nascente Gruppo Sammontana Italia che rappresenta una visione innovativa del fare impresa nostrano – ha detto l’ad Alessandro Angelon (nella foto in basso) –. Una visione volta a valorizzare nell’ambito nazionale ma anche internazionale una combinazione virtuosa tra capacità imprenditoriale-industriale, forza imprenditoriale-finanziaria, esperienza e competenze radicate in Italia. Porteremo questa visione oltre i confini nazionali". Quale la ricetta? La valorizzazione e il rafforzamento dei marchi del gruppo, in particolare Sammontana “gelati all’italiana” nell’Horeca e nella Gdo sia in Italia che all’estero; il potenziamento dello sviluppo commerciale del canale Horeca in Italia con i marchi di prodotti da forno e pasticceria surgelata quali Tre Marie, Forno d’Asolo, Il Pasticcere e Bindi; l’espansione sui mercati internazionali sia con la crescita organica che attraverso acquisizioni mirate nel settore della pasticceria surgelata con focus su Nord America, Francia e mercati dell’area Dach; ma anche l’innovazione in chiave sostenibile degli impianti di produzione e dell’infrastruttura. Tutto con l’ambizione di estendere la Certificazione B Corp a ogni società. Marco Bagnoli, presidente di Sammontana Italia, ci ha messo il carico da novanta riflettendo anche sul futuro creativo del Gruppo: "La complessità dei tempi chiede soluzioni creative e sostenibili, dove la risorsa creativa e umana è senz’altro al primo posto. In questa definizione possiamo includere anche la capacità di collaborare in modo saggio con le varie intelligenze artificiali generative".

L’integrazione tra Sammontana e Forno d’Asolo, insomma, prosegue a ritmo serrato con l’azionariato del gruppo composto dalla famiglia Bagnoli che detiene il 57%, da Investindustrial al 42% e dal senior management con circa l’uno per cento. "In Italia nasce così un gruppo capace di affermarsi leader di settore con ulteriori opportunità di crescita particolarmente rilevanti", ha detto Roberto Ardagna, vice chairman di Investindustrial. E ci si muove ovviamente nel rigoroso rispetto delle condizioni imposte dall’Antitrust, tra cui la cessione della società milanese Lizzi. "Che è attualmente in un processo di vendita a terzi – confermano i Bagnoli spiegando che l’operazione – si dovrebbe chiudere entro i primi mesi dell’anno, quindi entro febbraio, per poi provvedere alla vendita all’estero".

Ma non è tutto. Nella conferenza di Milano è stato anticipato poi che Sammontana Italia presenterà al “Sigep 2025“ la nuova strategia dei brand del Gruppo, che prevede il rilancio del brand “Sammontana gelato all’Italiana” nel segmento del gelato da banco in combinazione coi prodotti da forno il Pasticcere; il rafforzamento dell’immagine coordinata dei marchi milanesi di pasticceria Tre Marie e Bindi; oltre alla spinta di innovazione e servizio di Forno d’Asolo, dedicata ai baristi professionisti. "Il piano conferma il nostro modo di fare impresa, l’approccio responsabile che guarda alle prossime generazioni e al loro sorriso. Per il loro futuro abbiamo unito le forze e condiviso un cammino mirato alla sostenibilità. Dopo Sammontana Spa società benefit, tutte le società del nuovo Gruppo Sammontana Italia daranno avvio al percorso per l’ottenimento della Certificazione B Corp nel prossimo triennio", le parole di Leonardo Bagnoli, presidente di Sammontana Holding.

Per quanto concerne, infine, il fronte Borsa, Sammontana non esclude "fra qualche anno" di tornare al progetto quotazione, "fattibile entro il 2028-2029", a conclusione di un "certo ciclo". Se l’operazione Piazza Affari, per quanto ancora lontana, andasse in porto non sarebbe esclusa un’uscita di scena di Investindustrial. Dalla società di private equity il vicepresidente Roberto Ardagna ha spiegato che "quando sarà il momento" di valutare l’Ipo "ci siederemo" e "la Borsa è sicuramente una delle potenziali alternative di monetizzazione, ma anche per dare un’ulteriore visibilità a queste aziende di qualità e alla crescita che hanno avuto a livello globale". Sulla possibile uscita dall’azionariato del gruppo di Investindustrial, attualmente secondo socio della holding dopo la famiglia Bagnoli che detiene la maggioranza, il ceo Bagnoli ha spiegato che "la quotazione può essere un momento di discontinuità, dove il fondo può decidere di uscire, ma anche di rimanere con noi. Siamo abbastanza flessibili da questo punto di vista. È chiaro che quando le cose vanno bene si può fare tutto quel che si vuole, basta parlarsi, siamo partner. Non ci sono particolari problemi".