Lunedì 10 Febbraio 2025
SUSI FELCETI
Made in Italy

"Ripristiniamo la Barcaccia sul Tevere per regalarvi un’emozione"

FECERO PARLARE di loro già cinque anni fa quando decisero, in piena pandemia, di creare una terrazza sul grande albero,...

FECERO PARLARE di loro già cinque anni fa quando decisero, in piena pandemia, di creare una terrazza sul grande albero,...

FECERO PARLARE di loro già cinque anni fa quando decisero, in piena pandemia, di creare una terrazza sul grande albero,...

FECERO PARLARE di loro già cinque anni fa quando decisero, in piena pandemia, di creare una terrazza sul grande albero, un noceto (nella foto in basso a sinistra), della loro Azienda agricola, Poggio Brico, tra Monte Castello e Todi. Uno spazio assolutamente inusuale dove gli ospiti, nella campagna di Cecanibbi, su una collina circondata dal bosco e dal Parco fluviale del Tevere, di fronte allo skyline della città, possono degustare i prodotti trasformati del loro orto, dalle confetture alle salse e agli infusi alcolici come il nocino, un liquore digestivo alle noci, o, attraverso la produzione di farro monococco, farina, fettuccine, casarecce e farro decorticato e, mediante quella di canapa, la birra JU’ e il miele.

Oggi i due imprenditori Valerio Andrei e Silvia Mocci (nella foto a destra) hanno avuto un’idea: ripristinare la Barcaccia, la zattera che fino alla metà del secolo scorso permetteva l’attraversamento del fiume Tevere ai piedi di Todi. Era condotta dai "barcaroli", dei quali l’ultimo, di nome Generoso, rese per molti anni un importante servizio alle comunità del territorio.

L’idea è quella di costruire sulle sponde due piccoli pontili galleggianti che fungano da approdi, con il cavo di acciaio per lo spostamento della zattera stessa. E non solo per una affascinante rievocazione storica. "Con l’imminente chiusura (e attesa riapertura) del ponte di Montemolino che unisce le sponde tra Todi e Monte Castello di Vibio – spiega Valerio Andrei - il progetto risulterebbe anche di grande utilità per la valorizzazione dell’aspetto ambientalistico e paesaggistico, permettendo ai numerosi escursionisti non solo l’esplorazione dei sentieri presenti nella zona ma anche del fiume stesso e regalando un’esperienza unica".

Dall’idea alla sua concretizzazione: il progetto è stato sottoposto all’attenzione del Comune di Monte Castello di Vibio e del Comune di Todi ed è piaciuto molto. Andrei ha atteso la definizione della nuova giunta regionale per presentarlo in Regione e l’idea è quella di coinvolgere anche la ditta che eseguirà i lavori di ricostruzione del ponte di Montemolino. La zattera, tra l’altro, dovrebbe agire proprio nelle sponde circostanti, in quella zona.

A salire "a bordo della zattera" per realizzare questa nuova impresa è invitato chiunque intenda collaborare, offrire consigli e/o sponsorizzazioni: "riteniamo strategico comunicare già la nascita del progetto – aggiunge - anzitutto per far convergere l’interesse operativo sul progetto". I gestori di Poggio Brico non sono nuovi, del resto, alle belle, e originali, idee: quasi un anno fa al mini- ristorante alternativo sull’albero aggiunsero la Carrozza dei 5 Sensi, a ridosso dell’omonimo giardino/orto, un magico luogo di contemplazione della natura, ispirato al film "La strada" di Federico Fellini. Un vagoncino Gipsy, una piccola carrozza in stile gitano Anni Venti, all’interno del quale gli ospiti possono rilassarsi e ascoltare le mille voci del bosco, prima e dopo cena. In un viaggio quasi mistico, tra cielo e terra.

L’Azienda agricola, nata nel 2010 da una vecchia proprietà di famiglia di circa nove ettari, è stata la prima azienda orticola biologica del Tuderte; in seguito ha cominciato a dedicarsi alla trasformazione degli ortaggi e alla coltivazione del farro monococco, coltivato fin dal periodo Neolitico, povero di glutine, ricchissimo dal punto di vista nutrizionale.

"Abbiamo scelto di lavorare ‘con le stagioni’ – aggiunge Andrei - senza l’uso di serre e coltivando specie adatte al clima e all’ambiente dove devono crescere. Questo ci ha portato inevitabilmente a scegliere per le nostre colture varietà particolari, difficilmente reperibili sul mercato, e al recupero di colture antiche, rustiche, capaci di crescere senza interventi dannosi all’ambiente, riproducibili dai propri semi, quindi ideali per l’agricoltura biologica, come il farro monococco, poco diffuso perché meno produttivo rispetto al farro comune".

Non manca un piccolo allevamento di avicoli con incroci di razze antiche per la produzione di uova. Una realtà che, sia pure di non grandi dimensioni, è riuscita a diversificare significativamente la produzione. Dalla terrazza sugli alberi per un pranzo o una cena romantica, che riaprirà con l’inizio della bella stagione, alla carrozza dei cinque sensi, ferma in sosta in mezzo al bosco.

"Vi invitiamo nella nostra azienda per provare un’esperienza unica- garantisce Valerio Andrei- assaporerete la vista, arricchirete il gusto, stupirete il tatto, delizierete l’olfatto e incanterete l’udito: scoprirete che i vostri sensi sono cinque e che potete usarli tutti nello spazio di una cena". Oggi, con la "Barcaccia", si profila una nuova sfida.