Sabato 23 Novembre 2024
REDAZIONE ECONOMIA

Rinnovabili in agricoltura Dalle mele un’alleanza internazionale

Rinnovabili  in agricoltura  Dalle mele  un’alleanza  internazionale

Rinnovabili in agricoltura Dalle mele un’alleanza internazionale

ENERGIA E AGRICOLTURA si sono alleate per il futuro. Il nostro Paese è, infatti, in prima linea nello sviluppo dell’agri-voltaico. Società leader in vari settori, dalla ricerca, all’innovazione, passando per le energie rinnovabili, pubbliche e private, si sono unite per realizzare il più grande progetto di ricerca europeo sull’agri-voltaico. Il nome è "Symbiosyst" e durerà 4 anni."Symbiosyst" vuole trovare un equilibrio fra l’agricoltura in campo aperto e le soluzioni innovative di energia pulita. Se l’obiettivo comunitario, infatti, è quello di raggiungere entro il 2050, sviluppo a impatto zero, le società europee hanno bisogno di tutti gli strumenti e le soluzioni praticabili per aumentare la quota di produzione di energia pulita, senza causare ulteriore impatto ambientale. Da qui l’idea di unire in maniera davvero innovativa l’attività agricola e la produzione di energia solare da pannelli fotovoltaici di nuova generazione. Si tratta di pannelli che non consumano terreno e che, incardinati in un solo asse, ruotano alla ricerca del sole, proprio come girasoli. È questo che ha premiato – e finanziato - Horizon Europe, programma dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione, nato per conciliare la fornitura di energia con le necessità dell’agricoltura contemporanea. Il progetto italiano è stato considerato il più innovativo, perché crea un rapporto simbiotico, richiamato già dal nome, e reciprocamente vantaggioso, fra tecnologia, innovazione, energia e agricoltura, in modo da abbattere le emissioni, tutelare il paesaggio e sostenere l’economia. Uno degli obiettivi, fra gli altri, è quello di sviluppare strategie e soluzioni tecnologiche, standardizzate ed economicamente vantaggiose, per aumentare la competitività dell’agri-voltaico in Europa.

A coordinare il consorzio, formato da 18 realtà di eccellenze europee, c’è Eurac Research, l’istituto di ricerca internazionale, con sede a Bolzano. Mentre ad EF Solare Italia, azienda attiva nel fotovoltaico da 11 anni, controllata al 70% da F2i Sgr e partecipata al 30% da Crédit Agricole Assurances, spetta il ruolo di mettere a terra la realizzazione del progetto sperimentale in campo aperto. L’impianto italiano sarà installato a Bolzano e si ispirerà, in parte a modelli dimostrativi già esistenti, come il prototipo sviluppato proprio da EF Solare nel 2021 a Scalea, in Calabria, dotato di una struttura di circa 3 metri di altezza ad inseguimento solare, dove le fila dei pannelli sono adeguatamente distanziate ed installate sulle tradizionali colture di agrumi locali. Dagli agrumi affacciati sul Tirreno alle mele che si nutrono del sole e del terroir di Bolzano, il passo è breve, come spiega Andrea Ghiselli (nella foto a destra), Ceo di EF Solare: "Insieme ai nostri partner, mostreremo la validità dell’agri-voltaico mettendo in luce, attraverso gli impianti dimostrativi, i benefici che questa soluzione flessibile e innovativa genera non solo per l'energia e l’agricoltura, ma anche per l’economia e l’ambiente, supportando uno sviluppo sostenibile completo. La nostra partecipazione all’interno del progetto come coordinatore di un gruppo di lavoro rafforza il nostro l’impegno nello sviluppo di programmi di qualità e nella promozione di questo settore prezioso, capace di conciliare le esigenze di decarbonizzazione del nostro Paese con le attività del settore primario". Il futuro dell’energia pesca nel passato, cioè nell’agricoltura, ma con lo sguardo rivolto al futuro.

L’impianto "sarà dotato di avanzate tecnologie per l’irrigazione e la protezione da grandine e gelo. Inoltre, grazie a specifici sistemi di monitoraggio, verranno raccolti dati su produzione elettrica e agricola, oltre a dati ambientali, utilizzati per definire le linee guida dei nuovi impianti in grado di garantire, in una stessa area, energia verde e agricoltura sostenibile tutelando la biodiversità", aggiunge Ghiselli. Fra le realtà coinvolte in "Symbiosyst" compare ETA Florence - Renewable Energies, a cui è demandata l’attività di comunicazione. La società dovrà fornire un’identità visiva, in modo da comunicare ad un ampio pubblico l’esistenza del prototipo e i suoi risultati. Fra gli obiettivi europee c’è, infatti, anche la sensibilizzazione di un nuovo concetto di energia. L’ambizione è quella di gettare le basi di una nuova ed efficace Comunità Europea per l’agri-voltaico Sostenibile. Lavoreranno a questo anche gli altri soggetti aderenti, a partire da EneA e da Convert Italia. Nelle intenzioni di tutti "Symbiosyst" dovrà dimostrare i prodotti e i servizi sviluppati, attraverso la realizzazione e l’attivazione di una rete di impianti e l’applicazione, con test in campo, delle soluzioni innolocalizzazione, clima, dimensione e tipo di colture in Europa. Il primo è a Bolzano e produrrà mele.

Sono molte le sfide da superare, tecnologiche, ma anche culturali. C’è infatti chi teme che con un impianto di questa natura l’insolazione possa essere minore a discapito della dolcezza delle mele. In realtà la tecnologia è proprio al servizio della qualità. Punta a questo, migliorare la qualità e trovare idee innovative per il futuro, il finanziamento europeo da 5 milioni di euro. Oltre a EF Solare ed Enea saranno coinvolti anche partner spagnoli, belgi e olandesi. Se in Italia il primo campo sperimentale sarà installato a Bolzano per produrre mele, in Spagna l’esperimento avverrà con gli ortaggi e in Olanda in campi sperimentali ad alta tecnologia con pomodori e uva. Si tratta di una vera e propria sfida per il futuro, che ha come obiettivi emissioni zero, consumo ridotto del terreno, meno uso di acqua e una maggior sostenibilità dell’agricoltura.