I PRIMI MESI DELL’ANNO sono da sempre periodo di saldi. La tecnologia può essere la chiave per evitare magazzini e per innovare il settore del commercio. A dirlo è Matteo Sgatti, Regional Sales Manager di Remira Italia: "La tecnologia offre numerosi strumenti per gestire in modo efficiente il riassortimento in negozio. Oggi sta diventando sempre più un elemento chiave per migliorare l’esperienza del cliente, ottimizzare le risorse, aumentare la profittabilità e, di conseguenza, il successo di un brand di moda. Questo è ciò in cui ci impegniamo ogni giorno, per offrire soluzioni avanzate che permettono alle aziende di gestire in modo ottimale i flussi e di minimizzare gli impatti negativi, così da non temere più il fatidico momento del rinnovo degli scaffali".
Anche per i negozianti è importante gestire in modo efficiente il processo di rinnovo degli scaffali. Le soluzioni digitali possono essere una buona strategia, spiega Matteo Sgatti per "Programmare in anticipo la domanda. Pianificare la domanda di capi e prodotti, soprattutto in periodi ad alto volume di vendita, è essenziale per ottimizzare la produzione, evitando carenze o eccedenze di merce, e per bilanciare efficacemente le scorte. In questo modo i negozi sono sempre forniti dei prodotti più richiesti e limitano lo spazio occupato da quelli che, invece, non soddisfano le esigenze. Inoltre, una buona previsione della domanda, supportata da precisi strumenti di analisi predittiva, permette di evitare sconti last minute su capi invenduti e di ottimizzare la gestione del magazzino".
Le soluzioni intelligenti possono dare un contributo anche nel monitoraggio della qualità dei prodotti: una collezione di qualità contribuisce a rafforzare la reputazione del brand e a fidelizzare il cliente, mentre prodotti difettosi comportano un alto tasso di resi che generano costi aggiuntivi. Si stima, infatti, che le principali cause di reso siano legate a danni o difetti (39%), taglie errate (30%) e prodotti non corrispondenti alla descrizione (30%). Abbigliamento e calzature rientrano tra le categorie più soggette a reso (rispettivamente 19% e 13%). Un accurato controllo qualità permette dunque di ridurre il tasso di prodotti restituiti dovuti a errori di produzione e a discrepanze tra le aspettative e il prodotto finale. Infine, spiega il manager di Remira Italia "gli strumenti digitali servono anche per ottimizzare il processo di reverse logistic. Se, ad esempio, molti prodotti vengono restituiti perché di taglia troppo piccola e non corrispondente alle aspettative, nelle collezioni successive si potrà adattare la taglia per ridurre i resi".
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