Lunedì 27 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

"Resilienza: la chiave delle nuove relazioni con gli Usa di Trump"

"IN UN PERIODO storico segnato dal maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra mondiale, da tensioni geopolitiche e...

È la quota di crescita del settore retail in Italia nel 2023 rispetto all’anno precedente secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. Sempre nel 2023, il valore degli acquisti online in Italia, nella sola componente di prodotto, ha raggiunto i 35 miliardi di euro, con un incremento dell’8% rispetto al 2022

È la quota di crescita del settore retail in Italia nel 2023 rispetto all’anno precedente secondo l’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano. Sempre nel 2023, il valore degli acquisti online in Italia, nella sola componente di prodotto, ha raggiunto i 35 miliardi di euro, con un incremento dell’8% rispetto al 2022

"IN UN PERIODO storico segnato dal maggior numero di conflitti dalla fine della Seconda Guerra mondiale, da tensioni geopolitiche e da scenari economici di forte incertezza, le strategie delle aziende non devono limitarsi alla gestione e al contenimento dei rischi. Occorre invece cogliere le opportunità che emergono dai profondi cambiamenti in atto". Lo ha dichiarato il ceo di Deloitte Italia, Fabio Pompei (nella foto in basso), intervenendo all’evento “Aspenia Talks - L’America di Trump e le nuove relazioni transatlantiche“. Nell’analizzare le relazioni economiche tra Stati Uniti e Italia, per il ceo di Deloitte Italia è importante che "le aziende sviluppino un approccio proattivo e resiliente di fronte alle possibili evoluzioni protezionistiche. L’export italiano verso gli Stati Uniti, in crescita costante dal 2012, ha dimostrato la sua capacità di espansione nonostante le difficoltà, come l’introduzione dei dazi durante il primo mandato del presidente Trump. Nel 2018 e 2019 le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti hanno registrato aumenti rispettivamente del 4,9% e del 7,4%. Inoltre, l’attuazione dei nuovi tagli fiscali annunciati potrebbe stimolare i consumi americani, aprendo ulteriori opportunità per i prodotti del Made in Italy".

Commentando l’impatto per le aziende di un quadro geopolitico instabile, Pompei ha sottolineato che "la diversificazione delle catene di approvvigionamento e dei mercati di sbocco, la riduzione della dipendenza da fornitori esteri non affidabili e l’ottimizzazione dei processi interni sono tra le prime azioni che le aziende devono mettere in atto per far fronte alla vulnerabilità dei commerci internazionali e delle supply chain". Con una visione di lungo termine, il ceo di Deloitte Italia evidenzia la necessità di investimenti strategici, soprattutto nell’ambito della transizione digitale: "uno degli obiettivi prioritari deve essere quello di colmare il divario in termini di innovazione, uso di nuove tecnologie e competenze digitali e questo può realizzarsi solo investendo sui talenti, sulla formazione continua, su strategie di reclutamento innovative e su programmi di upskilling e reskilling". Al dibattito, moderato da Marta Dassù, direttrice di Aspenia, oltre a Pompei hanno partecipato Giulio Tremonti, Valentino Valentini, Martin Briens, Giampiero Massolo, Marco Tronchetti Provera, Charles Kupchan, Arrigo Sadun, Gerard Baker e Walter Isaacson.

Giada Sancini