È UN NUMERO grandissimo. Saranno i dati archiviati a livello globale entro il 2025. Ovvero 200 zettabyte, con una crescita di circa il 67% in soli due anni. Considerata l’immensa quantità di dati disponibili, spesso provenienti da diverse fonti, le aziende stanno adottando un nuovo approccio chiamato "data fabric", che consente loro d’integrarli e gestirli, migliorando la qualità delle informazioni e quindi delle decisioni aziendali. I dati economici confermano il trend: il mercato globale, che nel 2023 si stimava avesse un valore di 2,4 miliardi di dollari, si prevede raggiungerà i 25 miliardi di dollari entro il 2032. "Il data fabric sta crescendo in maniera esponenziale perché consente di abilitare tre asset fondamentali, quali l’omnicanalità, la modernizzazione dei sistemi legacy e un’AI efficiente, che crei realmente valore", dice Nicolò Cambiaso (nella foto sopra), direttore Marketing di Mia-Platform.
Oggi la quantità di dati generati e archiviati a livello globale è enorme e in costante crescita: a partire dal 2023, si prevedono 120 zettabyte di dati archiviati, considerando che 1 zettabyte equivale a 1 miliardo di terabyte. È una cifra davvero impressionante, che supererebbe il numero di stelle nell’universo osservabile e che sarebbe destinata a crescere in maniera esponenziale, raggiungendo i 200 zettabyte entro il 2025 (+67% in due anni), secondo le ultime stime di Cybersecurity Ventures. "Se pensiamo all’enorme quantità di dati che un’azienda ha da gestire e a quello che le soluzioni di data fabric possono offrire, sarà facilmente spiegata la grande crescita che questo mercato sta conoscendo negli ultimi anni e che avrà in futuro", aggiunge Nicolò Cambiaso. Mia-Platform, è la tech company italiana specializzata nella creazione e accelerazione di piattaforme e applicazioni digitali, nonché in soluzioni di data fabric. Il settore è continua crescita e ha a che fare con i dati che tutti utilizziamo ogni giorno, ma anche con la capacità di non perdere memoria. I dati archiviati, infatti, rappresentano un valore immenso, proprio come gli archivi che contengono i documenti storici.
"Le aziende adottano un approccio di data fabric in quanto permette loro di abilitare tre asset fondamentali, quali l’omnicanalità, la modernizzazione dei sistemi legacy e un’intelligenza artificiale efficiente, che crei realmente valore", prosegue Cambiaso. Attraverso questo approccio, infatti, l’azienda può adattarsi rapidamente alle esigenze di business grazie all’integrazione di nuove sorgenti e formati di dati, alla trasformazione degli stessi e alla creazione di nuove applicazioni, permettendo inoltre di realizzare una proposizione digitale su un mercato attraverso più canali e modernizzare i propri sistemi legacy. Infatti, una soluzione di data fabric consente, ad esempio, di disaccoppiare un sistema core piuttosto datato e un’app mobile innovativa, che così non dialogherà più solo con il vecchio sistema, peraltro non essendo questo più visibile in superficie, ma con un layer di dati che nel tempo può essere cambiato e modernizzato. Inoltre, fornendo strumenti per la pulizia e l’arricchimento dei dati, garantisce dati di alta qualità, essenziali per prendere decisioni accurate, riducendo la necessità di silos di dati, eliminando duplicati e ottimizzando l’archiviazione e il processamento. "Questo chiaramente riduce anche i costi legati alla manutenzione di diversi sistemi e offre una soluzione flessibile e scalabile, risultando oltretutto funzionale all’implementazione dell’intelligenza artificiale", conclude Nicolò Cambiaso.