Giovedì 26 Settembre 2024

Quel laboratorio che unisce le università con l’industria

Inaugurato a luglio a Fermo il centro di ricerca e innovazione FermoTech, punto di riferimento per le imprese locali in ambito tecnologico e sostenibile.

Quel laboratorio che unisce  le università con l’industria

Inaugurato a luglio a Fermo il centro di ricerca e innovazione FermoTech, punto di riferimento per le imprese locali in ambito tecnologico e sostenibile.

L’INNOVAZIONE E LA RICERCA sarà sempre di più un importante tratto distintivo nelle strategie di sviluppo del sistema socioeconomico del Fermano diventando, nel contempo, un importante fattore competitivo per accrescere le potenzialità delle aziende del territorio sui mercati nazionali e internazionali. Con questi presupposti è stato inaugurato a luglio FermoTech, un avvenieristico centro di trasferimento di ricerca e di innovazione alle imprese nei locali adeguatamente ristrutturati dell’ex mercato coperto. FermoTech vede tra i suoi obiettivi quello di rafforzarsi in competenze e personale sui temi dell’Ia, della Vr/Ar e della stampa 3D, ma anche di allargare il perimetro dell’offerta di servizi verso il tema dell’ecosostenibilità, oggi sempre più sentito dalle realtà aziendali di tutte le dimensioni. Quindi, il laboratorio potrà supportare le aziende attraverso analisi Lca (Life cycle assessment) e con la progettazione di prodotti e processi maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale. Su questa tematica saranno attivate tesi e tirocini in collaborazione con Univpm ed Unicam e saranno strutturate collaborazioni organiche con le imprese del territorio.

Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro, aprendo i lavori del convegno che è seguito al taglio del nastro, ha detto: "È un momento che ha molti significati. È un percorso che parte da lontano e che ha portato alla realizzazione di questa importante infrastruttura che coinvolge i vari attori del territorio per garantire nuovi presupposti basati sulla ricerca e sull’innovazione in grado di garantire un nuovo sviluppo alle aziende. Un altro aspetto positivo è quello di dare nuova vita a questa struttura. Per la prima volta entriamo in questa parte dell’ex mercato coperto: è stato ristrutturato e ora è funzionale per la ricerca e per le imprese. Il piano superiore sarà la sede di un Its che favorirà la preparazione di quelle figure professionali sempre più richieste dalle aziende". Anche il prefetto di Fermo Edoardo D’Alascio ha posto l’accesso sull’importanza di come "la valorizzazione di spazi pubblici sia fondamentale per la collettività". Il rettore dell’Università Politecnica delle Marche Gian Luca Gregori ha sottolineato come le istituzioni del fermano siano animate "da un fermento e da una voglia istituzionale di partecipazione. FermoTech rappresenta uno stimolo a riflettere sui nuovi modelli sviluppo e in tale contesto la ricerca può dare un considerevole contributo". Il senatore Guido Castelli ha detto: "FermoTech è un’infrastruttura che potrà essere decisiva per quell’azione di rilancio soprattutto per le aree dell’entroterra". Andrea Putzu consigliere regionale ha aggiunto: "Fermotech non è solo di Fermo, ma è un valono per la ricerca per tutta la provincia". Michele Ortenzi, presidente della Provincia ha annunciato invece il progetto FermoTech Extended "che prevede l’apertura di strutture simili a quella di Fermo anche nei comuni di Montegiorgio e di Massa Fermana. Un progetto che durerà tre anni ma confidiamo nei risultati per prolungare anche negli anni a venire. Un’importante infrastruttura per il distretto del cappello e per valorizzare le aree interne agevolando la creazione anche di nuove imprese". Roberto Bedini di Next Lab, tra i soci di Fermotech, ha detto: "FermoTech ha come obiettivo quello di lavorare continuitivamente con profili alti e per rispondere alle esigenze delle imprese".

L’ecosistema che ha permesso la realizzazione di Fermotech è basato su di una piattaforma di ricerca collaborativa. Nell’ambito degli Iti Urbani Fermo ’0-99+’ con un cofinanziamento del Por Fesr 2014-2020, il Comune di Fermo ha progettato e realizzato il primo stralcio dell’intervento di recupero dell’ex mercato coperto per un valore di 3,2 milioni di euro, edificio storico cittadino costruito negli anni ’50 del secolo scorso, un tempo sede del mercato ortofrutticolo e da molti anni in disuso e in attesa di una piena rifunzionalizzazione. Dopo la conclusione dei lavori e la consegna dei locali del piano superiore avvenuti nel mese di febbraio alla Fondazione Its e l’avvio programmato a partire dal 24-25 dei percorsi formativi post-diploma professionalizzanti in Logistica, Meccatronica, Moda-Web Marketing, Artigiano/Maestro del Lusso Fashion 5.0, Agrifood, Ict, è ora la volta dei locali del piano intermedio che sono stati assegnati alla nuova società FermoTech, come previsto dal progetto originario e dalla necessità di garantire la stabilità dell’investimento effettuato nella prima fase. Nei locali ristrutturati di circa 450 metri quadri situati in Via C. Matteucci 1 sono state installate le macchine e i dispositivi tecnologici acquistati durante i 2 anni di startup e che saranno utilizzati in continuità e in coerenza con quanto realizzato sinora. Ogni area di ricerca (Ar-Vr, Additive Manifacturing, e Ai/Data Science) avrà il proprio spazio operativo con peculiarità e allestimenti specifici.

Un fondamentale contributo per la piena funzionalizzazione degli spazi è giunto dalla Carifermo Spa e dalla Fondazione Carifermo che, con lungimiranza, hanno sostenuto il progetto sin dall’inizio e che in questa fase cruciale hanno permesso di completare l’allestimento attraverso la donazione di tutti gli arredi presenti nella struttura. La nuova società di FermoTech è guidata dall’Università Politecnica delle Marche, con il presidente designato prof. Michele Germani, e vedrà la partecipazione come soci dell’Università di Camerino (Prof. David Vitali), dell’Ente Universitario del Fermano (dott.ssa Silvia Principi), di Nextlab srl (ing. Roberto Bedini), di More srl (ing. Enrico Santori) e di Morphica srl (dott. Sante Calefati). Queste ultime tre aziende private, che a diverso titolo hanno partecipato anche alla prima fase di progetto, forniranno il proprio contributo in termini di competenze specifiche su alcune delle tecnologie presenti in FermoTech.