OUTLET E CENTRI commerciali: dietro c’è, in molti casi, la regia di Promos che, da oltre 30 anni, sviluppa, promuove, commercializza e gestisce progetti immobiliari commerciali, sia in Italia che all’estero. Con 12 asset, più di 300mila metri quadri di superficie lorda commercializzabile gestita (Gla), 900 stores under management e 40 milioni di visitatori annuali, Promos è oggi una delle aziende italiane di riferimento nel settore.
Fondata a Brescia nel 1990 dall’attuale presidente Carlo Maffioli e guidata, dal 2014, dai figli Filippo e Tommaso, oggi amministratori delegati, la società ha sviluppato, negli anni, più di 60 strutture commerciali (di cui 14 factory outlet center) e oltre 1,5 milioni di metri quadrati di progetti, promuovendo investimenti per 3 miliardi di euro. Promos si configura oggi come l’operatore leader a livello nazionale nel comparto Outlet, sia per superficie gestita, grazie ad una quota pari al 25% (più di 160.000 metri quadri di Gla), sia per numero di asset under management (6), per un totale di oltre 800 negozi.
Leadership nazionale raggiunta nel luglio 2024 con l’acquisizione, in seguito a gara europea, della gestione del Barberino Outlet, che è andato ad aggiungersi alle altre strutture già in gestione: Brugnato 5Terre Outlet Village (La Spezia), Città Sant’Angelo Outlet Village (Pescara), Mondovicino Outlet (Cuneo), Outlet Center Brenner (Bolzano) e Valmontone Outlet (Roma).
Per l’outlet di Barberino di Mugello, Promos ha avviato un piano pluriennale di sviluppo che, oltre al rebranding totale dell’asset, prevede entro il 2029 interventi per più di 7.000 metri quadri totali, che porteranno, nello specifico, a 3.000 metri quadri di ampliamenti finalizzati a rafforzare e diversificare l’offerta fashion e alla realizzazione di una food court, nel cuore della struttura, e di un’area eventi, che ospiterà non solo iniziative di intrattenimento ma anche di interscambio sociale e culturale, entrambe della dimensione di 2.000 metri quadri.
Anche per quanto riguarda le altre strutture nel portafoglio della società, sono già in corso ambiziosi progetti di restyling e di sviluppo che porteranno nei prossimi anni a un ampliamento totale della GLA in gestione di oltre 25.000 metri quadrati e all’apertura di più di 60 store e 15 ristoranti.
"Ad oggi controlliamo il 25% delle quote di mercato nel settore outlet Italia – spiega il ceo Filippo Maffioli – che si traduce, analizzando il panorama europeo, in un 4%. Percentuali che presto cresceranno ulteriormente grazie a un piano industriale che ci porterà a concludere nuove acquisizioni, probabilmente anche all’estero.
Per quel che riguarda centri commerciali e retail park, ci stiamo concentrando su operazioni di rilancio di strutture che non hanno saputo innovare per stare al passo con i tempi e che quindi vertono in situazioni di difficoltà. La nostra filosofia si concentra sull’offrire al pubblico un’experience più completa, in grado di adattarsi alle nuove esigenze e che possa offrire nuove ragioni di visita andando a innestare nei centri categorie merceologiche più ampie, intrattenimento, ristorazione e servizi. Questo permette ai classici luoghi volti solo allo shopping di trasformarsi in vere e proprie "destinazioni".
Al centro della strategia di Promos sta emergendo con sempre più importanza il tema del revamping degli asset immobiliari "stanchi" – siano essi outlet, centri commerciali, o retail park – come leva per il loro rilancio. A conferma di questo, nel maggio 2024 Promos, nel ruolo di partner industriale, ha lanciato insieme a Pillarstone il fondo "Retail and Leisure Fund" che ha l’obiettivo di restituire valore ad asset non più performanti attraverso operazioni di riconversione, rilancio e riposizionamento.
La dotazione iniziale del fondo, che ha un controvalore di oltre 300 milioni di euro (Gross Book Value), include 10 asset (Centri Commerciali) localizzati su tutto il territorio nazionale per un totale di 200.000 metri quadrati di Gla.
Per quel che riguarda il comparto outlet, che a livello europeo ha registrato un turnover di 21 miliardi di euro nel 2023, con un aumento del 13% rispetto al 2019, il settore sta dimostrando resilienza di fronte alle crescenti pressioni economiche e geopolitiche e vede il nostro paese sempre più protagonista. Secondo l’ultimo rapporto di McKinsey & company, infatti, l’Italia con 27 strutture si posiziona al secondo posto in Europa, con un giro d’affari che nel 2023 ha raggiunto i 3 miliardi di euro grazie alla crescita a doppia cifra delle vendite annuali, preceduta solo dal Regno Unito che conta 38 centri (la Germania ne ha 13).
Ecco, quindi, che il poter offrire strutture mixed-used all’interno delle quali poter trovare non solo moda, ma anche design, food e servizi è la soluzione vincente per essere competitivi e per attrarre nuova clientela. Una strategia che passa dalla creazione di nuove àncore: dalle food court alle piattaforme di servizi sanitari, dalle aree intrattenimento alle zone dedicate al benessere e chissà che, in un futuro, non se ne aggiungano anche altre, come ad esempio l’hospitality.
E i conti stanno dando ragione a Promos. Come spiega, infatti, Tomaso Maffioli, Ceo di Promos "Guardando ai primi 9 mesi dell’anno, la nostra società è in crescita netta rispetto al 2023. Prevediamo di mantenere questa tendenza e di chiudere l’anno con oltre 20 milioni di visitatori e con una crescita percentuale a singola cifra a conferma di un trend positivo e sostenuto dell’intero settore off-price. Tra gennaio e ottobre i 6 outlet nel nostro portfolio hanno aumentato le vendite complessive del 5%, registrando una crescita ben distribuita lungo tutto il corso dell’anno a dimostrazione della stabilità del prodotto. In particolare, i segmenti che hanno performato meglio sono sportswear e casual. Abbiamo inoltre riscontrato, a fronte di un leggero calo di presenze, l’aumento dello scontrino medio".