Venerdì 25 Aprile 2025
LETIZIA MAGNANI
Made in Italy

"Passione e cura: la nuova era delle cliniche veterinarie"

NON È VETERINARIA, MA È COME se lo fosse. Giovanna Salza (nella foto) è una imprenditrice con la grande passione...

LAVORO E IMPEGNO PER GLI ALTRI Giovanna Salza è mamma di tre figli, proprietaria di un golden retriver, impegnata in iniziative a sostegno di bambini in difficoltà, soprattutto in Africa. Prima di Ca’ Zampa ha lavorato in importanti società come Poste Italiane, Sace, Air One e Burson Marsteller

LAVORO E IMPEGNO PER GLI ALTRI Giovanna Salza è mamma di tre figli, proprietaria di un golden retriver, impegnata in iniziative a sostegno di bambini in difficoltà, soprattutto in Africa. Prima di Ca’ Zampa ha lavorato in importanti società come Poste Italiane, Sace, Air One e Burson Marsteller

NON È VETERINARIA, MA È COME se lo fosse. Giovanna Salza (nella foto) è una imprenditrice con la grande passione per il mondo animale. Ha tre figli, Luce di 14 anni, Giovanni di 13 ed Eugenia di 9 anni e, come dice lei "ho anche un quarto figlio, Heidi, una golden retriever". "Passione" è sicuramente la parola che meglio la rappresenta. Ha fondato qualche anno fa Ca’ Zampa, primo gruppo in Italia ad occuparsi di salute e benessere animale a tutto tondo. Non solo cliniche veterinarie, ma un modello di business capace di attirare, ad oggi, oltre 900 professionisti in tutta Italia, grazie a protocolli chiari e trasparenti per la cura e gestione degli amici a quattro zampe, con certificazioni di qualità e formazione. A 50 milioni di euro ammonta il fatturato consolidato del 2024, a seguito dell’acquisizione del Gruppo BluVet.

Partiamo dalla passione per gli animali, come è nata? "Mia madre mi racconta che, quando avevo quattro anni, continuavo a dire che volevo diventare una veterinaria. Sono un po’ i corsi e ricorsi della vita: veterinaria non lo sono diventata, però la mia grande passione per gli animali, cani, gatti e non solo, alla fine si è tradotta in una scelta imprenditoriale. Dieci anni fa mi sono trasferita da Roma a Milano, in quel periodo mi sono resa conto che l’Italia è un paese amante degli animali e che vi è un grande bisogno non soddisfatto di servizi per loro. Lavorando con veterinari e professionisti del settore abbiamo deciso di fornire una risposta a quel bisogno. In Ca’ Zampa c’è sicuramente una parte del mio cuore".

Di che cosa si tratta? "L’intento è stato quello di costruire un polo nazionale di cliniche veterinarie in tutta Italia, che offrisse servizi per gli animali, ma che anche rispondesse alle esigenze dei loro proprietari, sempre più attenti ai bisogni di cura dei loro pet. In Italia, gli animali domestici sono considerati a tutti gli effetti membri delle famiglie e quindi cresce sempre più l’importanza dei servizi per la loro salute e benessere. Se sta bene l’animale, sta meglio anche la famiglia".

Da dove siete partiti? "Il settore veterinario in Italia era ed è molto frammentato, con circa 8500 strutture: c’era spazio per avviare un processo di consolidamento. Ca’ Zampa nasce nel 2019, guardando all’innovazione e alla qualità delle migliori esperienze internazionali. Siamo partiti come startup innovativa, ci siamo consolidati in un gruppo, che ora ha l’ambizione di guidare il mercato italiano".

Quindi avete messo in rete cliniche veterinarie nel paese? "Sì. Abbiamo investito, affinché le cliniche fossero supportate da un’efficiente infrastruttura informatica e offrissero servizi di alta qualità, grazie all’introduzione di protocolli e procedure certificate. Gli investimenti sono andati in questa direzione, con l’idea di sgravare i veterinari da tutta una serie di lavori più amministrativi e burocratici e permettere loro di concentrarsi sull’attività clinica per i pet. Al centro del nostro progetto ci sono appunto i professionisti e la loro passione".

Così si migliorano i servizi, ma avete fatto anche altro… "Con l’introduzione di un sistema di gestione qualità certificato, abbiamo garantito standard di qualità alti nelle nostre cliniche, dalla Lombardia alla Puglia. I veterinari che arrivano in Ca’ Zampa sanno di entrare in un gruppo, dove c’è attenzione alla qualità, alla cura degli animali, alla relazione con i proprietari e al loro lavoro. Ci sono valori condivisi che guidano la crescita della rete".

Oggi i centri sono 48 e collaborano con voi 900 persone. "I nostri veterinari sono professionisti che non smettono di mettersi in gioco ad ogni età. In Ca’ Zampa trovano una realtà attenta alla loro crescita personale e professionale, anche grazie alla messa a disposizione di welfare e formazione. Senza dimenticare che essere parte di un gruppo consente di accedere a tecnologie, processi e competenze di cui più difficilmente può disporre una struttura singola".

Il suo modello imprenditoriale è quello della rete. Perché funziona? "I clienti possono contare su strutture di prossimità per i loro bisogni di tutti i giorni, ma hanno a disposizione anche ospedali o cliniche specialistiche che collaborano con la loro. Consente così al proprietario di poter contare su un’offerta più ampia ed integrata di servizi. Se oggi sono a Milano, ma domani mi trovo in un’altra struttura Ca’ Zampa a Bologna, posso entrare e sanno già tutto del mio cane. La rete funziona anche per i professionisti che possono collaborare tra di loro, confrontarsi con colleghi. All’interno della rete si possono poi creare importanti efficienze".

Cà Zampa fa anche cultura? "Vogliamo contribuire a diffondere nei proprietari una maggiore conoscenza e consapevolezza di cosa significa prendersi cura di un animale domestico e, come Società Benefit, ci siamo assunti questo impegno. A Roma avremo anche il primo ospedale didattico privato per gli studenti di veterinaria dell’Università Tor Vergata".

Ha parlato di welfare, cosa intende? "Siamo stati il primo gruppo nella veterinaria ad introdurre un sistema di welfare, per tutti quanti, non solo per i dipendenti, ma anche per i veterinari. E’ molto innovativo. Ca’ Zampa viene incontro alle esigenze di chi lavora nel gruppo e delle loro delle famiglie, con supporti alla genitorialità, servizi di consulenza psicologica e condizioni vantaggiose per le attività nel tempo libero."

Lei è una manager, c’è una particolarità nella leadership femminile? "Credo che le donne siano spesso portatrici di una maggiore sensibilità che diventa ancor più importante in un’azienda di servizi offerti da professionisti, specialmente perché si tratta di servizi sanitari. L’intelligenza emotiva delle donne spesso le rende più empatiche e inclini all’ascolto. La nostra poi è un’azienda molto al femminile, quasi il 70% sono donne e anche nella squadra manageriale ci sono moltissime donne".