Lunedì 29 Luglio 2024

Parchi eolici in mare. Un piano da 18 miliardi

Uno studio presentato al 49° Forum di Cernobbio evidenzia che entro il 2050 la produzione di energia elettrica in Italia crescerà oltre il doppio, trainata dalle energie rinnovabili, in particolare dall'eolico offshore. La partnership tra Nadara e BlueFloat Energy prevede lo sviluppo di sei parchi eolici marini galleggianti, con un investimento di 18 miliardi di euro, che contribuiranno significativamente alla transizione energetica e allo sviluppo economico delle regioni coinvolte.

Parchi eolici in mare. Un piano da 18 miliardi

Uno studio presentato al 49° Forum di Cernobbio evidenzia che entro il 2050 la produzione di energia elettrica in Italia crescerà oltre il doppio, trainata dalle energie rinnovabili, in particolare dall'eolico offshore. La partnership tra Nadara e BlueFloat Energy prevede lo sviluppo di sei parchi eolici marini galleggianti, con un investimento di 18 miliardi di euro, che contribuiranno significativamente alla transizione energetica e allo sviluppo economico delle regioni coinvolte.

LO STUDIO PRESENTATO durante l’iniziativa “Floating Offshore Wind Community” al 49° Forum di Cernobbio in collaborazione con Acciaierie d’Italia, BlueFloat Energy e Fincantieri evidenzia che, entro il 2050, la produzione di energia elettrica in Italia crescerà oltre il doppio rispetto ai livelli attuali, passando da 276 TWh nel 2022 ad una proiezione di 600- 700 TWh. Questo aumento sarà trainato principalmente dalle energie rinnovabili, che contribuiranno tra il 95% e il 100% alla generazione elettrica totale. Un ruolo fondamentale sarà ricoperto dall’energia eolica, che crescerà dall’attuale 7% al 23% della produzione elettrica complessiva, con l’eolico offshore che rappresenterà fino al 10%. Per raggiungere questi obiettivi, sarà necessaria l’installazione di almeno 20 GW di eolico marino galleggiante entro il 2050. Quest’ultimo, che permette l’installazione delle turbine in mari profondi senza la necessità di fondazioni fisse, è una tecnologia cruciale per garantire la sicurezza energetica dell’Italia. Questo tipo di impianto, infatti, offre soluzioni efficaci per la decarbonizzazione su larga scala e la crescita economica del Paese. Inoltre, presenta un forte potenziale energetico e ha impatti ambientali e sociali limitati, il che potrebbe permettere all’Italia, e soprattutto il Sud, di posizionarsi come leader nel mercato globale di questa tecnologia.

Nell’ambito di questa transizione energetica, la partnership tra Nadara e BlueFloat Energy, avviata nel 2021, è un esempio rilevante. Le due aziende hanno pianificato lo sviluppo di sei parchi eolici marini galleggianti al largo delle coste italiane, con un investimento complessivo di 18 miliardi di euro. Questi parchi avranno una capacità installata di circa 5.500 MW e una produzione annua attesa di 18 miliardi KWh pari al 5% del consumo interno lordo al 2030, generando un potenziale occupazionale di oltre 20.000 posti di lavoro diretti e indiretti e contribuendo ad evitare l’emissione di 11 milioni di tonnellate di CO 2 all’anno. Le regioni coinvolte nel progetto sono Puglia, Calabria e Sardegna. Sono in fase autorizzativa, in Puglia, gli impianti Odra e Kailia, in Calabria, Minervia, mentre in Sardegna Nora 1, Nora 2 e Tibula. Questi progetti non solo aiuteranno a raggiungere gli ambiziosi obiettivi energetici del paese, ma contribuiranno anche a promuovere lo sviluppo economico delle regioni meridionali, creando opportunità di lavoro e stimolando l’industria locale.

S. N.