Lunedì 5 Agosto 2024

Parcheggi facili grazie ai sensori. I giovani di CityZ migliorano la città

CityZ, startup innovativa, offre soluzioni per la gestione del parcheggio urbano tramite sensori adesivi non invasivi e rispettosi della privacy. Fondatori under 30 con competenze diverse.

PROBLEMI A TROVARE parcheggio? O a individuare una colonnina di ricarica che non sia occupata? Ci pensa CityZ, startup innovativa nata proprio con l’obiettivo di rendere le città un posto migliore in cui vivere e facilitare la vita agli automobilisti. Nata nel 2021 da un gruppo di ragazzi di varie zone d’Italia che gravitavano intorno alla città di Torino per motivi di studio e di vita, CityZ ha messo in pratica le proprie idee a partire dalla Toscana, dove le sue invenzioni sono state sperimentate per la prima volta. A spiegare obbiettivi e finalità di questa start up è il Ceo, Andrea Buri.

Con quali finalità è nata CityZ?

"La nostra missione è affrontare alcuni dei principali problemi urbani: aumento del traffico, riduzione della sicurezza stradale, occupazione abusiva degli stalli riservati, inquinamento, stress dei cittadini, perdita di tempo, eccessivo consumo di carburante o di energia elettrica".

In che modo?

"Abbiamo creato dei sensori adesivi brevettati, facilmente installabili sulla superficie stradale tramite incollaggio. Realizzati con materiali resistenti e al 100% riciclati, questi sono dotati di batterie di lunga durata (circa 5 anni). Sono in grado di monitorare l’area di parcheggio e di comunicare in tempo reale lo stato degli stalli di sosta. Grazie al sistema informatico integrabile sviluppato internamente, CityZ fornisce poi queste informazioni a tutti gli enti e alle rispettive app di gestione urbana e di mobilità".

Quali sono i vantaggi rispetto agli altri sistemi esistenti?

"Le tecnologie attuali per la gestione del parcheggio presentano diverse problematiche. L’installazione di sensori tradizionali richiede spesso interventi invasivi, come la foratura dell’asfalto o il carotaggio, con conseguenti costi elevati e necessità di manutenzione continua. L’alternativa di utilizzare telecamere per monitorare i parcheggi comporta problemi legati alla privacy e alla sorveglianza costante, creando un ambiente intrusivo per i cittadini. CityZ risolve questi problemi offrendo una soluzione non invasiva e rispettosa della privacy. I nostri sensori sono applicabili tramite incollaggio direttamente sulla superficie stradale senza la necessità di scavi, carotaggi o rasature. Appena entrati in funzione, comunicano tramite la rete IoT LoRaWan (Low-power wide-area network, ndr) con piattaforme di navigazione, sistemi di gestione della mobilità, servizi di gestione urbana, applicazioni per il pagamento delle soste e monitoraggio degli stalli riservati, come colonnine di ricarica elettrica e parcheggi per disabili".

A chi proponete i vostri sensori?

"Oltre che agli enti pubblici, anche ad aziende private che desiderano offrire un servizio di individuazione del parcheggio ai loro utenti: per esempio aree commerciali, grande distribuzione organizzata, car sharing e parcheggi al coperto. Questo amplia significativamente il mercato di riferimento di CityZ, includendo non solo le amministrazioni cittadine, ma anche un vasto numero di imprese private".

Al momento dove state lavorando?

"A fine 2021, dopo aver partecipato a una fiera, siamo stati contatti da Movyon, parte tecnologica di Autostrade per l’Italia, per inserire i nostri sensori nel contesto urbano di Firenze e dare il via così a una prima sperimentazione. Tre mesi fa li abbiamo collocati in prossimità di alcuni uffici di Autostrade e stiamo estendendo il sistema a varie aree di servizio della Toscana. Visto l’esito positivo della sperimentazione, stiamo andando ancora avanti, intervenendo in prossimità delle colonnine elettriche. Il nostro mercato di riferimento si è quindi diviso in due: la sosta classica e quella finalizzata alla ricarica del veicolo".

L’obiettivo è sempre segnalare i posti liberi e quelli occupati?

"Nel caso delle centraline elettriche c’è una funzione duplice: oltre a segnalare le postazioni con veicoli in ricarica indichiamo anche quelle occupate abusivamente. In questo modo forniamo un servizio all’azienda che eroga energia elettrica, che può a sua volta far intervenire i vigili in caso di parcheggio abusivo, ma anche all’utente, che evita inutili viaggi a vuoto. Finora i vari sistemi di monitoraggio segnalavano solo le postazioni utilizzate per le ricariche. Capitava così spesso di individuare, tramite App, un posto libero e poi, una volta arrivati, di trovarlo occupato in modo improprio".

Chi sono i soci di CityZ?

"Siamo tutti under 30 che si sono incontrati a Torino per motivi di studio, sport, amicizie comuni. Io sono laureato in Fisica Ottica all’Università degli Studi di Torino e diplomato in social media marketing; Fernando Falcone è laureato magistrale in Intelligenza Artificiale sempre a Torino; Donato Falcone è laureato magistrale in Ingegneria Elettronica presso il Politecnico e ha un dottorato di Ricerca in Nanotecnologie in Ibm; Alessandro Rivalta è laureato in Design sempre al Politecnico; Igor Milano è laureato in Scienze e Tecniche Psicologiche e aspirante psicologo del lavoro e delle organizzazioni; Federico Buratto è laureato magistrale in Intelligenza Artificiale. Abbiamo insomma competenze diverse e questo ci aiuta nella gestione dei vari aspetti della start up".