Giovedì 1 Agosto 2024

Named unisce natura e scienza per il benessere delle persone

Named Group, azienda di medicina naturale, unisce scienza e natura per produrre nutraceutici e integratori. Con 9 aziende e 600 dipendenti, punta all'espansione internazionale e all'innovazione nel settore. Acquisita LIFe per ampliare l'offerta di alimenti fermentati. Mercato in crescita, con l'Italia leader europeo.

Named unisce natura e scienza per il benessere delle persone

Named unisce natura e scienza per il benessere delle persone

L’INCONTRO tra natura e scienza risponde ad una concezione antica e insieme molto moderna del mantenimento del benessere dell’individuo, che abbina il rigore scientifico all’inestimabile offerta della natura e alla visione sistemica dell’organismo umano per offrire soluzioni di medicina naturale. Da questa idea nasce e si sviluppa Named Group, una realtà con base a Bussolengo (Verona) nata nel 2022 dall’unione di 9 aziende: Specchiasol, Named, Phyto Garda, Wellmicro, Farma-Derma, Namedsport, New Penta, la belga GDI Martera e, da ultima, LIFe; tutte le aziende italiane sono dislocate tra Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia e Piemonte. Azionista di maggioranza di Named Group è White Bridge Investments e l’obiettivo è una collaborazione che vada oltre le relazioni commerciali e si estenda alle attività di ricerca e sviluppo, su aree terapeutiche e tecnologie di frontiera come le sfere attinenti all’analisi metagenomica del microbioma, alla prevenzione per una sana longevità, al miglioramento delle performance sportive e della dieta chetogenica a fini terapeutici.

Oggi nel gruppo lavorano circa 600 addetti - attualmente il 65% dei dipendenti di Named Group, certificata Great Place to Work, è composto da donne - che si occupano di ricerca, sviluppo, produzione, promozione e commercializzazione di nutraceutici, alimenti e integratori per la nutrizione sportiva, prodotti per la dieta chetogenica, dispositivi medici e kit di analisi molecolare del microbioma. "Named Group – spiega il Ceo Alessio Romitelli (nella foto in basso) – è presente in più di 65 Paesi del mondo, nei prossimi tre anni ambisce a incrementare la propria quota di mercato con investimenti in Ricerca e Sviluppo nell’ordine del 3% sui ricavi. Nel 2023 il gruppo ha raggiunto i 170 milioni di ricavi, con un Ebitda tra il 20 e il 25% e una quota di vendite all’estero che viaggia allo stesso ritmo. Per il 2024 prevediamo una crescita dei ricavi a doppia cifra ed è nostro obiettivo aumentare in tre anni la nostra quota di penetrazione all’estero che dovrà valere almeno il 30% dei ricavi". Named Group ha al lavoro circa 250 informatori medici che ’visitano’ circa 50mila medici e una rete di quasi 100 agenti che gestiscono 10mila tra farmacie, parafarmacie ed erboristerie. Per ora il perimetro dell’azienda è fermo, nel senso che dopo tante acquisizioni occorre sedimentare il tutto e consolidare ciò che si è creato nel contesto di un mercato che, sul fronte degli integratori, vede l’Italia come primo Paese in Europa per consumo degli stessi; negli ultimi due anni il giro d’affari, secondo un recente report di Mediobanca, è cresciuto del 40% e si stima raggiungerà i 4,8 miliardi di euro nel 2025.

"Siamo un gruppo – spiega Romitelli – trasversale a tutte le aree del benessere con brevetti e studi scientifici a supporto di un portafoglio prodotti che è più legato al mondo della salute che al semplice consumer care che pure presidiamo". Da ultimo, Named Group ha acquisito LIFe Laboratorio Italiano Fermentati, l’azienda italiana pioniera nella produzione di alimenti vegetali biologici fermentati spontaneamente, non pastorizzati, attiva nel Bolognese. Il polo italiano della salute naturale amplia il proprio raggio di azione nel segno dell’innovazione, confermando la capacità di intercettare i trend di salute emergenti. Il mercato globale degli ingredienti fermentati è cresciuto da 32,42 miliardi di dollari nel 2022 a 35,15 miliardi di dollari nel 2023, con una previsione di crescita a 49,2 miliardi nel 2027. A stimolarne la crescita sono le evidenze scientifiche relative all’effetto positivo degli alimenti fermentati sul benessere dell’organismo. Con LIFe e le verdure fermentate spontaneamente che produce, Named Group conferma la propria aspirazione a essere l’unico attore nel mercato europeo della nutraceutica a basare la propria offerta di prodotti sul concetto dell’essere umano come organismo sommato alla totalità dei microrganismi che lo abitano. LIFe è un’azienda dedicata alla fermentazione tradizionale o spontanea, che utilizza microrganismi autoctoni della matrice. Creando un ambiente selettivo e modificando le variabili ambientali (il tempo, la temperatura, ecc.) guida e indirizza la formazione del microbiota dell’alimento fermentato spontaneamente. Il risultato sono verdure (come carote e cavoli cappucci) vendute in vasetti da 200-300 grammi (circa 6,5 euro) che svolgono funzioni benefiche sul microbiota intestinale, aumentando la diversità e contribuendo a ridurre processi infiammatori.

Con l’ingresso di LIFe nella sempre più numerosa famiglia Named Group, spiega Romitelli, "saremo in grado di ampliare ulteriormente la nostra offerta con alimenti vegetali fermentati spontaneamente, grandi alleati della salute e della longevità. L’acquisizione ci permetterà di fattorizzare le competenze di LIFe nell’R&D di Gruppo, con l’obiettivo di realizzare integratori sempre più efficaci nel rispondere alle specifiche esigenze di benessere lungo tutte le fasi della vita, integrando la conoscenza del microbiota che la nostra Wellmicro ci mette già a disposizione e ponendoci nella posizione di leader in questo campo".

Il mercato dei nutraceutici è in forte crescita in Italia. Il consumo è passato dai 125 milioni di confezioni nel 2013 ai circa 200 milioni nel 2023, con una crescita parti al 60% in 10 anni. Nello stesso arco di tempo, il fatturato dell’industria degli integratori italiani è quasi raddoppiato: da 1,8 miliardi di euro a 3,5 miliardi di euro, registrati al 2023. Tra le categorie di integratori più richieste, al primo posto troviamo i probiotici che si confermano come la tipologia più apprezzata con 26,5 milioni di confezioni vendute (+40% rispetto al 2013).