Lunedì 18 Novembre 2024

L’Osservatorio: il 40% delle famiglie italiane in una situazione economica "problematica"

Le intenzioni d'acquisto degli italiani per il Natale sono in lieve calo, influenzate da incertezze internazionali e preoccupazioni economiche. Le famiglie mostrano prudenza ma mantengono interesse per beni efficienti ed energetici.

NATALE SARÀ, come sempre, un termometro importante per misurare la capacità d’acquisto degli italiani. Ma l’avvicinamento al periodo più significativo dell’anno in fatto di shopping avviene con selettività. Dopo tre mesi di crescita, infatti, le intenzioni d’acquisto degli italiani sono tornate alla fine dell’estate in lieve calo (-1,1%) rimanendo sui livelli più elevati del 2024 ma comunque tra i bassi più degli ultimi due anni. Secondo l’Osservatorio mensile Findomestic di ottobre (l’indagine è stata realizzata in collaborazione con Eumetra e Research Dogma con interviste effettuate nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre) anche l’incertezza dello scenario internazionale sta influendo sulla propensione all’acquisto. Dopo l’inflazione, che rimane sempre la prima preoccupazione per il 55% del campione, il timore per gli impatti delle guerre in Ucraina e Medio Oriente (40%) ha superato quello per il calo del potere d’acquisto (39%) e per i cambiamenti climatici (37%).

"Preoccupa un po’ meno l’inflazione e il calo del potere d’acquisto – osserva Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – ma quasi 6 italiani su 10 continuano a dichiararsi poco fiduciosi in un miglioramento della situazione attuale. Uno scetticismo verso il futuro sul quale continua a pesare una percezione negativa della situazione economica familiare: nonostante un miglioramento rispetto a settembre, il 40% delle famiglie descrive la propria situazione economica come molto (7%) o abbastanza (33%) problematica". Oggi quasi 4 famiglie italiane su 10 riescono a mettere da parte in media l’8% del proprio reddito a fine mese, ma il 55% non se lo può permettere. "Una situazione che non è cambiata da inizio anno a oggi – aggiunge Bardazzi – ma che è migliorata rispetto allo scorso giugno, quando il 57% delle famiglie non era in grado di risparmiare nemmeno un euro. Un segnale positivo che va ad aggiungersi al miglioramento della percezione dei prezzi: in un mese diminuiscono dal 25% al 21% quanti avvertono ancora prezzi in forte crescita".

Sul fronte dei beni e servizi acquistati, i dati dell’Osservatorio Findomestic di ottobre evidenziano che tra i mercati monitorati quelli in positivo sono la maggioranza (15 contro 7). A determinare la flessione media dell’1,1% è, in particolare, il netto calo delle intenzioni di acquistare mobili (-8,2%) e ristrutturare (-15,9%) casa, che avevano toccato l’apice annuale a settembre, e di comprare motoveicoli (-18,8%). L’avvicinarsi dell’inverno rende più difficoltoso organizzare lavori di ristrutturazione e muoversi su due ruote, ma spinge le famiglie a dotarsi di impianti di riscaldamento efficienti per la propria abitazione: le intenzioni di acquisto per le caldaie sono cresciute così del 19,1% e del 27,8% per gli impianti fotovoltaici. In positivo anche isolamento termico (+12,9%), infissi (+2,6%) e pompe di calore (+1,4%). La ricerca di efficienza energetica e risparmio muove anche la propensione ad acquistare nuovi elettrodomestici (+5,7% per i grandi, +8,4% per i piccoli), in crescita da quattro mesi consecutivi. In aumento le intenzioni d’acquisto anche per televisori (+15,7%) e pc (+2,8%), mentre tablet (-0,3%), fotocamere (-0,7%) e prodotti di telefonia (-0,1%) sono rimasti sostanzialmente sui livelli di settembre.

A. Pe.