Lunedì 28 Ottobre 2024

Le controllate locali in prima fila per il Gruppo. Raccolta globale e utile netto in aumento

Banca di Imola e Banco di Lucca del Gruppo La Cassa di Ravenna: bilanci positivi e prospettive di crescita nel 2025. Focus su sportelli e raccolta nel territorio.

Le controllate locali in prima fila per il Gruppo. Raccolta globale e utile netto in aumento

Banca di Imola e Banco di Lucca del Gruppo La Cassa di Ravenna: bilanci positivi e prospettive di crescita nel 2025. Focus su sportelli e raccolta nel territorio.

ISTITUTI LOCALI in prima fila per il Gruppo la Cassa di Ravenna tra Romagna, Emilia e Toscana. La Banca di Imola opera con 37 sportelli nelle province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Firenze e, dopo aver aperto il secondo sportello a Cento, sta valutando con attenzione altre opportunità, in particolare nell’area Ovest della provincia di Bologna che potrebbero concretizzarsi entro il 2026. Al 30 giugno scorso il bilancio della Banca di Imola Spa rilevava risultati particolarmente positivi. Il margine di intermediazione si è attestato a 23,855 milioni di euro e l’utile netto è salito a 4,661 milioni di euro (+11,96%). Rispetto al 30 giugno 2023, la raccolta globale è cresciuta del 5,44% a 3.890 milioni di euro, con la raccolta diretta che è aumentata a 1.656,6 milioni di euro (+6,64%) e l’indiretta che è cresciuta a 2.233 milioni di euro (+4,57%); gli impieghi alla clientela sono diminuiti a 843,7 milioni di euro (-6,41%), soprattutto a seguito del rallentamento della domanda di prestiti da parte di famiglie ed imprese. La qualità del credito è particolarmente elevata, con un’incidenza complessiva dei crediti deteriorati netti sugli impieghi dello 0,64%.

"Dopo una semestrale moto positiva, immagino – spiega il presidente di Banca di Imola Giovanni Tamburini – una chiusura di anno altrettanto buona. Il 2025 si apre con prospettive interessati per la Banca di Imola anche se la riduzione dei tassi riduce lo spread tra tassi attivi e passivi e ciò andrà ad erodere i nostri margini; un dato che cercheremo di compensare con i maggiori prestiti derivanti dall’attività bancaria sul territorio. Complessivamente i conti saranno all’insegna della stabilità con l’anno in corso". Peraltro, conclude Tamburini, nonostante le molte incertezze, le condizioni dell’economia imolese in generale sono promettenti e noi siamo espressione dell’economia locale". Nel 2023 l’utile netto della banca era cresciuto a 10,187 milioni di euro (+44,93%) ed era stata deliberata la distribuzione di un dividendo di 80 centesimi di euro per azione.

Mutui in leggera flessione, raccolta in moderato aumento. Il 2024 non riserva grandi novità per il Banco di Lucca e del Tirreno (Gruppo La Cassa di Ravenna) 10 sportelli sparsi tra Firenze, Prato, Pistoia, Lucchesia, Versilia e Livorno. Nel 2023 la raccolta diretta era cresciuta del 5% posizionandosi a 426,5 milioni di euro e quella indiretta cresceva dell’15.3% raggiungendo i 260 milioni di euro. D’altra parte, gli impieghi alla clientela, che testimoniano l’apporto del Banco all’economia toscana, sono stati sostanzialmente stabili nell’anno, attestandosi a 390 milioni di euro mentre l’utile netto è risultato di 1,87 milioni di euro (+20,5 %) e il dividendo è stato pari a 1,55 euro per azione. "Nel 2025 – spiega il presidente dell’istituto di credito Sergio Ceccuzzi – puntiamo ad aumentare la quota dei mutui ma continueremo a sostenere l’economia e le piccole imprese dei nostri territori. E per farlo ancora meglio abbiamo in progetto sicuramente una nuova filiale a Firenze ma anche un’altra in un’area che andremo a definire".

G. C.