Lunedì 22 Luglio 2024

Lambrusco in crescita: "Tra i vini più venduti al mondo"

Il Lambrusco, vino rosso frizzante, conquista il mercato globale trainato dagli Stati Uniti. Il Consorzio Tutela Lambrusco sottolinea l'importanza dell'export, con numeri in crescita soprattutto in Sud America e l'organizzazione di eventi internazionali. Il vino, apprezzato anche dai giovani e dalle donne, si conferma nobile e popolare, adatto a diverse occasioni e abbinamenti culinari.

Lambrusco in crescita: "Tra i vini più venduti al mondo"

Lambrusco in crescita: "Tra i vini più venduti al mondo"

LAMBRUSCO MY WINE, Lambrusco, il mio vino. Le bollicine rosse piacciono nel mondo ma sono applaudite soprattutto negli Stati Uniti che trainano le esportazioni.

Claudio Biondi, neo rieletto presidente del Consorzio Tutela Lambrusco, quanto conta oggi l’export?

"Per il Lambrusco, vino tra i più venduti al mondo, è un settore fondamentale. Esportiamo in 90 Paesi nel globo dove approda circa il 60% della produzione. L’export registra numeri in crescita con l’aumento della domanda in Paesi come il Messico e in generale il Sud America".

Qual è l’area più importante all’estero?

"Storicamente gli Stati Uniti dove le bollicine rosse sono molto apprezzate. È un mercato che ci ha sempre dato grandi soddisfazioni. Infatti negli Usa organizziamo diversi eventi legati al Lambrusco. Ci danno buoni risultati anche Canada, Giappone, Germania e prima del conflitto anche la Russia".

La fotografia dei numeri visti dal Consorzio?

"Abbiamo 70 soci che comprendono un totale di circa 5.000 viticoltori, oltre 35 milioni di bottiglie di Lambrusco Doc prodotti nel 2023, circa 100 milioni di Emilia Igt Lambrusco prodotte sempre nel 2023, 10.000 ettari di superficie vitata a Lambrusco tra Modena e Reggio Emilia".

Quali sono le 6 Doc tutelate dal Consorzio?

"Lambrusco Grasparossa di Castelvetro, Lambrusco di Sorbara, Lambrusco Salamino di Santa Croce, Modena, Reggiano e Colli di Scandiano e di Canossa. L’ Igt Emilia Lambrusco invece è sotto l’egida del Consorzio Tutela Vini Emilia con il quale lavoriamo molto in sinergia su tanti aspetti".

Perché è nato il World Lambrusco Day che si è svolto l’anno scorso a Parigi e quest’anno nella suggestiva cornice di Sassi di Matera?

"Le bollicine rosse sono apprezzate in tutto il mondo ma anche in Italia e abbiamo pensato che il Lambrusco meriti ogni anno un evento altamente simbolico su un palcoscenico di eccellenza. Anche l’anno prossimo sceglieremo un’altra località d’elezione in Italia".

Perché quest’anno avete scelto il Sud?

"Il Lambrusco con i suoi colori e i suoi sapori è un vino storicamente diffuso e apprezzato anche nel Sud Italia, un mercato interno che ci dà soddisfazioni e che merita grande attenzione".

A Matera è stato degustato anche qualche Lambrusco vinificato in bianco: ha un futuro o è solo un esperimento?

"È una realtà a cui il Consorzio ha già dato semaforo verde e che ora è in via di approvazione presso il Comitato nazionale vini".

L’Oro rosso di Modena e Reggio piace ai giovani?

"La maggior parte dei ragazzi oggi sa bere in modo responsabile e apprezza le nostre bollicine adatte anche per gli aperitivi. Ma per comprendere meglio i gusti giovanili e quelli del futuro in seno al Consorzio abbiamo istituito un Comitato composto da decine di giovani imprenditori e referenti delle nuove generazioni di aziende agricole molto attenti a interpretare le esigenze e i gusti dei consumatori di oggi e di domani".

Il pubblico femminile?

"È in crescita, valorizza e apprezza il Lambrusco soprattutto nelle sue espressioni più particolari. Sono ormai superati da un pezzo i tempi in cui lo si riteneva un vino solo maschile".

Il mercato del vino in generale è in leggero calo.

"Vero, ma il Lambrusco per i suoi colori, le sue varietà, la sua duttilità e il suo grado alcolico contenuto sarà sicuramente in grado di recuperare quote di mercato".

È un vino nobile e popolare nello stesso tempo?

"Esatto. Si tratta di un prodotto a 360 gradi che può coprire tutte le fasce di consumatori fino a quelle più esigenti".

A Modena nel passato era considerato il vino della nobiltà alla Corte degli Estensi.

"Ciò conferma che si tratta di un vino importante. È un valore del territorio che è stato sempre presente sulla tavola in ogni occasione conviviale".

I vini dealcolati?

"Sono una nicchia, ma alcuni nostri soci stanno investendo anche su questo settore che comunque è un segmento di mercato in espansione. Bisogna tenerne conto. Notiamo che sono particolarmente interessati i consumatori che per la prima volta si avvicinano al vino".

A che cibo vanno abbinate le bollicine rosse?

"A seconda delle varietà si possono abbinare con tanti tipi di piatti. Un paio di esempi. Il Lambrusco Reggiano è ottimo con la carne rossa, il Sorbara metodo classico è perfetto per tortellini e cotechino. Bere per credere".