Domenica 4 Agosto 2024

"L’acqua è un bene prezioso. Dobbiamo difenderla"

San Benedetto, leader nel settore delle bevande analcoliche, unisce innovazione e sostenibilità con tappi non staccabili per ridurre l'impatto ambientale.

NELL’ESTATE nella quale tutti noi litighiamo con i tappi delle bottiglie di acqua, che non si staccano più, il direttore commerciale e marketing Italia di San Benedetto, Vincenzo Tundo (nella foto), spiega come la scelta di introdurre tappi non staccabili (come previsto dalla Comunità europea) sia una decisione a favore del pianeta. La storia di San Benedetto è legata alla sostenibilità e trova in alcuni progetti, messi a punto negli anni, la messa a terra di una filosofia che sottende la cura verso l’acqua minerale. Sostenibile in casa San Benedetto – 1,1 miliardi di fatturato nel 2023, presenza in oltre 105 paesi nel mondo – fa rima con innovazione. Dagli anni Ottanta in poi è questo che guida la governance del Gruppo, fondato nell’immediato secondo dopo guerra a Scorzè, in provincia di Venezia, dalla famiglia Zoppas. Uno dei punti della strategia green di San Benedetto, che parte da lontano con l’introduzione del Pet, plastica del tutto riciclabile, l’obiettivo dell’impatto zero e la nascita di una linea di bottiglie del tutto "green", è il "Progetto Network": un sistema pensato per valorizzare le reti di acque locali di alta qualità e preservare le risorse idriche nel territorio nazionale creando nuove opportunità di lavoro, che ha permesso al Gruppo San Benedetto di ottenere una maggiore flessibilità produttiva e logistica, riducendo l’incidenza dei trasporti e quindi delle emissioni di anidride carbonica. Oggi San Benedetto imbottiglia in sei siti in Italia: Scorzè, Pocenia, Donato, Viggianello, Atella e Popoli. Questo avvicina la produzione ai luoghi di consumo.

Cosa significa per voi innovare?

"San Benedetto è la prima azienda del settore per reputazione, tra i marchi più riconosciuti nel food&beverage e leader in Italia nel beverage analcolico. Le sue scelte sono importanti da condividere con le tante persone – 17 milioni e mezzo di consumatori in Italia – che ogni giorno scelgono i nostri prodotti. Inoltre, l’acqua è un bene prezioso e noi non siamo produttori, ma imbottigliatori, quindi le nostre azioni devono tendere a salvaguardare il bene più prezioso di tutti, appunto l’acqua al fine di garantirlo puro e incontaminato anche alle generazioni future. Per questo abbiamo sempre innovato tantissimo, sia nel packaging, che nelle linee di imbottigliamento, ma anche nella sensibilità di andare sempre più vicino al consumatore, differenziando le fonti, a parità di caratteristiche di composizione ed organolettiche".

Innovazione e sostenibilità nel vostro caso vanno spesso assieme, è così?

"È proprio cosi. Siamo partiti con il Ministero nel 2008 con il calcolo dalla FootPrint e la definizione di un piano di interventi come la diminuzione di peso delle bottiglie, l’utilizzo del’Rpet, l’efficientamento energetico e l’utilizzo di fonti di energia pulita e infine l’implementazione di un network produttivo che riducesse la distanza con il consumatore. Negli anni abbiamo ridotto le emissioni complessive di anidride carbonica del 30% e neutralizzato quelle residue. Siamo così diventati la prima e unica al momento Acqua Carbon Neutral in Italia. Attraverso la linea Ecogreen, il consumatore può tradurre il suo gesto quotidiano di bere in un gesto più responsabile".

Questo vuol dire fare innovazione nel mondo dell’acqua. In questi anni avete lavorato molto anche sulla diversificazione dei prodotti. Oggi siete un punto di riferimento anche per le acque speciali.

"Le esigenze dei consumatori cambiavano con l’evoluzione della società. Siamo in presenza di un consumatore che sente il bisogno di integrare un’alimentazione destrutturata e carente sotto diversi profili per via di uno stile di vita sempre più frenetico. Così abbiamo lanciato una linea di acque Plus, ricche di Vitamine o di proteine come AquaVitamin ed AquaProtein, o acque addizionate con collagene, zinco e acido ialuronico come SkinCare. Sono acque con una promessa funzionale più spiccata, e hanno una richiesta da parte del mercato crescente".

San Benedetto è attenta anche al modo in cui si comunica. Quali sono le politiche di marketing e come scegliete i vostri testimonial?

"Da sempre San Benedetto supporta l’attività di innovazione di prodotto con una comunicazione sempre più diretta al pubblico. Naturalmente per fare questo ci affidiamo soprattutto alla televisione che è il mezzo più efficace per raggiungere un numero così ampio di famiglie avvalendoci anche del supporto di tre ambassador molto forti per veicolare con Elisabetta Canalis l’innovazione di prodotto e le sue valenze funzionali, con Vittorio Brumotti la sostenibilità, con Alessandro Borghese l’alta ristorazione".

La vostra cura è anche sui formati…

"L’esigenza è quella di dare delle risposte al consumatore. Siamo stati primi a immettere nel mercato il mezzo litro sapendo quanto contenuto di servizio ci fosse in quella singola bottiglia e quanto, con l’aumento del tempo fruito dalle persone fuori casa, fosse importante avere dei formati facili da portare con sé, e quindi importante far trovare nei distributori automatici, nei bar, insomma fuori casa e in viaggio. Lo stesso è avvenuto con le bottiglie baby per i bambini con il tappo push and pull. È una linea di prodotti come acqua, the e camomille pensata per i bambini, con i cartoni animati in etichetta, con le quali possono bere divertendosi. Quel tappo consente di non sporcarsi, di non bagnarsi, ma di bere da soli. Lo stesso dicasi per la bottiglia Easy da un litro, la più maneggevole, sia per il peso, sia per la forma".

Ecco parliamo del tappo…

"È una scelta di sostenibilità quella di legare il tappo alla bottiglia. L’Unione europea ha richiesto l’obbligo da quest’anno del tappo tethered, per evitarne la dispersione nell’ambiente e noi siamo partiti quattro anni prima, il che non è stato banale, perché occorreva convertire più di 60 linee di produzione. Cambiando le abitudini del consumatore, occorreva comunicarne l’utilizzo corretto, motivo per cui ne spieghiamo le modalità di apertura e chiusura su ogni bottiglia, dove un qr code rimanda a un video-tutorial".