Lunedì 20 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

La svolta con Pantani al Tour de France

OGNI ESTATE non vedevamo l’ora di andare dietro al bancone per servire la clientela. E ci alzavamo alle 5 del...

CAVENDISH: TRIONFO DA RECORD Lo storico successo di tappa numero 35 in un Tour de France messo a segno dal campione Mark Cavendish (. nella foto a destra in sella alla sua Wilier “Filante Slr Cvndsh” Con questa volata vincente “Cav“ supera Eddy Merckx

CAVENDISH: TRIONFO DA RECORD Lo storico successo di tappa numero 35 in un Tour de France messo a segno dal campione Mark Cavendish (. nella foto a destra in sella alla sua Wilier “Filante Slr Cvndsh” Con questa volata vincente “Cav“ supera Eddy Merckx

OGNI ESTATE non vedevamo l’ora di andare dietro al bancone per servire la clientela. E ci alzavamo alle 5 del mattino per partire col furgoncino a far consegne anche in Friuli. Era bellissimo quando, dopo ore di viaggio, s’apriva la vista sul mare". Memorie ed emozioni dei tre fratelli Andrea, Enrico e Michele Gastaldello, allora ragazzi nella bottega di famiglia e oggi prima linea di Wilier Triestina, uniti nella gestione dell’azienda dei quali sono amministratori delegati, il primo anche presidente del cda e direttore amministrativo, il secondo a capo del commerciale, il terzo responsabile della produzione. Storia bellissima, quella della Wilier, fondata nel 1906 da Pietro Dal Molin e poi rilanciata dai Gastaldello: nonno Giovanni nel 1969 rilevò all’asta il marchio dopo che due anni prima la società era fallita, quello stesso nonno Giovanni che già mandava avanti un semplice negozio di biciclette a Rossano Veneto, profondo Nord Est.

Da un negozietto di provincia a un marchio celebre del settore: la svolta fu tra gli anni ’80 e ’90, con il boom delle mountain bike, e poi dal 1995 in poi con l’entrata di Wilier nel mondo delle sponsorizzazioni: primo colpo di pedale con il team Brescialat ma la vera ascesa fu un biennio più tardi, quando l’azienda si legò alla Mercatone Uno del Pirata, Marco Pantani, in cerca di rilancio dopo un anno difficile causa infortuni. Il miglior scalatore dei tempi moderni fece benissimo al Tour De France dove si piazzò terzo, vincendo due tappe e stabilendo il record d’ascesa sull’Alpe d’Huez, e l’Italia intera si innamorò del suo campione. Nel 2008 era targata Wilier la Cento1, mitica bici monoscocca in carbonio che permise ad Alessandro Ballan e Damiano Cunego di ottenere oro e argento ai Mondiali di Varese. Oggi Wilier affianca la francese Groupama-FDJ, numero 10 del ranking Uci; fino all’anno scorso sponsorizzava anche l’altra squadra World Tour, Astana, una delle sole tre aziende produttrici di bici in tutto il mondo a poter scommettere su un doppio affiancamento. Le altre sono la californiana Specialized Bicycle Components e la tedesca Canyon. Dal 2020 nella compagine azionaria di Wilier è entrato il fondo di investimento svizzero-canadese Pamoja Partner per rafforzare la struttura economica e investire nel futuro; il fondo ha un pacchetto di minoranza e in aumento di capitale. Il controllo resta però saldo nelle mani dei Gastaldello. Perché l’italianità è un requisito irrinunciabile.

F. L.