Giovedì 26 Settembre 2024

La public company del vino cresce e batte il mercato

La public company del vino cresce e batte il mercato

La public company del vino cresce e batte il mercato

LA ROTTA PARTE dall’Italia, esplora accuratamente le aree più fertili e si allarga in mille strade verso il mondo. Italian Wine Brands è il primo gruppo italiano non cooperativo che produce vini di alta qualità provenienti dalle più rinomate pianure e colline italiane e li distribusce attraverso una rete capillare su scala globale utilizzando tutti i canali di vendita, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, on trade, off trade e on line e che con l’acquisizione di Enovation Brands (sede negli Usa) ha aperto una finestra sul primo mercato di riferimento del vino Made in Italy. Iwb è una formula virtuosa di public company che conta centinaia di investitori istituzionali italiani e internazionali di alto livello i quali hanno sposato il progetto.

I numeri non dicono tutto, ma da soli spiegano molto. Il 2022 è stato per Iwb un anno di ulteriore crescita: il fatturato ha superato 430 milioni, di cui l’80% attraverso i mercati internazionali con una capitalizzazione quadruplicata. Con un ulteriore fiore all’occhiello: il titolo oggi ha più che triplicato il proprio valore rispetto ai 110 euro al momento della quotazione. Iwb è approdata a Piazza Affari nel 2015 su Aim (oggi Egm) attraverso il consolidamento di due realtà vinicole già affermate come Giordano Vini e Provinco, diventando così la prima società del mondo del vino ad essere quotata. Poi c’è la semestrale a giugno 2023 che conferma la solidità del gruppo. I ricavi delle vendite ammontano a 196,8 milioni di euro (+11%), il margine operativo lordo restated ha siglato 17,3 milioni (+21%), il risultato netto di periodo 4,6 milioni (+17%).

Il sito web di Iwb segnala 180 milioni di bottiglie prodotte ogni anno che abbracciano oltre 50 marchi di proprietà. Con la regia di Alessandro Mutinelli (in foto), presidente e ad, Italian wine brands negli ultimi 4 anni ha acquisito altri marchi eccellenti nel proprio team. Sono entrati Svinando, Raphael del Bo, Enoitalia, Enovation, Barbanera. Un esempio questo, di "come la finanza industriale abbinata a capacità imprenditoriale, consenta di conquistare ottime performance". Iwb ad oggi si conferma come il secondo produttore nazionale di Prosecco, solido driver della crescita dell’export del vino italiano nel mondo che fa da traino per gli altri vini. Nell’ottica delle aree regionali il Veneto sta sul gradino più alto del podio con medaglia per vini bianchi e spumanti, seguito dalla Puglia e a qualche lunghezza di distanza Piemonte e Toscana. Il successo di Iwb si misura anche dalla diffusione dei marchi. Tanto per citarne alcuni: Grande Alberone, Ronco di Sassi, Giordano, Poggio del Concone, Elettra, Voga Italia, Alberto Nani, Raphael dal Bo, Barbanera, Duca di Saragnano, Le Forconate. E dietro al lavoro degli uomini nei campi e negli stabilimenti, la crescita accompagna gli investimenti sui prodotti biologici.