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UN RECENTE RAPPORTO di Access Partnership, in collaborazione con Amazon Web Services, ha analizzato le risposte di oltre 6500 dipendenti...
UN RECENTE RAPPORTO di Access Partnership, in collaborazione con Amazon Web Services, ha analizzato le risposte di oltre 6500 dipendenti e 2000 datori di lavoro in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, evidenziando l’urgenza di ridurre il divario di competenze in intelligenza artificiale, per garantire la competitività dell’Europa nel prossimo decennio. L’adozione dell’AI può generare significativi aumenti di produttività e innovazione, ma solo se i lavoratori sono adeguatamente formati per utilizzarne gli strumenti in modo efficace. I dati confermano l’enorme opportunità economica che l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro può offrire al continente. Entro il 2028, l’86% dei datori di lavoro prevede di implementare strumenti di intelligenza artificiale, con un impatto significativo nelle aree IT (82%). Altre funzioni aziendali, come finanza (77%), ricerca e sviluppo (78%), operations (76%) e ambiti legali, normativi e di compliance (69%), trarranno vantaggi dall’adozione di queste tecnologie. L’intelligenza artificiale generativa, in particolare, è destinata a trasformare il modo di lavorare, con il 91% dei datori di lavoro e l’86% dei dipendenti che ne prevedono benefici per l’automazione delle attività e il supporto all’innovazione e alla creatività. L’adozione interesserà diversi livelli professionali: il 51% degli specialisti IT prevede di utilizzarla in modo significativo, seguiti dal 30% dei professionisti con ruoli tecnici indiretti e dal 17% dei lavoratori non tecnici. Tutto questo avrà un forte impatto anche sulle carriere, sulle retribuzioni e non solo. A dirlo è Maureen Lonergan, Vice Presidente di Training and Certification di Amazon Web Service: "Il 65% dei lavoratori europei ritiene che l’intelligenza artificiale avrà un impatto positivo sulla propria carriera ed esprime interesse nell’acquisizione di competenze specifiche. Le aziende sono disposte a riconoscere salari mediamente più alti del 27% ai dipendenti con competenze in intelligenza artificiale, con incrementi previsti fino al 30% per i professionisti IT e al 29% per quelli della ricerca e sviluppo". Nonostante le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale, persistono ostacoli significativi nella formazione e nella consapevolezza delle professionalità richieste. Oggi le competenze in intelligenza artificiale e Machine Learning occupano solo la decima posizione tra le priorità dei dipendenti, ma entro il 2028 diventeranno la quinta competenza più richiesta dalle aziende.
Le. Ma.