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Rodolfo Bigolin, founder & group ceo di Innovo Group
CREARE UNA HOLDING dedicata alla transizione energetica e alla sostenibilità, un concetto declinato non solo sotto il profilo dell’energia ma anche dell’abitazione, con una visione imprenditoriale che incentiva i dipendenti con piani di stock option che valgono circa il 10% del complesso delle azioni di Innovo Renewables. È ambizioso il progetto di Rodolfo Bigolin, classe 1987, originario di Montebelluna (TV), founder & group ceo di Innovo Group, con alle spalle diverse iniziative di successo nel settore delle rinnovabili in Europa, Nord America e Asia. Prima di fondare Innovo nel 2022, Bigolin ha co-fondato nel 2017 Horus Energy, tramite cui ha lanciato Suncore Energy Holding, una piattaforma di energia solare dedicata allo sviluppo, alla costruzione e alla gestione di progetti nel Regno Unito, in Italia e in Canada, in seguito venduta a una società del Gruppo Shanghai Electric con una pipeline di oltre 1.5 GW di progetti. Nel 2020 ha avviato Green Power Europe, piattaforma europea con una pipeline da 400MWp di progetti in fase di sviluppo, successivamente protagonista di un accordo con Canadian Solar per la vendita di un portafoglio composto da quattro impianti agro-voltaici di circa 321 MWp in Sicilia e Sardegna. Nel dicembre 2022 ha fondato Innovo Group con l’obiettivo di sviluppare progetti per la transizione energetica e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in Italia.
Innovo Group è la capogruppo di società attive nella produzione di energia rinnovabile e nella mobilità elettrica tra cui Innovo Renewables – piattaforma di sviluppo, costruzione e gestione di progetti per la produzione di energie rinnovabili come agrivoltaico (70%), eolico (10%) e sistemi di accumulo per l’energia (batterie; 20%) – nata nel 2022 e già attiva in Italia, Regno Unito e Spagna, con prospettive di espansione su altri mercati europei. In soli due anni di attività Innovo Renewables ha attratto capitali da grandi investitori internazionali: è partecipata al 45% da Aviva Investors, divisione globale di asset management di Aviva plc (6° più grande compagnia assicurativa del mondo e leader nel Regno Unito). Ha siglato un accordo con Iberdrola Renovables, controllata italiana del più grande produttore al mondo di energie rinnovabili, da cui è nata iCube Renewables, JV paritetica attraverso cui Innovo opera sul mercato italiano. Innovo Renewables è fra gli operatori indipendenti di energia rinnovabile con il più alto tasso di crescita nel settore.
Ma per Bigolin l’agrivoltaico resta l’impegno di maggior rilievo. "Da 16 anni mi occupo di rinnovabili – spiega Bigolin – e il mix energetico italiano è ancora fortemente dipendente dai combustibili fossili, con petrolio, gas naturale e carbone che coprono l’81,2% della domanda energetica totale ma il Piano energetico nazionale (Pniec) ha fissato obiettivi ambiziosi per il 2030 con la previsione di un aumento del 290% della capacità solare installata entro il 2030. In Italia – continua Bigolin – da maggio 2024 è vietato installare impianti fotovoltaici standard a terra su terreni agricoli, mentre è consentita l’installazione di pannelli a 2mt dal terreno. I progetti di agrivoltaico saranno sempre più determinanti per la produzione di energia rinnovabile e per un mix energetico bilanciato, ma sono ancora tanti gli ostacoli per gli operatori di settore che sviluppano progetti in Italia, dall’iter autorizzativo particolarmente complesso a vincoli paesaggistici e tempi di approvazione lunghi, nonostante il raggiungimento degli obiettivi del Pniec comporti la conversione di meno dell’1,5% dei nostri terreni agricoli in campi agrivoltaici".
Innovo – oltre 80 milioni di investimenti fino a oggi – vuole diventare un produttore indipendente di energia rinnovabile da grandi impianti agrivoltaici. In pratica le coltivazioni convivono con le tecnologie per la produzione di energia. "Crediamo molto nell’agrivoltaico e per questo motivo in Innovo Renewables abbiamo aperto una divisione dedicata specificamente all’Agribusiness. Ci stiamo sviluppando in Italia, Spagna e nel Regno Unito ma l’obiettivo è rafforzarci anche in altri mercati europei. I terreni sono in parte di nostra proprietà, in parte acquisiti tramite contratti di affitto a lungo termine. Con il proprietario e gli agricoltori condividiamo uno studio agronomico per decidere su quali colture puntare, elemento fondamentale per favorire progetti che sappiano bilanciare la produzione di energia solare con le coltivazioni più adatte ai singoli terreni, generando un reale valore sulle economie locali. Ad esempio – spiega Bigolin – in Sardegna abbiamo progetti che prevedono lavanda, mandorleti, carciofi e patate. Privilegiamo le scelte che favoriscono la biodiversità. Oggi gestiamo oltre mille ettari in Italia, più di mille ettari anche in Spagna e quasi altri mille nel Regno Unito. Abbiamo una sede a Milano, una a Londra e una a Madrid. Gestiamo anche grandi impianti per l’accumulo dell’energia che produciamo".
Intanto, sul mercato ha debuttato T-Carica, società di ricarica di veicoli elettrici. T-Carica, start-up promossa da Innovo Group, si caratterizza per essere un system integrator a favore della mobilità sostenibile nelle tre funzioni chiave del business: progettazione, installazione e gestione delle stazioni di ricarica. "Abbiamo già fatto le prime installazioni e abbiamo in vista accordi molto interessanti che a breve potrebbero concretizzarsi", spiega Bigolin. Il servizio offerto da T-Carica si contraddistinguerà per semplicità di utilizzo e fornirà energia elettrica prodotta esclusivamente da fonti rinnovabili e punta a fornire servizi e a stringere partnership con medie-grandi aziende, amministrazioni pubbliche e logistica dell’ultimo miglio.