Lunedì 16 Settembre 2024

Il brevetto di Imf per risparmiare energie e gustarsi un buon caffè

Una tecnologia di tostatura innovativa, brevettata da Imf di Occhiobello, migliora il caffè e riduce i costi. L'azienda, guidata da Alessandro Garbin, punta sull'innovazione e la sostenibilità per crescere nel settore, esportando macchine torrefattrici in tutto il mondo. Il caffè italiano è un prodotto di successo, con un giro d'affari in costante crescita.

Il brevetto di Imf per risparmiare energie e gustarsi un buon caffè

Una tecnologia di tostatura innovativa, brevettata da Imf di Occhiobello, migliora il caffè e riduce i costi. L'azienda, guidata da Alessandro Garbin, punta sull'innovazione e la sostenibilità per crescere nel settore, esportando macchine torrefattrici in tutto il mondo. Il caffè italiano è un prodotto di successo, con un giro d'affari in costante crescita.

UNA TECNOLOGIA di tostatura innovativa che rende il prodotto finale migliore e consente una riduzione dei costi di produzione. Dal chicco alla tazzina, è l’arte della torrefazione a trasformare il caffè nella bevanda che tutti conosciamo. L’innovativo brevetto Vortex, registrato da Imf di Occhiobello (Rovigo), consente di miscelare l’aria calda prodotta dalla caldaia con quella dell’ambiente, così da poter modulare e controllare con precisione la temperatura dell’aria che entra nel tamburo di tostatura del caffè. Il ricircolo della stessa aria calda, ripulita nella caldaia che svolge anche la funzione di bruciafumi, consente un importante risparmio energetico con conseguente diminuzione dei consumi di gas, avendo un solo bruciatore. Questa tecnologia permette inoltre di poter implementare sistemi di recupero dell’energia termica utilizzando la stessa aria calda (pulita entro i limiti di legge) per riscaldare lo stabilimento produttivo incrementando ulteriormente l’efficienza energetica. Una sapienza tutta italiana, che custodisce non solo i segreti di una tradizione secolare, ma anche una importante expertise tecnologica, in cui l’attenzione verso l’innovazione e il futuro è costante.

Ne è un esempio Imf, azienda specializzata nella progettazione e realizzazione di torrefattrici, impianti completi e soluzioni innovative per l’industria del caffè. La sua storia si intreccia a quella di una famiglia che da tre generazioni si occupa di commercializzazione di caffè crudo, la famiglia Garbin, alla guida della storica azienda fondata nel 1921 da Arturo Guglielmo e tramandata poi al figlio Giuseppe e quindi al nipote Alessandro. Proprio lui, nel 2010, decide di iniziare una nuova avventura, mantenendo sempre fortissimo il suo legame con il mondo del caffè e arricchendolo con una expertise fondamentale in questa industry: rilevare, assieme a due soci, Imf, una piccola azienda specializzata nella produzione di macchine e impianti per la torrefazione, con l’ambizione di farla diventare ’grande’. La visione imprenditoriale di Garbin supporta fin dall’inizio la crescita dell’azienda, portando a un consolidamento del team e a un’espansione della propria capacità produttiva che ha reso Imf quella di oggi, una eccellenza in costante performance di crescita che anche nel 2023 ha fatto segnare oltre il 40% di aumento di fatturato, con circa 50 dipendenti nella propria sede di Occhiobello, recentemente ampliata fino a circa 3.500 metri quadrati e con altri importanti investimenti in essere nel breve futuro. "Per noi questa operazione è stata una scommessa, che sapevamo di poter vincere perché abbiamo compreso fin da subito la potenzialità di quest’attività", racconta Alessandro Garbin (nella foto sopra), titolare e ceo di Imf, associato del Consorzio Promozione Caffè, organismo che rappresenta il caffè italiano e che riunisce aziende che forniscono, producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè, i costruttori di macchine professionali per caffè e i fornitori di attrezzature. "In questo è stata fondamentale – prosegue Garbin – la conoscenza della materia prima, insieme al costante dialogo con tecnici e ingegneri e la spinta costante all’innovazione, conoscenze ed esperienze che si sposano alla perfezione e che hanno permesso a Imf di diventare un punto di riferimento nel settore, in costante sviluppo".

Con una produzione di circa 90/100 macchine all’anno, Imf realizza approssimativamente il 60% del proprio fatturato all’estero, esportando in paesi come Australia, Stati Uniti, Vietnam, Cina, Thailandia, Medio Oriente, oltre che in tutta Europa. L’ambizione è di continuare a percorrere questa traiettoria di crescita a doppia cifra continuando a investire in innovazione, con una grande attenzione alla sostenibilità. In questo senso, spiega Garbin, "sono allo studio nuovi sistemi di torrefazione ’green’ che non prevedono l’utilizzo di combustibili fossili, come quelli alimentati a idrogeno e a energia elettrica, e l’aumento di energia proveniente da impianti fotovoltaici e quindi rinnovabile". "Con le macchine torrefattrici realizzate da Imf", spiega Garbin, "è possibile tostare tonnellate di caffè, ciclo dopo ciclo, e di contare sulla costante ripetibilità di ciascun profilo di tostatura, indipendentemente dal fatto che sia la prima o l’ultima tostata del giorno, permettendo di esaltare al meglio le caratteristiche organolettiche di ogni origine di caffè tostato. Oggi la soddisfazione più grande è che ogni cliente che ha scelto Imf ha riscontrato un miglioramento nel profilo del gusto mantenendo la stessa miscela". "Nel 2024 puntiamo come sempre a mantenere il nostro trend di crescita", continua Alessandro Garbin. Che aggiunge: "È fondamentale dare valore al prodotto caffè lungo tutta la filiera, supportando gli operatori dell’Ho.Re.Ca. nell’investire su un prodotto di qualità e sostenibile anche a livello economico. Per questo è necessario promuovere un cambiamento culturale, che da tempo come Consorzio Promozione Caffè stiamo portando avanti, per continuare a innalzare la qualità del settore caffè, incentivando il dialogo e il confronto tra le aziende e promuovendo la formazione e la conoscenza di questo straordinario patrimonio italiano a livello di sistema".

Un rito irrinunciabile, un’abitudine con cui spezzare la giornata, una passione ma anche un business. Il caffè torrefatto, infatti, lo scorso anno, secondo il report "La bilancia agroalimentare italiana nel 2023" di Ismea, è stato – dati Report Agrimercati Ismea IV trimestre 2023 – il quarto prodotto agroalimentare italiano più esportato, con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+6,8% rispetto all’anno precedente), pari al 3,5% dell’export agroalimentare, e un volume pari a oltre 285mila tonnellate, stabile rispetto al 2022, trainato da un quarto trimestre particolarmente positivo che ha registrato una crescita in valore del 7,3%.