Giovedì 2 Gennaio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

I mercati anticipano. Razionali o esagerati?

Dopo stimoli fiscali in Cina, boom di mercato e aumento delle materie prime. Tuttavia, incertezze sul lungo termine e minacce di dazi portano a correzioni e riflessioni sul rischio di eccessi speculativi.

Dopo stimoli fiscali in Cina, boom di mercato e aumento delle materie prime. Tuttavia, incertezze sul lungo termine e minacce di dazi portano a correzioni e riflessioni sul rischio di eccessi speculativi.

Dopo stimoli fiscali in Cina, boom di mercato e aumento delle materie prime. Tuttavia, incertezze sul lungo termine e minacce di dazi portano a correzioni e riflessioni sul rischio di eccessi speculativi.

Davide

Biocchi

Le Borse anticipano tutto. È un vecchio adagio dei mercati finanziari, che invita a chiedersi: lo fanno in modo razionale o esagerato? Guardiamo l’esempio recente della Cina. Dopo un lungo periodo di rallentamento economico, che si è accompagnato a una Borsa depressa, la notizia di stimoli fiscali adottati dal governo cinese ha innescato un boom di mercato. È stato come stappare una bottiglia di champagne dopo averla a lungo agitata: +28% in pochi giorni. Per osmosi, sono salite anche materie prime come rame e argento, perché sono viste come essenziali per la ripresa industriale, insieme ai titoli europei legati al lusso, precedentemente penalizzati. L’idea era che una ripresa cinese avrebbe comportato una maggiore domanda di risorse e un ritorno ai consumi più voluttuari, come il lusso. Insomma, tutto è decollato, nonostante i dettagli sugli stimoli fossero ancora poco chiari. I mercati hanno impiegato pochissime sedute per scontare scenari favorevoli, alimentando forse anche eccessi speculativi. Poi è arrivato il momento di chiedersi: come, quando e quanto queste riforme impatteranno realmente l’economia? Le risposte a questi quesiti sono però complesse e richiedono tempo. Di conseguenza, c’è stato un parziale “sboom” delle Borse dopo il picco a rialzo cui abbiamo assistito.

Oltre all’incertezza sulla reale efficacia di queste misure nel lungo termine, si è aggiunta la minaccia di dazi su prodotti europei. Questo ha generato l’effetto “rinculo” cui si assiste, con storni sulle borse locali, correzioni sui titoli del lusso, del settore automobilistico europeo e dei produttori di brandy alcoolici, e infine sui prezzi delle materie prime, che hanno riflettuto un ottimismo più cauto. L’esempio della Cina dimostra che l’emotività e la speculazione possono spingere il mercato con forza in una direzione, anche quando non sono ancora chiari i fondamentali che giustificherebbero tali movimenti. Un rally è una salita rapida che può sgonfiarsi altrettanto velocemente, una volta che si approfondiscono i dettagli. Sarà questo il caso? Solo il tempo lo dirà. Le Borse ci insegnano una lezione importante: anticipare può a volte generare guadagni, ma è fondamentale essere sempre consapevoli del rischio di incappare in esagerazioni, che non devono essere mai sottovalutate.