Lunedì 17 Marzo 2025
Achille Perego
Made in Italy

I giovani sognano un lavoro artigiano. E il settore cresce

I GIOVANI, NELL’ERA dei social network e dell’intelligenza artificiale, sognano ancora di svolgere un’attività artigianale. A 4 milioni di under...

I GIOVANI, NELL’ERA dei social network e dell’intelligenza artificiale, sognano ancora di svolgere un’attività artigianale. A 4 milioni di under...

I GIOVANI, NELL’ERA dei social network e dell’intelligenza artificiale, sognano ancora di svolgere un’attività artigianale. A 4 milioni di under...

I GIOVANI, NELL’ERA dei social network e dell’intelligenza artificiale, sognano ancora di svolgere un’attività artigianale. A 4 milioni di under 35, il 39,3% del totale dei giovani di questa fascia d’età, piacerebbe infatti lavorare nell’artigianato che considerano attrattivo per le sue caratteristiche di sostenibilità sociale, ambientale ed economica. Lo rileva Confartigianato sulla base di una ricerca condotta in collaborazione con il Censis e dalla quale emerge anche la propensione a svolgere attività artigiane da parte di 836mila giovani laureati. Un segnale positivo cui, però, fa da contraltare un peggioramento del problema a reperire personale da parte delle piccole imprese.

È sempre Confartigianato – guidata dal presidente Marco Granelli (nella foto a sinistra) – a indicare che nel 2024 le aziende italiane non riescono a trovare il 47,8% della manodopera necessaria, con un aumento di 2,7 punti percentuali rispetto al 45,1% del 2023. Maggiori difficoltà di reperimento si riscontrano nelle micro e piccole imprese (Mpi) che faticano ad assumere il 51,3% del personale necessario (3,2 punti in più del 48,1% nel 2023). E per quanto riguarda l’artigianato la quota di lavoratori introvabili sale al 59,2%, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto al 55,2% del 2023. Mancano soprattutto le competenze necessarie ad affrontare le sfide delle transizioni digitali e green. Lo scorso anno su 437mila lavoratori con elevata richiesta di skills digitali avanzate necessari alle micro e piccole imprese, ne sono risultati irreperibili 249mila (il 56,9%).

Difficoltà ancora maggiori per le imprese artigiane che hanno trovato difficile da assumere il 63,4% dei lavoratori con elevate competenze digitali. Non va meglio sul fronte del personale con elevate competenze green: nel 2024 le micro e piccole imprese avevano bisogno di 1.616.460 lavoratori ma 899.040 (pari al 55,6%) sono risultati di difficile reperimento. Anche in questo caso, per l’artigianato la percentuale di manodopera introvabile si alza al 62,9%, vale a dire 148.030 lavoratori irreperibili su un totale di 235.420 potenziali assunzioni.

Nonostante queste difficoltà Confartigianato segnala che l’artigianato è capace di generare occupazione sia dipendente sia autonoma e di offrire occasioni di lavoro per le nuove generazioni. Lo scorso anno, infatti, sono nate 83.586 imprese artigiane, al ritmo di 321 aziende al giorno, e nelle microimprese la quota di dipendenti under 30 è pari al 21,2%, rispetto al 14,9% che si registra nelle medie e grandi aziende. L’artigianato gioca un ruolo fondamentale anche nella formazione di competenze professionali: nelle imprese artigiane si contano 121.477 apprendisti, pari al 20,6% del totale. Più in generale, il nostro Paese registra un miglioramento sul fronte del lavoro giovanile.