Martedì 2 Luglio 2024

I francesi amano i formaggi italiani. Al primo posto c’è la mozzarella

La mozzarella di bufala campana Dop conquista il palato dei francesi, diventando il formaggio italiano preferito in Francia. L'export in crescita conferma il successo internazionale del prodotto, apprezzato per la sua qualità e sicurezza. La produzione, nonostante alcune difficoltà di mercato, rimane stabile, ma si registra un eccesso di latte idoneo alla Dop, che rappresenta una sfida per il futuro della filiera lattiero-casearia.

I francesi amano i formaggi italiani. Al primo posto c’è la mozzarella

I francesi amano i formaggi italiani. Al primo posto c’è la mozzarella

LA MOZZARELLA DI BUFALA piace anche Oltralpe. A dimostrarlo sono i dati dell’Osservatorio economico sulla mozzarella di bufala campana Dop, strumento ideato dal Consorzio di Tutela in partnership con Nomisma e UniCredit. I formaggi stranieri consumati più spesso in Francia sono infatti proprio quelli italiani: 6 francesi su 10 li indicano come i preferiti da mettere in tavola, seguiti a distanza da quelli olandesi e spagnoli. E nel gradimento francese dei formaggi a pasta filata italiani al primo posto si trova proprio la mozzarella di bufala, con quasi 7 francesi su 10 che l’hanno consumata nell’ultimo anno, a seguire burrata e stracciatella con tassi di consumo di circa il 50% dei francesi. La mozzarella di bufala viene scelta perché è un piatto fresco perfetto per l’estate e poiché è ritenuta uno dei prodotti simbolo della cucina italiana. La modalità di consumo preferita da un francese su due, infatti, è la caprese. Nomisma ha realizzato un’indagine sui consumatori in Italia e in Francia. "Ben il 90% dei francesi intervistati identifica l’Italia come uno dei principali Paesi di provenienza dei formaggi stranieri di maggiore qualità. Questo conferma ulteriormente la leadership del Made in Italy nel settore caseario a livello internazionale", spiega ricercatore di Nomisma, Fabio Benassi. L’Italia è il principale esportatore di formaggi e latticini in Francia, con una quota sull’import a valore del 34% (i Paesi Bassi seguono con un peso del 19%). E dal 2018 al 2023 il valore è cresciuto dell’80%, sfiorando 1 miliardo di euro. La mozzarella di bufala campana vede nella Francia il principale paese di destinazione per l’export con una quota pari al 29%. Stando ai dati Nomisma, in Italia la mozzarella di bufala campana Dop si rivela il formaggio a pasta filata che piace di più agli under 18: il 40% dei genitori afferma che la bufala è il formaggio a pasta filata preferito dei propri figli (contro il 37% di quella vaccina, 8% della stracciatella e 6% della burrata). Un gradimento crescente per la Bufala Dop, tanto che ben l’84% dei consumatori nazionali continuerebbe ad acquistare mozzarella di bufala campana anche se costasse di più e addirittura il 35% continuerebbe a comprarla anche se il prezzo aumentasse di 1 euro per ogni confezione da 200 o 250 grammi.

I motivi del successo? Il prodotto Dop rispetto a quello non Dop è percepito come di maggiore qualità (lo pensa il 73% dei consumatori), più sicuro e controllato (66%), più buono (62%), capace di tutelare il benessere animale (43%). Sicurezza e tutela: sono queste le caratteristiche che secondo il consumatore distinguono la mozzarella di bufala rispetto agli altri formaggi a pasta filata. Il risultato lo si deve non solo all’amore degli europei, sì, persino dei francesi, per la cucina italiana e per i prodotti tipici, ma anche al lavoro di tutela portato avanti negli anni dai consorzi. "La fotografia scattata dall’Osservatorio ci mette di fronte alle tante sfide da affrontare. Viviamo un periodo molto complesso, caratterizzato da una forte resilienza del comparto, che si trova di fronte alle difficoltà dettate dal contesto internazionale e dalla crisi dei consumi delle famiglie italiane, che hanno dovuto fare i conti con il caro-carrello", dice Domenico Raimondo (nella foto sopra), presidente del Consorzio di Tutela. Che aggiunge: "Siamo riusciti a contenere i danni, ma i campanelli di allarme devono spingerci a programmare bene il futuro, a delineare strategie efficaci per affrontare i rapidi cambiamenti in atto. Dobbiamo far leva sulla voglia di mozzarella di bufala campana Dop che continuiamo a registrare nel mondo, ovunque andiamo con le nostre attività. Sento un particolare orgoglio rispetto al successo che la Bufala Dop ottiene in Francia, Paese dalla grande tradizione casearia, dove noi svettiamo nelle preferenze. Questo è il modello da seguire e incentivare".

"UniCredit, da sempre attenta al sostegno al settore agroalimentare, è partner finanziario del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e collabora attivamente all’Osservatorio nazionale che raccoglie i numeri di questa filiera e ne evidenzia i potenziali di crescita", sottolinea Ferdinando Natali, Regional Manager Sud di UniCredit. "Nei mesi scorsi – aggiunge - abbiamo lanciato l’ultima edizione del programma Unicredit per l’Italia che stanzia 10 miliardi di euro dedicati alle piccole e medie imprese, con un 40% destinato al Sud con uno specifico riferimento al comparto dell’agrifood (1 miliardo di euro)".

La produzione della bufala Dop in Italia nel 2023 è rimasta sostanzialmente invariata rispetto al 2022. Sono oltre 55 mila le tonnellate di mozzarella Dop prodotte all’anno. Nel primo trimestre 2024 c’è stata una diminuzione, del 3,8%, nella produzione, dovuta alle difficoltà dei mercati e all’inflazione, "che seppur in calo – avverte Nomisma – sta pesando sulle tasche degli italiani e si riflette negli acquisti". In sintesi, il caro-carrello si fa sentire nelle scelte degli italiani, soprattutto. Nello stesso primo trimestre 2024, si registra però anche un aumento del 3,3% di latte idoneo alla Dop, con il rischio di uno squilibrio della filiera, come segnalato nel report. Nell’area di produzione, infatti, come risulta dalla Banca dati nazionale, sono presenti 196 mila bufale in lattazione. I caseifici non riescono a trasformare in mozzarella tutto il latte prodotto, per cui si registra un esubero di latte idoneo alla Dop di oltre 110 milioni di chilogrammi, che rappresenta un nodo da affrontare per il futuro della filiera. Box Dal 1981 il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop si occupa di sostenere e far conoscere questa produzione in Italia e nel mondo. È l’unico organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione di questo laticino che ha ottenuto nel 1996 la Denominazione di Origine Protetta (Dop).