Martedì 16 Luglio 2024

I-Com osserva l’innovazione e la sua centralità

Il Rapporto dell’Osservatorio I-Com sull’Innovazione Energetica evidenzia la necessità di investire in innovazione per la transizione energetica e la sostenibilità. L'Italia deve migliorare la sua posizione nel panorama dell'innovazione energetica.

I-Com osserva l’innovazione e la sua centralità

I-Com osserva l’innovazione e la sua centralità

L’INNOVAZIONE è fondamentale per la transizione energetica e per la sostenibilità. È quanto emerge dal Rapporto dell’Osservatorio I-Com sull’Innovazione Energetica (Innov-E). Giunto alla sedicesima edizione, il Rapporto verrà presentato domani, dalle 9 alle ore 13, al Coffee House di Palazzo Colonna, in Piazza Santi Apostoli, a Roma. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito e sul canale YouTube dell’Istituto e su quotidiano.net: Qn è media partner dell’iniziativa organizzata dall’Istituto per la Competitività (I-Com) e intitolata "L’innovazione strada maestra per sostenibilità e transizione".

Cosa emerge dallo studio? In primis sull’energia l’Italia e l’Europa arrancano, mentre la Cina ha un ruolo sempre più da protagonista nel panorama dell’innovazione. Il presidente I-Com, Stefano da Empoli, docente di economia politica all’Università Roma Tre, spiega: "L’Osservatorio e il quindi Rapporto sono uno strumento che consente di fare il punto sulla chiave di innovazione del sistema energetico e quindi dell’economia italiana. Di anno in anno aggiorniamo dati e indicatori e approfondiamo ogni anno un aspetto nuovo. Come, in questa edizione, il tema delle competenze e l’economia dello spazio". Sull’energia Cina e Giappone ottengono buoni risultati. L’Italia un po’ meno. La Germania sulla mobilità elettrica risponde meglio dell’Italia. Il nostro paese non è ancora riuscito a specializzarsi, spiega Stefano da Empoli. "A livello di sistema l’Italia fa più fatica di altri paesi sulla ricerca. Sotto altri profili, guardando ad investimenti su storage elettrico e innovazione, a cui sono riservate risorse importanti, l’Italia lavora bene". L’Italia, insomma sa applicare le innovazioni con efficacia. "Serve, però, un cambio di passo nella ricerca. Le risorse sono forse troppo disperse, manca una specializzazione vera. Ci vuole un push verso alcune tecnologie dove ci immaginiamo, anche in base al sistema di imprese e di applicazione, l’Italia possa essere protagonista e leader, anche in alleanza con altri paesi dell’Europa. Occorre, quindi specializzarsi di più e trovare maggiori collaborazioni in Europa, per incidere nella produzione di innovazione", dice il presidente di I-com.

I brevetti rilasciati a livello mondiale nel 2022 sono stati poco meno di 1,8 milioni, in flessione del 3,6% rispetto al 2021. La Cina continua ad essere la protagonista assoluta dell’attività brevettuale, segnando un +19% di brevetti concessi rispetto al 2021. Nel 2022, con le eccezioni di Cina, Giappone e Russia, tutti gli altri paesi hanno ridotto o mantenuto costante il numero di brevetti concessi. L’Italia mostra una contrazione del 6,6% rispetto al 2021, dato negativo, ma sostanzialmente in linea con i valori del Vecchio Continente. In ambito energetico, invece, sono stati rilasciati poco più di 117 mila brevetti, un +6,4% sul 2021.