Lunedì 3 Febbraio 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Gvs e la medicina trasfusionale: investiti 42 milioni in Haemonetics

IL GRUPPO GVS CREDE sempre di più nella medicina trasfusionale. E l’ultima acquisizione lo conferma. Con i 42,4 milioni di...

IL GRUPPO GVS CREDE sempre di più nella medicina trasfusionale. E l’ultima acquisizione lo conferma. Con i 42,4 milioni di...

IL GRUPPO GVS CREDE sempre di più nella medicina trasfusionale. E l’ultima acquisizione lo conferma. Con i 42,4 milioni di...

IL GRUPPO GVS CREDE sempre di più nella medicina trasfusionale. E l’ultima acquisizione lo conferma. Con i 42,4 milioni di dollari, più altri eventuali 20, investiti per una parte dell’americana Haemonetics (ovvero il business ‘whole blood’, del sangue intero), la società nata a Zola Predosa, in provincia di Bologna, arriva a oltre 350 milioni di investimenti nel settore della filtrazione sanitaria, dal 2022 a oggi.

Così, con circa 4.700 dipendenti nel mondo, 29 uffici nel mondo, 19 impianti di produzione, tra cui nel Regno Unito, in Cina, in Brasile, in Romania, in Messico e Stati Uniti, il fatturato nei primi nove mesi del 2024 è salito a 321,7 milioni, in crescita del 3,7% rispetto allo stesso periodo del 2023. Numeri che i competitor di settore molto spesso non hanno. Segno del lavoro che sta svolgendo il CEO Massimo Scagliarini insieme a tutte le figure di riferimento del Gruppo nato nel 1979, oggi tra i leader mondiali nella fornitura di soluzioni filtranti per applicazioni nei settori Healthcare & Life Sciences, Energy & Mobility e Health & Safety. Guido Bacchelli (nella foto), Investor Relations and M&A Director di GVS, spiega perché il settore Healthcare & Life Sciences è, tra fusioni e acquisizioni, sempre più importante, e rappresenta oggi un 70% del fatturato totale ed è al centro di una strategia verticale che va avanti da anni, completando il portafoglio dei prodotti: "Per essere vincenti serve una integrazione verticale, dalle membrane al filtro, passando per i connettori, i componenti del set come la sacca, fino ad arrivare al prodotto finale. Per questo ora, grazie a quest’ultima acquisizione, offriamo al mercato un prodotto leader, diventando dei veri e propri player globali". Infatti, l’investimento negli Stati Uniti, in California, arriva dopo quella in Cina, di 59 milioni, nel 2022, per acquisire l’intero capitale sociale di Shanghai Transfusion Technology (STT), azienda con sede a Shanghai attiva nella produzione e vendita di prodotti legati al trattamento del sangue.

Poi, sempre nello stesso anno, ecco 212 milioni per il 100% del capitale sociale del gruppo italiano Haemotronic, di Mirandola (Modena), specializzato nella produzione di componenti e sacche per il settore medicale con stabilimenti in Italia e Messico. "Siamo in costante evoluzione e crescita, negli ultimi anni stiamo rinforzando sempre di più il settore Healthcare & Life Sciences. Con le attività di Haemonetics, forte multinazionale americana, già nostro partner (nel 2020 un altro accordo per Porto Rico, ndr), ampliamo il business del sangue intero. In questo modo possiamo offrire ai nostri clienti sia soluzioni per raccogliere il sangue, che per dividerlo e frazionarlo nei suoi componenti (globuli bianchi, rossi, piastrine e plasma), e infine effettuare la trasfusione nei pazienti. La possibilità di produrre internamente l’intero medical device è la chiave per avere successo in questo mercato", prosegue Bacchelli.

Leader mondiale, nella medicina trasfusionale, è il Gruppo tedesco Fresenius Kabi. "Sono stati vincenti con questa strategia, ora noi cerchiamo di replicare il loro modello di business per essere sempre più competitivi", insiste il direttore M&A di GVS. Una produzione che quindi diventerà sempre più local for local, ma all’interno di una piattaforma globale: gli impianti produttivi di GVS presenti in tutto il mondo permetteranno al Gruppo di servire la propria base di clienti con produzioni locali, evitando quindi dazi, confini e barriere comunitarie. "Il 50% del fatturato che abbiamo è in America, il 30% in Europa, il 20% in Asia. L’Italia per solo il 2%", spiega Bacchelli.

L’importante acquisizione porta con sé, da inizio 2025, dei cambiamenti organizzativi. Infatti, la divisione Healthcare & Life Sciences, sarà ripartita a sua volta in altri tre ambiti: Transfusion Medicine che includerà il nuovo business del sangue intero acquisito da Haemonetics e le linee di prodotto STT, guidata da Luca Buttarelli; Healthcare B2B, che combinerà i segmenti liquid e air&gas esistenti, rivolti a clienti industriali, con a capo Luca Zanini; e la parte Life Sciences, che sostituirà l’attuale segmento Laboratory, con Mattia Passarini. Ma i tre settori di riferimento del Gruppo, quanto pesano, rispettivamente, sul fatturato di GVS? "L’Healthcare & Life Sciences è il principale (70%), da sempre il riferimento del nostro Gruppo. Invece l’Health & Safety, dove produciamo maschere e dispositivi di sicurezza per i lavoratori a livello industriale, rappresenta poco meno del 20%, per noi è strategico e cresce del 10% ogni anno. Riguardo l’Energy & Mobility, ovvero i filtri di sicurezza nel settore automotive, quelli che non vengono mai sostituiti e vengono inseriti nella costruzione dell’auto, quindi dove non possono esistere difetti, il peso è circa del 10%. I filtri di auto e quelli sanitari vengono prodotti con la stessa macchina, nella camera bianca e sterile, proprio per una questione di perfezione", continua Bacchelli. Ricerca, sviluppo e innovazione sono quindi al centro delle idee di GVS.

"Vogliamo sempre stare al passo e avere i migliori presidi di qualità. Per questo facciamo forti investimenti per rinnovarci, arrivando al 6-7% del fatturato ogni anno: un modo per mantenere un flusso con nuovi prodotti e aggiornando gli esistenti", racconta Bacchelli. Il Gruppo, proprio in quest’ottica, è entrato a far parte delle 200 aziende più sostenibili d’Italia.