Sabato 27 Luglio 2024

Gli allestimenti di Henoto alla conquista di nuovi mercati

Henoto, azienda bolognese specializzata in allestimenti sostenibili, è cresciuta rapidamente fino a conquistare il mercato globale. Con sedi in 20 città nel mondo, punta sull'innovazione e la sostenibilità per offrire soluzioni di alta qualità e design.

Gli allestimenti di Henoto alla conquista di nuovi mercati

Gli allestimenti di Henoto alla conquista di nuovi mercati

DA BOLOGNA AL MONDO. È il caso di dirlo. Infatti, la storia di Henoto, società passata in una manciata di anni, dal 2018 ad oggi da 3 a 100 milioni di fatturato, è quella di una azienda nata a Bologna, in seno alla Fiera, e cresciuta tanto, fino a conquistare il mondo. Come? Realizzando in maniera sostenibile allestimenti non solo per le fiere, ma anche per mostre, retail, contract, showroom, outdoor in maniera veloce, passando da un’idea ad un allestimento. In tutti questi ambiti – sempre mettendo al centro dello sviluppo dei progetti e degli interventi la sostenibilità – Henoto opera, accanto alle imprese italiane e non solo, per supportarle nelle sfide globali e nello sviluppo commerciale sui mercati esteri. Le sedi nel mondo oggi sono 20: in Italia, oltre a Bologna, Henoto è presente anche a Milano, Padova e Rimini; in Europa a Lugano, Ettlingen, Varsavia, León e Parigi. Ma la forza di questa impresa Made in Italy è quella di esere presente anche a Chicago, Las Vegas, New York, Orlando, Città del Messico, Dubai e Shanghai.

"Per anni sono stato il direttore operativo di Bologna Fiere, negli ultimi anni mi sono occupato invece di Henoto, facendo crescere due imprese artigianali, la nostra e la società di Padova, che abbiamo acquisito, fino a portarle a diventare una impresa industriale capace di fare allestimenti per ospedali, fiere, hotel, e molto altro", dice Giovanni Giuliani (nella foto in alto), amministratore delegato del Gruppo Henoto, che oggi con 100 milioni di fatturato complessivi rappresenta il 40% del fatturato di BolognaFiere Group. "Ci siamo aperti a nuovi mercati. Durante la pandemia, infatti abbiamo capito che operare solo in Italia poteva rappresentare un rischio e quindi abbiamo guardato al mondo. Oggi abbiamo competenza sulle norme di allestimento dei vari paesi, inoltre possiamo seguire un cliente ovunque nel mondo e là dove operiamo abbiamo già i materiali", spiega Giuliani.

L’anima sostenibile di Henoto è molto sviluppata. Tutte le oltre 200 persone che operano nel Gruppo, infatti, sanno che anche allestimenti che hanno una vita breve, come quelli fieristici, meritano di poter essere riutilizzati. "Ci teniamo particolarmente, la nostra è una scelta precisa". Gli altri ingredienti del successo di Henoto (che significa letteralmente "qui e ora assieme") sono lo spazio e il tempo, come dice l’amministratore delegato del Gruppo: "Allestire uno spazio vuole dire passare dall’idea al disegno e quindi trasformare in poco tempo il tutto in allestimento. Abbiamo una expertise unica su questo, tanto da essere primi in Italia. Siamo allestendo Casa Italia alle olimpiadi di Parigi e, grazie a continue acquisizioni fatte in questi anni, abbiamo oggi le competenze giuste per poter operare in vari settori". Gli asset vincenti del Gruppo, oltre alla sostenibilità, sono l’avere al proprio interno personale molto giovane, di cui oltre la metà donna. "Due aspetti che ci rendono molto orgogliosi", dice Giovanni Giuliani. Inoltre, Henoto si è dotata di una rete diffusa su scala mondiale "che ci consente di seguire il business dei nostri clienti in loco, con una profonda conoscenza dei mercati e delle relative caratteristiche e potenzialità", aggiunge Giuliani. "I nostri interventi si contraddistinguono per due fattori strategici: qualità e sostenibilità. Adottiamo e produciamo con una logica industriale 4.0, con elevata efficienza in tutta la catena del valore e con una forte reattività alle esigenze dei clienti. Gestiamo progetti flessibili in totale automazione e con un costante controllo in ogni fase della produzione", spiega l’amministratore delegato.

Alla base del lavoro dei team di Henoto, nel quale lavorano assieme tecnici, architetti, commerciali e non solo, c’è la ricerca di nuovi materiali e l’adozione di tecnologie innovative. Obiettivi che si sono concretizzati in una serie di brevetti tecnologici inediti in termini di libertà di personalizzazione e all’insegna della sostenibilità, come testimoniato dal riconoscimento del marchio CO2 neutral, ottenuto da alcuni prodotti. "In questi anni di crescita, la sfida professionale è stata quella di far diventare le persone che lavoravano con noi manager, perché diventare grandi, per una azienda, significa saper delegare, lavorare in team, avere una visione e una governance. Mentre nelle società piccole si demanda tutto al capo, noi lavoriamo per unità operative. Abbiamo consolidato una buona esperienza in questi anni", dice Giuliani.

Visione, governance, ma anche innovazione, design, sostenibilità sono alcune delle parole chiave di Henoto che, con le tecnologie brevettate, è in grado di ridurre dell’87% le emissioni di anidride carbonica. Due importanti acquisizioni – Tecnolegno di Milano e Fontemaggi di Rimini – hanno ulteriormente ampliato le competenze per linee esterne a elevata specializzazione, consolidando la leadership e la capacità della Società di offrire al mercato soluzioni con alti standard qualitativi e di design. Il piano di sviluppo futuro della Società si pone l’obiettivo di consolidare ulteriormente la presenza all’estero e in particolare in Cina, negli Stati Uniti, ma anche a Riad e in Messico. "Oggi il fatturato per allestimenti con BolognaFiere Group rappresenta il 20% del nostro bilancio, il mercato offre ampie opportunità di crescita in Italia e all’estero. Sviluppiamo progetti allestitivi espressione del Made in Italy, che ci caratterizzano in termini di qualità, innovazione e design. Gli allestimenti sono il biglietto da visita delle imprese che vogliono confrontarsi con il mercato globale in cui è più che mai importante presentarsi con un’immagine che esprima al meglio la brand identity dell’impresa, le qualità, le caratteristiche e le potenzialità", dice Giovanni Giuliani.