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DALLA COSTA AZZURRA alla Tour Eiffel, dal Mont Saint-Michel ai Paesi Baschi: nel 2024, la Francia ha accolto sul proprio...
DALLA COSTA AZZURRA alla Tour Eiffel, dal Mont Saint-Michel ai Paesi Baschi: nel 2024, la Francia ha accolto sul proprio territorio 100 milioni di turisti. Il record francese, stabilmente in vetta alla classifica delle destinazioni turistiche dagli anni ’90, si basa su un’offerta di accoglienza ampia e diversificata, misto all’organizzazione di grandi eventi internazionali. In una nota pubblicata il 21 gennaio 2025, il ministero del turismo, Atout France, l’agenzia per lo sviluppo del turismo e ADN Tourisme, la federazione degli uffici del turismo e delle agenzie dipartimentali e regionali, confermano un incremento del 2% degli arrivi rispetto al 2023 e del 12% degli introiti, pari a 71 miliardi di euro. Se i numeri sono motivo di orgoglio, nel futuro i professionisti del settore si concentrano soprattutto sul miglioramento dell’esperienza, il turismo sostenibile e l’accessibilità.
Le Olimpiadi di Parigi hanno mostrato al mondo intero il "know-how francese nell’organizzazione di grandi eventi: sicurezza, gare sportive, trasporti, alloggi", sostiene Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France per l’Italia e la Grecia. Uno spettro di competenze affinata da due anni: "dal 2023, la Francia ha aperto una stagione inedita di grandi eventi: i campionati del Mondo di sci alpino a Courchevel-Méribel, la Coppa del Mondo di rugby, i 150 anni dell’Impressionismo, i giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e la riapertura di Notre-Dame de Paris". Eventi promossi con campagne pubblicitarie onerose, capaci di attirare turisti anche durante il resto della stagione. La prova? Nell’inverno del 2024, le stazioni sciistiche d’oltralpe hanno registrato un tasso di occupazione dell’85%, in crescita rispetto all’anno precedente.
Il paese dispone di una solida rete di accoglienza dalle grandi città agli agriturismi, dal mare alla montagna, gestita in gran parte da imprese familiari o di piccole dimensioni, con meno di 250 impiegati.
A far invidia è il numero di campeggi "molto amati e frequentati dalla clientela tedesca e olandese" spiega Sandrine Buffenoir, e soprattutto l’offerta di alloggi privati, "la Francia è il secondo mercato mondiale di Airbnb dopo gli Stati Uniti".
L’incremento infinito di turisti, però, non è un fine in sé: "la Francia conferma la sua attrattività e ce ne rallegriamo. Nell’era del turismo responsabile però, non conta solo la quantità", sostiene Antoine Angeard (nella foto), direttore generale di ADN Tourisme. Se i due organi preferiscono evitare di usare il termine“ overtourism“ o “sovraffollamento“, è vero che alcune mete turistiche hanno sempre più difficoltà ad accogliere il numero crescente di turisti. L’annuncio di Emmanuel Macron di dotare il museo del Louvre di un nuovo ingresso da 400 milioni di euro e ristrutturare gli edifici storici per altrettanti milioni di euro sono l’emblema di un problema più diffuso.
"Non bisogna confondere sovraffollamento con la gestione dei flussi dei siti più celebri, che ogni tanto sono saturi", precisa Sandrine Bouffenoir. Un modo per evitare questi picchi, è puntare sulla diversificazione e migliorare l’informazione, in modo da rendere i turisti più consapevoli. La metropolitana di Parigi, per esempio, è tappezzata di cartelloni di Marsiglia con su scritto "venite da noi d’inverno", un modo per riequilibrare i flussi tra alta e bassa stagione. Altri siti hanno smesso di fare la promozione a luglio e agosto, come Vallon-Pont-d’Arc, nell’Ardèche. L’ufficio del turismo locale ha messo in linea un contatore in tempo reale: "In questo modo i turisti sanno in quale momento c’è più affluenza. È un modo di autoregolare gli arrivi, per evitare che le persone rimangano deluse", spiega Antoine Angeard.
Se la Francia accoglie il maggior numero di turisti, la vicina Spagna, al secondo posto del podio con 94 milioni di arrivi nel 2024, suscita qualche invidia. La Spagna ha registrato un guadagno di oltre 126 miliardi di euro dal turismo, molto più della Francia. Uno divario dovuto in parte al metodo di calcolo, "la Spagna considera spese turistiche lo shopping di lusso o l’acquisto di vini, mentre in Francia rientra nel turismo o nell’esportazione di beni di consumo" dice Sandrine Buffenoir di Atout France, ma anche per il boom dell’offerta alberghiera di lusso "negli ultimi anni il settore alberghiero di alto livello spagnolo si è sviluppato molto, trainando l’offerta".
Il principale obiettivo è quindi quello di mantenere un numero di arrivi stabile, aumentando le entrate e migliorando l’esperienza turistica in futuro.
Per Antoine Angeard, l’accessibilità è il primo cantiere, anche perché "non riguarda solo le persone con disabilità". La popolazione in Francia, come nella maggior parte dei paesi più sviluppati, sta invecchiando. Un’altra lacuna è il mercato nazionale. Se i turisti stranieri aumentano, gran parte della popolazione francese non può permettersi di viaggiare: "oggi il 40% dei francesi non va in vacanza", ricorda il direttore di ADN Tourisme.
L’ultimo punto è la qualità dell’accoglienza. L’immagine della Francia e in particolare dei parigini non è sempre la migliore. "Basti pensare all’accoglienza nei cafés, possiamo ancora migliorare molto", dice fiducioso Antoine Angeard.