Giovedì 26 Settembre 2024

Florim crede in un futuro sostenibile. Investimenti da 270 milioni

Florim Ceramiche, azienda leader nel settore delle superfici ceramiche, si impegna per la sostenibilità e l'innovazione, ottenendo risultati economici positivi e investendo in progetti green.

Florim crede in un futuro sostenibile. Investimenti da 270 milioni

GLI OBETTIVI STABILITI PER IL 2024 Non manca, all’interno del 16° Bilancio di Sostenibilità, l’indicazione degli obiettivi che Florim intende raggiungere nel 2024. Tra questi: il rinnovo della certificazione B Corp; la riduzione del 25% dei consumi di energia elettrica nel reparto di rettifica del plant 1 di Fiorano

FLORIM CERAMICHE guarda alla sostenibilità senza trascurare i risultati economici. Florim, con un’innata passione per la bellezza e il design, produce da oltre 60 anni superfici ceramiche per tutte le esigenze dell’edilizia, dell’architettura e dell’interior design. Guidata da Claudio Lucchese (nella foto a destra), figlio del fondatore Ingegner Giovanni Lucchese, l’azienda ha un passato radicato nel distretto ceramico italiano ed un presente da trend setter internazionale del settore. Sono oltre 1.450 i dipendenti nel mondo e i ricavi fanno perno sui marchi Florim, Cedit, Florim stone. Con unità produttive all’avanguardia, società commerciali, partnership in Europa, America, Asia e Flagship Stores o spazi monomarca, Florim è presente nelle principali capitali mondiali dell’architettura e del design (Milano, New York, Mosca, Singapore, Francoforte, Londra, Abu Dhabi, Parigi, Roma, Los Angeles). La strategia orientata alla qualità, all’innovazione e alla sostenibilità si unisce all’impulso creativo e all’impegno dei propri collaboratori per trasformare il valore noto come ’Made in Italy’ in ’Made in Florim’. Inoltre, dopo aver cambiato il proprio statuto per diventare Società Benefit, ha ottenuto nel 2020 la certificazione B Corp e dal 2022 Florim è socia di Altagamma, la Fondazione che riunisce l’élite di aziende italiane ambasciatrici dello stile di vita italiano nel mondo.

L’azienda ha pubblicato la 16a edizione del Bilancio di Sostenibilità, il documento che descrive in modo trasparente i risultati ottenuti sul piano economico, sociale e ambientale nel 2023 e presenta gli obiettivi in programma per il prossimo futuro. Il 2023, si legge nel documento, "verrà ricordato per l’inizio di un ulteriore nuovo conflitto armato e per il protrarsi dell’instabilità geopolitica, con effetti negativi anche sull’economia. In tale contesto, pur avendo assistito ad una generale contrazione dei volumi rispetto al 2022, Florim, forte dei brillanti risultati conseguiti negli ultimi anni, ha continuato a guardare al futuro con ottimismo confermando il piano di investimenti che era iniziato l’anno precedente", spiega il presidente Claudio Lucchese e nel biennio 2022-2023 sono stati realizzati interventi per oltre 270 milioni di euro sia nelle sedi italiane che in America principalmente mirati ad un rinnovo impiantistico.

Il profilo economico del 2023 evidenzia un fatturato consolidato di 467 milioni di euro e investimenti pari a 121 milioni di euro, oltre 270 milioni nel biennio. Dato in significativa crescita rispetto al periodo precedente e in linea con il piano di rinnovo impiantistico avviato nel 2022 volto all’innovazione, al contenimento delle emissioni e al miglioramento della qualità del prodotto. La quota di export ha raggiunto il 73%. All’estero è proseguito il progetto di rinnovo degli stabilimenti di Florim Usa che nel corso dell’esercizio ha investito 55 milioni di dollari, ultimando la realizzazione di un nuovo magazzino di circa 40 mila metri quadri e di impianti per la produzione di lastre ceramiche di grande formato.

In termini di sostenibilità, dal 2011 sono stati realizzati investimenti per 64 milioni di euro di cui circa 6 milioni nel solo 2023. Nel corso del 2023 l’impegno di Florim per la sostenibilità del proprio modello di business si è concentrato su tutti gli aspetti della produzione. Già dalla fine del 2022 l’azienda aveva avviato un’evoluzione nel processo industriale trasformando tutta la produzione tradizionale da 10 mm a 9 mm di spessore, con un impatto rilevante in termini di sostenibilità. Si tratta di un’innovazione che implica non soltanto un quantitativo inferiore di materie prime utilizzate ma anche un minor impiego di acqua, energia elettrica e gas metano in ambito produttivo e una riduzione delle emissioni di CO2. In tema ambientale si segnala la realizzazione di una nuova vasca di grandi dimensioni (350m × 6,2m) nello stabilimento di Mordano (Bologna) per la raccolta delle precipitazioni. Insieme agli impianti già presenti, l’azienda ha potuto recuperare e riutilizzare nel 2023, circa 7 milioni di litri di acqua piovana. Nel suo ciclo produttivo l’azienda reimpiega il 100% delle acque reflue e il 100% degli scarti crudi della produzione di piastrelle e lastre. Il prodotto Florim accoglie oltre il 90% di materie prime di origine naturale e in alcune collezioni outdoor di 2 cm di spessore il materiale riciclato supera il 60%. Continua anche la produzione di energia pulita con 127.000 mq di superfici coperte da impianti fotovoltaici con una potenza di 12,3 MWp. Dal 2012, anno di entrata a regime dei primi pannelli installati, Florim misura le emissioni di CO2 evitate grazie all’energia autoprodotta e all’acquisto di energia proveniente da fonti rinnovabili certificate (dal 2021) raggiungendo in 12 anni 152.845t di CO2 non emessa (di cui 23.457t solo nel 2023). Da segnalare anche il progetto di superfici Carbon Neutral presentato dall’azienda che compensano tutta la CO2 emessa durante il loro ciclo di vita.

L’approccio aziendale orientato a sviluppare l’economica circolare ha portato Florim a differenziare e inviare al recupero nel 2023, 44.168 tonnellate di rifiuti – inclusi i cocci cotti – pari al 99% del totale. Includendo anche la sede americana, la media è dell’87%. L’impegno di Florim per la sostenibilità del proprio modello di business si è concretizzato anche con l’implementazione di due camion elettrici e un nuovo sistema di ricarica ad alta potenza in entrambi gli stabilimenti di Fiorano e Mordano. Da giugno a dicembre 2023 i camion hanno evitato l’emissione di 148 tonnellate di CO2 equivalente.