Domenica 8 Settembre 2024

"Fatturazione elettronica come Dna. Ora Spagna e Turchia"

TeamSystem, azienda italiana leader in soluzioni digitali per imprese, investe sull'Intelligenza Artificiale per l'espansione internazionale e il supporto ai clienti. Con oltre 2 milioni di clienti, punta a facilitare l'adozione del digitale in ogni settore.

"Fatturazione elettronica come Dna. Ora Spagna e Turchia"

L’ESORDIO MARCHIGIANO A PESARO «Partire dalla provincia è una sfida ma anche un grande vantaggio perché questo ci ha consentito sin dagli inizi di stare vicini ai clienti e al territorio, capendo i reali bisogni. Siamo ancora molto affezionati a Pesaro dove abbiamo mantenuto la sede centrale»

SEGUIRE IL CLIENTE passo a passo. Accompagnarlo nel digitale, quel mondo sempre in continua evoluzione e rivoluzione. È questo il Dna di TeamSystem, tech company leader nel mercato italiano delle soluzioni digitali per la gestione del business di imprese e professionisti. Nata a Pesaro nel 1979, cresciuta negli anni lungo la Penisola, ora ha uno sguardo sempre più internazionale e rivolto all’uso, anche, dell’Intelligenza artificiale. Conta su 851 milioni di euro di fatturato nel 2023, 2,2 milioni di clienti e 5mila dipendenti. Tramite TeamSystem si muovono un terzo delle fatture italiane. Successo e fiducia "che bisogna guadagnarsi", spiega il Ceo Federico Leproux (nella foto).

Avete deciso di investire 1 miliardo in ricerca e sullo sviluppo, un quarto dei quali a sostegno dell’Intelligenza Artificiale. Perché?

"È una delle scelte che sosterranno la crescita futura e per noi sarà uno degli elementi chiave. Noi, da realtà locale, siamo diventati un player di sistema. Ci siamo sempre mossi su due direttrici. La prima quella del digitale con una penetrazione verso il basso, dando accessibilità a tutti. L’altra direzione invece sulla pervasività del digitale, coprendo tutta la filiera in maniera orizzontale. Ora quella che vediamo per il futuro è un’Italia che non è indietro sul tema della fatturazione elettronica e quindi ci aspettiamo sempre di più una sfida di internazionalizzazione. Vogliamo portare all’estero il nostro modello, soprattutto sul micro business, diventando abilitatori digitali nelle Pmi. Ecco quindi che subentra il filone dell’Intelligenza artificiale, la potenzialità del dato e dell’intelligenza proprietaria. I nostri clienti iniziano a crederci, sia per un miglioramento interno, automatizzando i processi, ma anche come creatore di potenziale efficacia per prendere migliori decisioni di business, come un motore di elaborazione dei dati. Entro la fine di quest’anno l’80% dei nostri clienti avrà almeno una soluzione basta sull’IA di cui potrà usufruire. La velocità di penetrazione è massima, nessuna tecnologia in passato era stata così veloce".

Sponda internazionalizzazione avete avuto acquisizioni in Spagna e in Turchia. A che punto è TeamSystem all’estero?

"Spagna e Turchia crescono molto bene, circa il 20% all’anno. Sono mercati più giovani, dove la fatturazione elettronica sta arrivando adesso. Pensiamo di avere dei buoni appeal da esportare. La piattaforma di fatturazione elettronica di cui disponiamo è la più grande d’Europa, con oltre 2 milioni di clienti che si scambiano 500 milioni di fatture ogni anno per un valore di transato di oltre 1 trilione. Siamo presenti anche in Albania e continueremo a osservare altri paesi simili a livello di economia e imprese, che sono in una fase di trasformazione digitale. C’è un vero interesse su questo tema, non solo per noi, ma anche per i nostri competitor. E l’Europa se ne è accorta".

Un altro ambito su cui state da tempo puntando con forza è quello del fintech, in cui vi siete recentemente rafforzati con l’acquisizione della toscana Change Capital. Cosa significa l’ingresso nel Gruppo di un mediatore creditizio?

"È una naturale estensione su ciò che facciamo. Attaccare il pagamento è una cosa immediata. Facilitare le Pmi è una scelta strategica per farle crescere ulteriormente. Per servire al meglio i clienti in questo mondo servono specialisti del settore e Change Capital lo è".

Avete oltre 2 milioni di clienti. Dalla provincia, Pesaro, siete arrivati a essere una delle top aziende italiane in materia. Quali sono gli elementi vincenti che vi hanno portato fin qui?

"Non produciamo un bene fisico, ma offriamo servizi e questo, a volte, vale ancora di più. Esserci riusciti è una sfida. Partire dalla provincia è un grande vantaggio perché questo ci ha consentito di stare vicini ai clienti, di concentrarsi sul territorio e di capire ciò che veramente serve. In questo modo siamo diventati attrattivi. Siamo ancora molto affezionati a Pesaro, ma poi serve anche uscire dalle basi per crescere. Altrimenti non saremmo arrivati dove siamo oggi. E questa è la logica che abbiamo anche adesso per ampliarci all’estero. Tra 10 anni, viste le logiche di mercato, per essere player competitivi i clienti sceglieranno chi avrà una vision europea".

Parlando di Pesaro, TeamSystem è digital premium partner di Capitale della Cultura 2024.

"Abbiamo seguito con interesse tutto il percorso. Ancora oggi abbiamo il polo centrale a Pesaro. Qui c’è un connubio che è un unicum tra cultura e natura. Da sempre è una provincia di successo, prima industriale e ora a livello tecnologico. Sono elementi che si fondono in una grande collaborazione tra istituzioni e aziende. Quindi volevamo esserci per raccontare questa area".

La vostra mission, da sempre, è portare il digitale nelle imprese e negli studi professionali. Oltre alla fatturazione elettronica, quali altre iniziative mettete in campo?

"La fatturazione è sì la cosa più piccola che facciamo, ma è la molecola base del processo economico perché una volta digitalizzata dà la possibilità di farlo con tutto il resto del processo. Da qui parte tutto e la nostra idea è quella di coprire ogni esigenza del cliente. Dalla fatturazione della contabilità e delle tasse ci si estende alla produzione, al controllo, alla logistica, agli ordini, all’e-commerce, alla gestione delle risorse umane, a tutto il mondo fintech – con pagamenti, cessione del credito e finanziamenti, attraverso il nostro istituto di pagamento TeamSystem Payments – e ora anche all’identità digitale. Noi cerchiamo di facilitare tutto quello che il cliente può fare con il digitale, accompagnandolo, spiegandogli soprattutto cosa il digitale possa fare per lui. Senza distinzione di clienti, che siano piccoli, medi o professionisti".

Siete anche digital premium partner della Figc. Tra i clienti ci sono anche nomi come Tim, Fca e Inail. Come si arriva a ottenere la fiducia da questi big di settore? Quanto è importante, d’altra parte, essere radicati sul territorio per dialogare con le realtà più piccole?

"La fiducia la guadagni con soluzioni affidabili, efficaci e all’avanguardia. Bisogna essere sempre pronti per i clienti, dando loro risposte specifiche e velocemente. L’assistenza è importantissima, così possiamo formarli e aiutarli. Due ingredienti che ci devono sempre essere, anche se hanno declinazioni diverse su grandi e piccoli clienti".