Martedì 25 Marzo 2025
REDAZIONE ECONOMIA

Dreamfarm, niente latte. Il formaggio dalle mandorle

IL GUSTO, la forma, la consistenza e i profumi sono quelli dei classici formaggi ma i prodotti della startup Dreamfarm...

PER CHI PUNTA SUL FATTORE SALUTE Oltre ai vegani, i formaggi Dreamfarm sono apprezzati da chi cerca di ridurre il consumo di alimenti di origine animale e dai consumatori che puntano sul fattore salute

PER CHI PUNTA SUL FATTORE SALUTE Oltre ai vegani, i formaggi Dreamfarm sono apprezzati da chi cerca di ridurre il consumo di alimenti di origine animale e dai consumatori che puntano sul fattore salute

IL GUSTO, la forma, la consistenza e i profumi sono quelli dei classici formaggi ma i prodotti della startup Dreamfarm hanno una caratteristica non di poco conto: non provengono dal latte vaccino ma da ingredienti vegetali, in particolare la mandorla. L’azienda, nata nel 2021 a Sala Baganza, nel Parmense, cavalca con successo la crescita di alternative plant based ai prodotti derivanti da animali. Del resto la domanda di prodotti alternativi, dalla carne ai formaggi, cresce anche in Italia dove secondo il Rapporto 2024 di Eurispes il 2,3% dei cittadini segue una dieta a base vegetale. Un dato in crescita, affiancato dal 7,2% di vegetariani e dal 9,5% che dichiara di evitare carne o prodotti di origine animale.

Tendenza in aumento in questo Vegajanuary, il mese scelto da varie organizzazioni no-profit per promuovere la cultura vegana. Mattia Sande, tecnologo alimentare, e Maddalena Zanoni, i due fondatori di Dreamfarm, hanno fiutato nel 2021 il fermento del mercato dei sostituti vegetali: "Maddalena aveva già lavorato in Alpro, racconta Giovanni Menozzi, ceo della startup –, dove aveva toccato con mano il mondo delle bevande vegetali. I due hanno visto uno spazio di mercato nel mondo dei formaggi vegetali. Che erano già presenti sugli scaffali ma composti da ingredienti non tanto buoni e soprattutto non sani dal punto di vista nutrizionale. Come accade anche per la carne, i primi prodotti che escono solitamente sono quello che, pur di avvicinarsi al gusto tradizionale, aggiungono tantissimi ingredienti. Abbiamo deciso di puntare su una materia prima come la mandorla che è reperibile a livello italiano o comunque nell’area del Mediterraneo e di lavorare senza aggiungere amidi. E’ stata una bella sfida che ci ha portato via due anni tra ricerca e sviluppo fino al maggio 2023 quando siamo usciti sul mercato".

Da quel momento la mozzarella senza latte è entrata prima nei piccoli negozietti vegan poi in qualche catena di pizzerie: "Il 2024 è stato l’anno in cui siamo sbarcati nella grande distribuzione – aggiunge Menozzi – . Ora siamo in Esselunga e in cooperative di Conad oltre che nelle pizzerie Fra Diavolo e all’estero, in particolare in Belgio, Germania e Olanda sempre in catene Gdo. Il nostro prodotto principale è l’alternativa alla mozzarella ma abbiamo sviluppato anche stracciatella, ricotta, uno spalmabile e stiamo lavorando ad altri prodotti". L’offerta di formaggi plant-based ha trovato subito una buona risposta dai consumatori il cui identikit è variabile. Ci sono i vegani, "una nicchia di mercato – spiegano dall’azienda - con un forte influencing power, mossa dall’eco-ansia e da una maggiore attenzione alla salute animale".

E poi c’è chi, con un approccio meno radicale nelle scelte alimentare, tiene comunque a ridurre il consumo di alimenti di origine animale assieme ai consumatori che puntano sul fattore salute. Mozzarelle e formaggi di Dreamfarm permettono di restituire al palato il gusto dei prodotti caseari con la differenza – apprezzata da cuore e intestino – di ridurre i grassi e il colesterolo. Alternative che si scontrano con una tradizione gastronomica italiana: "Arriva il classico commento per cui la nostra non è vera mozzarella – spiega Menozzi – e altre simili considerazioni. Diciamo, però, che vediamo soprattutto nelle generazioni più giovani una maggiore apertura per questo tipo di prodotti".