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L’AZIENDA ERREBI CABLAGGI è tra le 12 imprese toscane premiate recentemente con il riconoscimento "Women Value Company" da Intesa Sanpaolo....
L’AZIENDA ERREBI CABLAGGI è tra le 12 imprese toscane premiate recentemente con il riconoscimento "Women Value Company" da Intesa Sanpaolo. Sempre attenta al welfare e alla crescita dei giovani, l’impresa diventata un punto di riferimento nel settore dei cablaggi in ambito nazionale ed internazionale e nata nel 1998 in un garage di Castelfranco di Sopra, in provincia di Arezzo, si prepara ad ottenere la certificazione di genere, un ulteriore passo nel suo percorso di valorizzazione delle competenze femminili e del benessere lavorativo. Ne parliamo con Letizia Balò e Alessandro Rossetti (nella foto), amministratori della ErreBi.
Come avete accolto il riconoscimento di Intesa Sanpaolo? "Siamo rimasti colpiti e onorati. Essere tra le 12 aziende toscane premiate per la valorizzazione delle donne è un bel segnale, soprattutto per un settore come il nostro, la metalmeccanica, che spesso si associa ad un ambiente prevalentemente maschile".
Avete già avviato delle iniziative per la parità di genere? "Sì, ci stiamo lavorando. Questo percorso si inserisce in una serie di investimenti che stiamo pianificando per il trasferimento nella nuova sede, a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, previsto per l’estate 2025. Ma già oggi possiamo dire di aver sempre creduto in un approccio inclusivo: nel nostro settore si pensa spesso che certe mansioni siano prettamente maschili, ma in realtà molte attività vengono svolte con grande precisione ed efficacia dalle donne".
Quante persone lavorano in Errebi e qual è la presenza femminile? "Attualmente abbiamo circa cinquanta dipendenti, tra cui diverse donne in ruoli operativi e di responsabilità. Lavorare insieme, uomini e donne, porta a risultati migliori: ci si compensa a vicenda e si ottiene maggiore efficienza. Noi due, che lavoriamo fianco a fianco ogni giorno, ne siamo la prova più evidente".
Come si traduce questa filosofia nella vostra gestione aziendale? "Cerchiamo di valorizzare le competenze, indipendentemente dal genere. Le donne portano spesso una maggiore attenzione ai dettagli, precisione e pazienza, che in alcuni ruoli fanno la differenza. L’importante è creare un ambiente di lavoro equilibrato e inclusivo, che favorisca il talento e le competenze di tutti".
Come mai vi trasferite? "Ci stiamo trasferendo in un nuovo capannone dove sposteremo tutta la produzione, mentre l’attuale sede resterà come magazzino. Questo ci permetterà di ottimizzare gli spazi e migliorare l’efficienza produttiva. Il nostro fatturato è quadruplicato negli ultimi anni, grazie anche alla crescita dell’export, quindi l’investimento era necessario".
Quali sono i vostri mercati di riferimento? "Operiamo principalmente in Europa: Germania, Francia, Spagna, Svezia, ma anche negli Stati Uniti. Il 60% delle vendite avviene all’estero, con una strategia orientata non solo alla fornitura di prodotti, ma anche di servizi integrati per i nostri clienti".
State lavorando anche su nuove tecnologie? "Sì, abbiamo brevettato un sistema di domotica per la gestione delle piscine, che consente di automatizzare il controllo dell’acqua, l’uso dei prodotti chimici e il filtraggio, con un notevole risparmio energetico. Dopo i primi prototipi, il sistema è già stato installato in diversi campeggi e parchi acquatici. Ora stiamo studiando una strategia per l’internazionalizzazione del prodotto. Inoltre, abbiamo sviluppato un innovativo sistema di trappole per topi ad uso industriale, basato su un sistema di sensori che permette un monitoraggio costante ed un intervento tempestivo senza l’uso di sostanze tossiche. Questo prodotto è già in fase di test presso alcune aziende partner".
Siete impegnati anche nel sociale con l’associazione R.A.Y. Di cosa si tratta? "L’associazione si occupa di supporto psicologico per gli adolescenti. Stiamo portando avanti uno sportello di ascolto nelle scuole del Valdarno, un progetto a cui teniamo molto. L’azienda ci supporta e parte del ricavato delle vendite viene destinato all’associazione. Vogliamo fare la nostra parte per aiutare i giovani in difficoltà".
L’economia non va a gonfie vele. Come state affrontando questa fase? "Grazie a un modello di business diversificato. Non ci limitiamo solo alla produzione, ma offriamo anche servizi di consulenza e progettazione ai nostri clienti. Questo ci permette di avere un flusso di entrate più stabile e di rispondere meglio alle difficoltà del mercato. Inoltre, la capacità di innovare costantemente ci ha permesso di rimanere competitivi".
Quali sono le prospettive per il futuro? "Continueremo a investire nella crescita aziendale e nell’innovazione, senza dimenticare l’attenzione alle persone. Inclusione, benessere e sostenibilità sono valori fondamentali per noi. Il premio ricevuto da Intesa Sanpaolo ci spinge a fare ancora di più".